venerdì 21 luglio 2017

RICHIEDENTI ASILO IN ATTESA DI “QUALCHE SPLENDIDA IDEA”

Il 7 luglio si è svolta una riunione in Comune su iniziativa del sindaco che ha convocato alcune associazioni "per un confronto e uno scambio di idee in merito all'inserimento nel tessuto sociale e associazionistico nonese". Ne riassumo l'andamento senza pretese di completezza e con il solo intento di mantenere viva l'attenzione sul tema. E qualche pizzicotto o sganassone.
Debora Boaglio della Diaconia Valdese ha detto che è in allestimento una convenzione con il Comune per consentire il lavoro dei richiedenti asilo in condizioni di protezione assicurativa. Ha poi chiesto quali erano le disponibilità delle associazioni presenti a collaborare per l'accoglienza dei sei ospiti.
L'associazione Rida li ha accolti per la preghiera e ha detto che durante il ramadan ha offerto loro la colazione.
I Carabinieri in congedo hanno detto che loro purtroppo non hanno autonomia in quanto soggetti a disciplina militare però con “None al cioccolato” possono includerli tra gli incaricati alla vigilanza, ovviamente senza pettorina da carabinieri in congedo.
La Caritas ha detto che potrebbero aiutare quando arrivano le derrate alimentari destinate agli assistiti ma in orari non programmabili.
Musica insieme ha detto che potrebbero aprire i locali della scuola in concomitanza delle lezioni e potrebbero cantare o suonare.
La Croce verde ha detto che potrebbero aiutare gli interventi di assistenza, ma non hanno la patente.
L'arca di Nonè non ricordo bene, ma è un po' difficile inserirli in attività per bimbi da zero a tre anni o poco più.
Ho detto per parte mia che ci vorrebbero più insegnanti di italiano per corsi più intensi e differenziati a seconda del grado di alfabetizzazione.
Mancano anche i locali per questi corsi. C'erano ma ora non sono più disponibili.

In sostanza non è uscito gran che. Eppure il 21 giugno la Giunta ha approvato un protocollo di intesa per il lavoro volontario dei richiedenti asilo, ma non so se il Comune ha qualche progetto o proposta in cantiere. Il 7 luglio non se ne è vista traccia. Però il sindaco mi telefona per sapere se è stata mia "la splendida idea" di togliere le erbacce dalla via stazione. E se si fanno male con un rastrello, chi si prende la responsabilità? Nell'attesa che tutte le carte siano pronte e regolari, piuttosto che tenerli al riparo davanti a una tv, è meglio che la società civile si muova per impegnare i richiedenti asilo in attività anche di modesto rilievo e di modesta utilità sociale.

Mario DELLACQUA

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