lunedì 25 aprile 2016

dov'è finita l'europa del 25 aprile?

Il 6 aprile 1924 in Italia si svolgono le ultime elezioni libere. Il Partito Nazionale Fascista e i suoi alleati le vincono con il 65% dei voti. Ci vorranno più di vent'anni e una guerra mondiale per mettere fine ad una stagione di nazionalismo, dittatura, razzismo e guerra di aggressione, che vide in prima linea ed alleate l'Italia fascista di Mussolini e la Germania nazista di Hitler.
Ma finalmente arriva il 25 aprile 1945: l'Italia e l'Europa ritrovano quella Libertà, quella Civiltà e quella Pace che avevano perso.
Sono passati quasi settant'anni dal quel 2 giugno 1946 che vide per la prima volta le donne pienamente partecipi della vita politica italiana, e gli elettori scegliere la Repubblica e i membri di quell'Assemblea Costituente che scriverà la nostra Costituzione, il frutto più maturo della resistenza al nazi-fascismo.

domenica 24 aprile 2016

DOPO IL REFERENDUM

Un mio caro amico che si ostina a fingere di non essere anche un mio maestro,  mi ha offerto la sua interpretazione del voto al referendum del 17 aprile. Di questi tempi la condizione di precarietà e di disoccupazione è persistente e sempre più diffusa in tutte le famiglie. E' incisiva. Concorre a formare il pensiero dei lavoratori e orienta il comportamento delle aree sociali subalterne. La ricattabilità della vita quotidiana aumenta e toglie il diritto di parola e di dissenso. In questa miscela può resistere solo chi ci crede o chi se lo può permettere. Una minoranza di persone è portata a cercare una visione di insieme dei problemi. La maggioranza, invece, è spinta a muoversi e a ribellarsi solo se vengono colpiti direttamente i pilastri materiali delle poche sicurezze rimaste.

martedì 19 aprile 2016

25 APRILE 2016

Chi guarda alla storia del Novecento non può che restare attonito di fronte a domande tanto grandi e terribili da non avere risposte compiute. 
La prima: come è potuto accadere che degli esseri umani abbiano ideato, progettato e realizzato la soluzione finale, lo sterminio di un popolo?  Erano uomini come noi eppure accompagnavano i bambini ebrei nelle camere a gas e se sopravvivevano erano pronti a sparargli nella testa. Uomini, avevano smesso di esserlo. 
La seconda domanda è ancora più terribile perché riguarda tutti.  Come è potuto accadere che dei regimi sanguinari, guidati da dei criminali potessero godere del consenso di tanti cittadini, anche delle migliori menti del tempo?  Il fascismo non è stato un incidente della storia, un putsch di poche persone consumato nel tempo di una stagione politica.

mercoledì 13 aprile 2016

LE TRIVELLE ALL'ANGOLO



Che cosa bolle nelle pentole all'angolo? Martedì 12 aprile con Donato Blonda, Mario Dellacqua, Gaetano Nacci, Angelo Pibiri, Mario Ruggieri e Mario Vruna ci siamo trovati in mano una trivella che dubitiamo di poter fermare  combattendo sulle rive del Chisola. Ma decidiamo di provarci lo stesso e di dare il nostro contributo alla rottura del silenzio rassegnato con un cormorano che torna dal mare sporco di petrolio per votare sì.

martedì 12 aprile 2016

Referendum: trivelle e innovazione?

Caro presidente del Consiglio,
da quel che mi pare di capire Lei considera di grande valore parole d'ordine come "cambiamento", "innovazione", " decisione" e "azione" (nel senso del "fare" contrapposto all'inconcludenza).
Ad esse sembrano fare riferimento tutto il suo discorso sulla " rottamazione" del vecchio ceto politico (con il pericolo forse di buttare anche qualche bambino insieme a tutta quell'acqua sporca) e tutta la sua attività di governo.
Ma vengo subito al motivo di questa breve missiva perché vorrei chiederLe: che cosa c'è di innovativo nel continuare a puntare sulle energie fossili? Che cosa c'è di innovativo nel (continuare a) trivellare il nostro Mar Mediterraneo con i relativi rischi di inquinamento se non di disastri ambientali?

lunedì 11 aprile 2016

TASI, IMU E ADDIZIONALE IRPEF

Il 9 marzo 2016 con delibera n. 19  la Giunta Comunale ha deliberato la “ISTITUZIONE” della “NUOVA ALIQUOTA AGEVOLATA” per IMU, TASI ed addizionale IRPEF.  
La legge di stabilità 2016 prevede la riduzione del 50% della base imponibile IMU e TASI per gli immobili concessi in comodato d'uso gratuito ai parenti in prima linea, ossia figli e genitori.

venerdì 8 aprile 2016

LA GIORNATA DI UNO SCRUTATORE

Il referendum sulle trivellazioni del 17 aprile a None non ha smosso gran che l'arcipelago degli ambientalisti attivi, quelli che il Presidente del Consiglio chiama “comitatini”. In compenso è affiorato il fermento di una schiera numerosa di ragazze e ragazzi alla ricerca della possibile nomina a scrutatore nei seggi.
Si tratta di poco più di cento euro che fanno comodo alla famiglia di tanti studenti, diplomati, laureandi, neolaureati, lavoratori precari o disoccupati.  
Nel giro di pochi anni qualche decina di persone giovani e istruite si sono mosse tutte contemporaneamente per chiedere la stessa cosa, ma ciascuno per sè. Però non è chiaro quali criteri adotti la Commissione elettorale (composta dal Sindaco, da Luca Ferrua e da Gaetano Cetrangolo per la maggioranza e da Federico Ciaffi per la minoranza di “Progetto comune”) per stabilire chi verrà nominato e chi no: il reddito? il possesso di un lavoro? il carico famigliare? il modello Isee?
Siccome la Commissione non ha a disposizione una documentazione così complessa, normale che si  proceda nel tentativo volenteroso di sbagliare il meno possibile. Per esempio, pescando in un elenco che garantisca l'avvicendamento e non l'elargizione di un piccolo privilegio sempre agli stessi soggetti. Per esempio, intervenendo a favore di qualche caso particolarmente grave. Per esempio, rispondendo a qualche telefonata che ricorda, nel bel mezzo della seduta, di tenere conto di una segnalazione inviata a suo tempo.
Normale poi che, ad adunanza terminata, i designati siano incontrati per strada o raggiunti da una telefonata del consigliere che comunica la felice notizia, nella speranza di essere almeno ringraziato per aver contribuito con il suo interessamento a includere il nome giusto tra i fortunati.
Di questi tempi risulta anche normale ed accettabile che queste decine di persone giovani e istruite non abbiano espresso collettivamente alcuna rappresentanza in grado di presentare la semplice richiesta di istituire criteri di scelta oggettivi e democraticamente controllabili.
Invece, queste decine di persone giovani e istruite hanno preferito esporre in forma individuale il loro problema di lavoro e di reddito, contando sulla conoscenza giusta. Il rappresentante di “Progetto comune” ha fatto bene a votare contro la vecchia prassi e a chiedere criteri socialmente più equi e meno legati alla discrezionalità del Sindaco e degli altri membri della Commissione elettorale. 
Questo è solo uno dei tanti episodi che ci danno la misura del degrado democratico che stiamo vivendo a causa della mancata partecipazione politica.


Dall'angolo di via Roma 11,  Mario Dellacqua
COMUNICATO N. 75, 9 aprile 2016

venerdì 1 aprile 2016

MA A NONE LA MAFIA NON C'E'

Nella foto di Tommaso Rifugio luci e ombre a None
A che serve discutere di mafia a None? Serve a organizzare il 3 marzo una serata sull'usura con le preparatissime ragazze di “Libera”. Serve per sottolineare che anche in Piemonte le organizzazioni malavitose hanno messo le mani sugli affari e nei Comuni. Serve a inserire nei piani della cosiddetta offerta formativa alle Scuole Medie una gita a Torino ove gli insegnanti promuovono la partecipazione parastatale a una protesta giovanile. Serve a offrire al Sindaco l'opportunità di leggere dal palco i nomi delle vittime della mafia: il suo vice lo filma e pubblica il tutto su facebook. Male non fa.