mercoledì 22 novembre 2017

MEDICI A NONE: I PAZIENTI DEVONO PAZIENTARE

Lo abbiamo appreso dalla minoranza di “Progetto comune” che ha incontrato il Direttore dell’ASL, dottor Fortunato Romeo e il Sindaco Enzo Garrone. La dottoressa che ha ottenuto l’incarico non ha accettato di venire a None e ha scelto di restare a Vinovo, nonostante le varie insistenze e rassicurazioni. La decisione non risolve così la carenza prodotta dalla mancata sostituzione del compianto dott. Armand.

La già difficile situazione si aggraverà quando a gennaio 2018 il dott. Pelle andrà in pensione e i suoi assistiti (circa 800) dovranno rivolgersi ad altri medici di None, Candiolo o Vinovo per avere il proprio medico di base. Per Vinovo non ci sono mezzi di trasporto pubblico: il disagio sarà notevole specialmente per i pazienti anziani che dovranno cercarsi un’automobile.

Anche a Vinovo ci sarà un medico di base che andrà in pensione nei primi mesi del prossimo anno e questo rimetterà nuovamente in movimento il meccanismo delle graduatorie. Al riguardo, il dott. Romeo ha prospettato “una opportunità – dice “Progetto comune” - che potrebbe essere favorevole a None se, in caso di dimissioni anticipate del medico di Vinovo, si arrivasse a poter dare un incarico a tempo determinato riportando la possibile sostituzione del medico in modo preferenziale a None. Appena il medico di Vinovo darà le dimissioni si potrà procedere con un nuovo incarico vincolato a None”.

Il paziente dovrà pazientare. Gli anziani che hanno difficoltà ad andare a Vinovo per ora devono accontentarsi di sentirsi dire che “il medico di base è tenuto ad effettuare la visita domiciliare quando richiesta correttamente”. Va bene, ma se il medico non viene, che fai? Lo denunci? Lasci perdere? Molto strano: un insegnante di Enna se vuole lavorare deve accettare di trasferirsi con la famiglia a Pordenone. Un medico può rifiutare di spostarsi di dieci chilometri…..

Per quanto riguarda il cambio del medico, “si sta pensando di aprire un recapito, di concerto con l’ASL, presso il Comune di None appena verranno inviate le lettere informative agli utenti interessati”.

E bisognerà pazientare per vedere l’attivazione anche a None di un Centro di Cure Primarie che “Progetto comune” ha chiesto più volte e ha riproposto nell’incontro di marzo 2016 sia al Comune, sia all’ASL. Raggruppare in un unico locale i medici di base consentirebbe un servizio infermieristico in grado di snellire alcuni primi interventi utili (rilascio ricette, misurazione pressione, assistenza per terapie iniettive,).
Il discorso fu avviato negli anni 2007- 9 ma non andò avanti.

Speriamo che la situazione si normalizzi entro febbraio 2018. Nel frattempo, non possiamo non vedere che il peggioramento delle prestazioni sanitarie è dovuto alla politica dei tagli che i governi stanno conducendo da decenni. Le Amministrazioni comunali dovrebbero promuovere la ribellione civile delle loro comunità per difendere la salute dei loro cittadini, specie dei più anziani e dei più malati. Non dovrebbero rassegnarsi a svolgere il ruolo di passive esecutrici delle pretese governative quando aggravano le ingiustizie sociali e le condizioni della vita quotidiana.

COMUNICATO N. 88, 20 novembre 2017

dall’angolo di via Roma 11 Loredana Brussino, Mario Dellacqua e Angelo Pibiri

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