domenica 30 novembre 2014

Più uguali degli altri?


A mezzogiorno del 24 ottobre scorso la Giunta comunale si riuniva in Municipio per esaminare una richiesta della “Immobiliare De Petris” di via Pinerolo 5/7, sede della ditta Speed. L'impresa era interessata ad ottenere una proroga dei termini fissati per la demolizione di alcuni fabbricati stabilita da una Convenzione risalente ad ottobre 2013.

da George Orwell, "La fattoria degli animali"
Si tratta di una tettoia “posta in fregio al torrente Chisola”. L'istanza De Petris “è motivata dall'attuale situazione economica la quale – scrive la Giunta – ha imposto al soggetto attuatore dei tempi più lunghi nella realizzazione dei nuovi edifici che dovrebbero sostituire quelli previsti in demolizione e contenere di conseguenza il materiale attualmente depositato in quelli esistenti”.

La “Immobiliare De Petris” si impegnerebbe comunque a garantire “la rimozione nei termini previsti dal PEC dell'altra tettoia prevista in demolizione ed esistente sul confine” con la Statale 23 del Sestriere.
Nessuna obiezione della Giunta, che ha “ritenuto di accogliere la richiesta di proroga in relazione al perdurare della crisi economica che di fatto limita la capacità delle aziende di intervenire e pianificare investimenti e lavori”. D'altra parte, la proroga di due anni rientra nelle possibilità offerte dalla legge n.98 del 9 agosto 2013 e dal cosiddetto “Decreto Sviluppo” n.106 del 12 luglio 2011.
Resta da comprendere quale trattamento riserverebbe la Giunta comunale ad altre imprese o anche ad altri soggetti privati, qualora richiedessero simili interventi ugualmente motivati dal “perdurare della crisi economica”. La grande contrazione produttiva in atto mette in difficoltà molte altre aziende locali, industriali, artigianali e agricole, ma colpisce anche tante famiglie che non sanno come “pianificare” il pagamento delle bollette, dell'affitto, della farmacia e della scuola per i figli. E hanno pochi strumenti di tutela che supportino richieste di agevolazioni.
Fatto di confronti e di negoziati, il dialogo collaborativo tra imprese ed ente locale è sempre auspicabile, come sono sempre auspicabili le agevolazioni motivate dal “perdurare della crisi economica”. Ma tutto deve concludersi sempre nel rispetto della trasparenza e dell'imparzialità verso i richiedenti. Anche se non tutti i soggetti posseggono il senso civico e la disponibilità per versare qualche migliaio di euro al fondo per il restauro del campanile.

COMUNICATO N.15, 30 novembre 2014
Dall'angolo di via Roma 11
Loredana Brussino
Mario Dellacqua
Paola Difino
Massimiliano Franco

 

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