giovedì 20 febbraio 2014

PICCOLI ATTREZZI E RICARICHE TELEFONICHE



Per acquistare alcuni beni e/o attrezzature utili al costante aggiornamento del magazzino del Servizio di Protezione Civile, (“piccole attrezzature, piccoli attrezzi, porta attrezzi, minuteria di magazzino” o “ricariche telefoniche per i Volontari”), necessari per le operazioni di intervento in emergenza ed in ordinaria attività,  risulta conveniente rivolgersi ai locali esercizi commerciali, individuando per ciascun bene il prezzo più vantaggioso in rapporto alla funzionalità. Altri acquisti sono finalizzati alla prestazione dei servizi specifici di assistenza tecnica e manutenzione con la fornitura dei materiali necessari al funzionamento delle apparecchiature di polizia di dotazione. Altri acquisti riguardano materiali di cancelleria e di gestione, specifici per il Comando.
In quattro distinte determine è stanziato un totale di 8mila euro. Non ci è stato possibile consultare la determina n.56. Lascia poi perplessi una determina del 7 febbraio che stanzia specificamente 500 euro aggiuntivi sempre per provvedere all’acquisto di ricariche telefoniche presso il centro autorizzato “Office” di Giacomo Crisalfi in None perchè  “nell’ambito delle funzioni di Protezione Civile” il Comando “ha la necessità di effettuare comunicazioni telefoniche con i Volontari, i quali non risultano assegnatari di telefoni di servizio”.
La somma complessiva di 8.500 euro per materiali e attrezzature così genericamente descritte è una cifra ragguardevole di questi tempi. La richiesta di indicazioni più circostanziate avanzata in altre occasioni non è stata accolta e sono considerate esaurienti le collaudate formulazioni.
Resta da comprendere quanto questa prassi ormai consolidata rispetti la norma che permette, in attesa dell'approvazione del bilancio di previsione, “spese in misura non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle somme previste nel bilancio deliberato” a meno che si tratti di spese “non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi” o di mutui, residui passivi, canoni, imposte e tasse. Difficile che la minuteria di magazzino rientri in tale casistica.

Mario Dellacqua

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