mercoledì 14 gennaio 2015

Sassolini dal Campanile di San Rocco

Finalmente il Campanile è stato liberato dall'impalcatura che lo avvolgeva e non ci lasciava vedere che ora era. Il merito va riconosciuto ai “nonesi per san Rocco” che hanno pensato l'opera, alle ditte che hanno collaborato, ai concittadini che hanno aderito alla sottoscrizione popolare.
Chi ci ha creduto di più è stato Angelo Cetrangolo che si è gettato nell'impresa nella sua tripla veste di presidente dell'associazione commercianti, di candidato alle elezioni amministrative e di attuale consigliere comunale. A buon diritto Cetrangolo può togliersi qualche sassolino dalle scarpe dichiarando all'Eco del Chisone che l'attuale risultato del suo impegno è la miglior “risposta sul campo” alle critiche che avevano accompagnato la comparsa del ponteggio.
Molte di queste critiche erano nostre, insieme con quelle di mezza None che malignava sulla concomitanza fra avvio dei lavori e avvio della campagna elettorale.

Riassumiamo sia le preoccupazioni, sia le critiche.
  1. Visti i tempi scelti per il montaggio del ponteggio agli inizi di maggio, e visto che il cantiere rimaneva fermo per gran parte dell'estate, temevamo che il prolungamento dei lavori potesse concorrere alla lievitazione dei costi. E infatti il completamento della tinteggiatura dovrà essere rinviato alla prossima primavera in attesa di condizioni meteorologiche favorevoli.
  2. Eravamo preoccupati per la sicurezza dei lavori: nell'eventualità di qualsiasi incidente, responsabilità ed oneri sarebbero ricaduti sulla proprietà e cioè sulla Parrocchia.
  3. Abbiamo criticato la mancata richiesta di usufruire dei finanziamenti previsti dalla legge regionale n.15 del 7 marzo 1989.
  4. Abbiamo richiesto al Sindaco di intervenire per assicurare una composizione più rappresentativa del Comitato sorto per la raccolta dei fondi.

Esprimere tali preoccupazioni e avanzare tali critiche ci sembrava normale e doveroso, per non passare per troppo distratti. Ci è andata male perchè il gesto è stato interpretato come un atto di ostilità e il giro di “Progetto comune” è stato sgridato come spocchioso. Pazienza. A volte bisogna saper stare dalla parte del torto, dal momento che tutti gli altri posti sono già occupati. Congratulazioni ancora.

COMUNICATO N. 22, 12 gennaio 2015 

Dall'angolo di via Roma 11 Loredana Brussino e Mario Dellacqua

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