venerdì 3 marzo 2017

SI È DIMESSO IL SINDACO ENZO GARRONE



Le dimissioni del Sindaco Enzo Garrone, annunciate il 27 febbraio durante lo svolgimento del Consiglio Comunale, hanno colto tutti di sorpresa, in quanto impreviste, imprevedibili e, al momento, non ancora adeguatamente motivate.

L’annuncio è stato dato immediatamente dopo l’approvazione all’unanimità (maggioranza e minoranza) della lunga e articolata mozione che il gruppo di Progetto Comune aveva presentato per stabilire gli impegni da assumere a seguito dell’ultima alluvione del 24-25 novembre scorso.

In una delle sedute pubbliche più partecipate degli ultimi anni, i toni e i contenuti assunti nel corso della discussione sono stati contraddistinti da una comune volontà di agire nei confronti di una problematica tanto urgente e sentita quanto difficile e complessa. Ciascuno si è mostrato consapevole che nulla di concreto si può promettere se non l’impegno e la convinzione tenace nel tempo per ottenere dagli Enti sovracomunali preposti le risorse tecniche ed economiche per le opere necessarie alla sicurezza idrogeologica del paese. Come fu fatto a suo tempo per l’argine, realizzato nonostante tutto e tutti.
Tutto poteva facilmente degenerare in una contestazione esasperata di una parte di popolazione ancora una volta duramente colpita. Tutto ciò poteva essere valutato maliziosamente da qualcuno come una demagogica azione di propaganda dell’opposizione. Il confronto è stato invece pacato e costruttivo. Alla fine un applauso spontaneo dei presenti in sala ha salutato l’approvazione della mozione di Progetto Comune e gli esponenti del neonato Comitato Protezione e Territorio, che raccoglie molti dei cittadini direttamente danneggiati dall’evento alluvionale, hanno ringraziato pubblicamente maggioranza e minoranza per la convergenza raggiunta.
E’ questo il frutto di un’azione responsabile da parte di tanti, ma soprattutto di Progetto Comune, che su questo tema si è speso anche in una serata pubblica per spiegare ai concittadini investiti dall’alluvione, le ragioni della fragilità del nostro territorio, la storia e il quadro dei provvedimenti da adottare per la sua messa in sicurezza. E lo ha fatto senza cedere alle facili polemiche e senza illudere alcuno su facili soluzioni.
Se su altre questioni che hanno contribuito a molti altri provvedimenti, l’Amministrazione avesse scelto un atteggiamento altrettanto aperto e costruttivo verso le proposte della minoranza, il più delle volte liquidate invece come mere polemiche strumentali, oggi la situazione sarebbe meno tesa.
Al di là delle possibili ragioni personali che stanno dietro il clamoroso gesto di Enzo Garrone, riteniamo le dimissioni del Sindaco un fatto gravissimo. La sua azione solitaria apre nella nostra comunità una crisi al buio. Per superarla, i primi a doversi interrogare sono i suoi colleghi di Giunta e di maggioranza. Essi avrebbero dovuto sostenere il Sindaco nei momenti di difficoltà e di incertezza con la stessa decisione impiegata per sostenerlo durante la campagna elettorale. Avrebbero dovuto condividere con lui nella quotidiana vita amministrativa la fatica e la responsabilità pubblica che questa presuppone al fine di prevenire la situazione di disagio personale evidentemente covata da tempo.
Nell’incerta situazione che si è determinata, Progetto comune intende confermare il suo impegno ad esercitare il ruolo di controllo democratico e di proposta che gli è stato assegnato dall’esito elettorale ed è disponibile ad ogni dialogo e ad ogni collaborazione potesse rivelarsi utile a scongiurare un lungo commissariamento che avrebbe ripercussioni pesantemente limitative delle possibilità di decidere, di spendere, di concludere le opere in corso e di programmare il futuro della comunità locale. Il danno sarebbe oggi incalcolabile per i concittadini.
 
Gruppo consiliare "Progetto Comune" 
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