domenica 3 maggio 2015

INDESIT

I Sindaci sollecitano Regione e parlamentari a intervenire perchè i lavoratori Indesit non siano abbandonati dopo la decisione Whirlpool di chiudere.
Ma lo smantellamento del Centro ricerche di None rientra in un piano più vasto di ristrutturazione che comporta anche la chiusura degli impianti nelle Marche e in Campania.
Mentre i sindacati cercano di strappare al tavolo delle trattative una missione produttiva che salvi gli stabilimenti di None e di Caserta, ci auguriamo che il protagonismo solidale delle istituzioni ottenga il massimo di tutele possibili per i lavoratori e riesca a modificare i piani del gigante del Michigan che, con il 20 per cento di utili in più, vuole 1350 licenziamenti.
Come ha sostenuto Marco Bentivogli (Fim-Cisl), quando si accettano i finanziamenti pubblici, “bisogna prendersi anche l'altra parte di responsabilità sociale dell'impresa. Altrimenti il contribuente paga le aziende che licenziano i lavoratori”.
L'unità di intenti delle amministrazioni locali sarebbe più credibile e più convincente se si impegnassero a tutelare prima di tutto le famiglie monoreddito e i lavoratori con più figli a carico, invece di concordare con le imprese l'assegnazione riservata ai residenti dei pochi posti di lavoro disponibili, come purtroppo è accaduto nel recente passato non solo a None.
Moderni criteri di equità e di giustizia sociale imporrebbero di riconoscere e valorizzare - non scavalcare - il ruolo dei Centri per l'Impiego.
Se permane la precarietà del lavoro e la contrazione dei redditi operai, l'apertura e la chiusura di nuovi centri commerciali si risolve soltanto in un dissennato consumo di suolo. Il vortice di assunzioni e licenziamenti finisce con un saldo finale in passivo per i livelli occupazionali. Siamo alla solita inguaribile malattia del capitale: troppe merci e poco lavoro, spreco e penuria.
La ripresa dell'occupazione può venire solo da un piano generale di investimenti pubblici e privati nel campo della sostenibilità ambientale, nel risparmio energetico, nella bioedilizia, nella valorizzazione del patrimonio artistico, ambientale e culturale, nella messa in sicurezza delle scuole, nella tutela dell'assetto idrogeologico del territorio, nelle attività di cura della salute e della persona.

Dall'angolo di via Roma 11
COMUNICATO N. 44, 1 maggio 2015





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