giovedì 22 gennaio 2015

L’aria del vicino… e sempre più merde

Ad Airasca non si respira aria buona (Eco del chisone 24 dicembre 2014).

Media delle polveri sottili sospese nell’aria 63 nanogrammi per millimetro cubo d’aria con superamento del limite di legge di 50 nanogrammi in 20 giorni su 27 di rilevazione. Nel’arco di un anno è ammesso il superamento per complessivi 35 giorni. Il 92% di queste polveri sottili sono costituite da elementi, ancora più insalubri, di consistenza fino a 2,5 nanogrammi. La presenza di quest’ultimi è risultata doppia rispetto ai nuovi limiti di legge per la tutela della salute. Dati peggiori della media della provincia sia per concentrazione media che per superamenti che confermano quelli del 2012. Le problematiche non dipendono da fenomeni episodici legati al sito o al periodo d’indagine, ma rappresentano un dato strutturale del territorio in esame. Dal tipo di monitoraggio fatto del particolato non è possibile valutare il peso relativo delle diverse sorgenti locali d’inquinamento; la strumentazione utilizzata ne misura la somma …. è necessario un progetto che indaghi la composizione chimica, progetto che può essere oggetto di accordi con l’amministrazione comunale. (relazione finale dell’ARPA per il rilevamento in Airasca effettuato dal 12 dicembre all’8 gennaio 2014).


Il limite giornaliero delle polveri sottili e la loro media annuale consentite dalle vigenti normative, come già rilevato dagli esami fatti nel 2006 e nel 2007, non viene rispettato. (relazione ARPA su rilevamento in None dal 10 aprile al 10 maggio 2013).

La Pianura padana è la peggiore d’Europa per qualità dell’aria unitamente ad alcune zone industrializzate della Polonia. (Agenzia Europea per l’ambiente)
Direttive europei inadeguate e troppo tolleranti : limite per le polveri ultrasottili 25 nanogrammi mentre sono fissati a 10 nanogrammi per OMS - organizzazione mondiale per la sanità – e 12 nanogrammi per l’EPA, l’agenzia americana. Ogni 10 microgrammi in eccesso aumenta del 27% il rischio del tumore al polmone (Agenzia Internazionale Ricerca sul cancro).

Negli ultimi 5 anni le morti per inquinamento sono aumentati del 7%. Nel solo 2010 i costi economici sono quantificabili in 780 miliardi di euro (OCSE. organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico).

L’inquinamento responsabile di 600 mila morti premature (rapporto globale 2014 dell’OMS).
 
Se si spendessero anche solo 3,3 miliardi per diminuire l’inquinamento se ne risparmierebbero 40 in spese socio/sanitarie (Commissione Europea).

Considerato che la Commissione Europea ha recentemente avviato una nuova procedura precontenziosa in merito alla non corretta applicazione della Direttiva 2008/50/CE, a causa dei superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite del materiale particolato PM10 sul territorio italiano;
considerato che le particolari condizioni orografiche e meteoclimatiche delle Regioni e Province Autonome del Bacino Padano rendono difficile il conseguimento del rispetto dei valori limite di qualità dell’aria, specialmente se manca uno stretto coordinamento tra i diversi soggetti interessati;
delibera - di approvare l’Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria tra STATO e Regioni del Bacino Padano, per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico nell’area della pianura (Regione Piemonte dicembre 2013).

Oggetto dell’attività di controllo concordata tra lo Stato e le Regioni saranno: 1) la combustione a biomasse, 2) trasporto merci, 3) il trasporto passeggeri, 4) il riscaldamento, 5) l’industria, 6) la produzione energetica.
Più che la tutela della saluta dei cittadini sembra abbia peso il rischio di sanzioni economiche e l’esclusione da fondi europei; ma a noi, disposti a tralasciare le motivazioni, interessa il risultato finale.
Quando scrivo un articolo è mia buona norma reperire un congruo numero di informazioni da fonti attendibili ed ufficiali. In questa occasione, stante il diretto coinvolgimento di ognuno di noi per la tutela della propria salute, ho preferito proporre al paziente lettore solo il materiale, in modo tale che possa fare le sue personali riflessioni senza interpretazioni esterne di natura socio/politica. Riflessioni necessarie se teniamo conto quanto giustamente ci preoccupiamo per la terra ed i suoi terremoti, per l’acqua e le alluvioni, spesso però subordinando ad essi il problema dell’aria che, subdolo e strisciante nel manifestarsi, arreca danni alla salute ed economici di gran lunga superiori. Riflessioni attive che sollecitino anche azioni coordinate delle varie amministrazioni locali senza le quali potremo scrivere: “ ebbero un ultimo respiro e fu quella la causa della loro morte, e dire che avrebbero dato la vita per non morire”.

Mario Ruggieri
per il Comitato Energia, Ambiente e Territorio - None

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