martedì 22 novembre 2016

IL CANE LI PORTA A SPASSO

Ben rappresentata a Otto e Mezzo dal prof. Massimo Cacciari, a Repubblica da Eugenio Scalfari, a None da Roberto Bori, il vicesindaco Pd molto attivo su facebook, assessore ai Lavori pubblici con 130 preferenze, (in)certa sinistra ha sempre spiegato con santa pazienza a noi irriducibili teste dure di radical chic che:
1) Se vuoi governare. puoi vincere le elezioni solo con un programma di governo, cioè abbandonando massimalismi e antagonisti al loro destino di impotente predicazione. Fatto.
2) Bisogna saper scegliere il meno peggio se si vuol guarire dalla miopia che ha sempre fatto vincere il nemico alle porte. Fatto.
3) La riforma costituzionale è un pasticcio ma è sempre meglio di niente. DA FARE.

Il centrosinistra mondiale capeggiato da Bill Clinton ha aperto le porte alla libera circolazione globale dei capitali che è causa fondamentale dell'impoverimento dei ceti medi e dell'indebolimento delle classi subalterne in tutto l'Occidente. Il risultato è che classi subalterne e ceti medi rivolgono il loro risentimento verso l'alto (quasi esclusivamente la casta dei politici) e ancor più covano il loro odio verso il basso (muri e mare contro lo straniero, pistola contro il ladro, raccomandazione o voto di scambio contro la precarietà del lavoro, del reddito e della salute).
Il risultato di questa diuturna lotta contro la miopia altrui è che negli Usa vince Trump. In Francia vincerà Le Pen. In Gran Bretagna hanno già vinto gli antieuropeisti. In Germania è già tanto se tiene la Merkel. In Italia per fortuna la destra è fuori gioco perché l'ondata del malcontento è ora raccolta dal M5S, e durerà almeno fino a quando questo movimento non avrà affrontato la prova della propria evoluzione democratica che lo porterà a rischiare la sua scomposizione democratica.
In ogni caso per il centrosinistra e tutte le varianti della socialdemocrazia è una debacle. Volevano governare il cambiamento e sono stati cambiati da anni di governo. Volevano condizionare finanza e multinazionali: si sono trasformati in funzionari dei loro pareri vincolanti. Volevano combattere le élite e ne sono diventati una patetica imitazione, con punte di ferocia affaristica. Scalfari ha scritto che oligarchia e democrazia si equivalgono: con la vittoria di Trump ha ricevuto il sonoro suggello che si meritava. Sono andati per lana e tornano tosati. Abbandonati dai ceti subalterni che hanno voluto abbandonare, ora sono derisi dai centri di potere economico che li finanziavano. Hanno schiacciato la serpe che tenevano in seno, ma non si sono guardati dal millepiedi. Volevano portare a spasso il cane e non si accorgevano che era il cane a portare a spasso loro. Non rinunciano tuttavia a salire in cattedra, da dove spiegano che gli altri (i populisti, i radical chic, i massimalisti) non hanno capito i cambiamenti del mondo e i comportamenti dellaggente.

Mario Dellacqua

Dall'angolo di via Roma 11

COMUNICATO N. 84, 19 novembre 2016




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