lunedì 10 febbraio 2014

NON ESCLUDO UN GESTO DISPERATO

Sul sito della Provincia è recentemente comparso questo messaggio di Angelo Trezzi in merito all'assistenza sociale nel Comune di Airasca. Lo pubblichiamo senza commenti perché non ne ha bisogno.
Sono residente nel comune di Airasca, disoccupato da aprile 2013, di 47 anni e con sussidio di disoccupazione pari a 700 circa mese fino a novembre 2013. Da dicembre in casa mia non entrerà un euro in nessun modo.
Con la cifra percepita possiamo solo mangiare e siamo in 4 di cui due bambini di 2 e 4 anni. Certo non posso pagare le bollette e nemmeno l'affitto pari a 554 mese. Mi sono rivolto al Comune ed ha provveduto una tantum a pagare una bolletta arretrata del gas e l’assistente sociale mi ha fatto dei versamenti pari a circa 150 mese di media in quanto non percepiti tutti i mesi.
Il Sindaco mi ha fatto presente che non hanno fondi e che ovviamente se io finisco in mezzo alla strada, o non posso vivere, loro non possono fare nulla. L’assistente sociale mi ha ribadito che forse mi daranno qualcosa, ma sicuramente i loro contributi finiranno e non posso fare il minimo affidamento.
Io ho anche la sclerosi multipla e sono in corso di domanda per invalidità civile che comprende anche sordità e problemi visivi. In merito a questo, se non ho interpretato male la legge regionale assistenziale, il Comune è tenuto a dare assistenza, come gli assistenti sociali, e se sono inadempienti, il tutto deve essere segnalato in quanto percepiscono fondi da Regione, Provincia e Stato in merito.
Tenga presente che l'assistente sociale nei colloqui che tengo, mi chiede ogni volta se ho percepito soldi da qualcuno, praticamente dovrei dire se qualcuno mi ha regalato qualcosa, oppure mi ha fatto un prestito che poi io dovrei restituire.
Non mi pare un modo corretto di insinuarsi nella mia vita privata in quanto se un amico mi ha fatto una donazione o prestito non sono fatti loro oppure motivi per non darmi il sostegno. Una cosa è certa. Io i miei bambini in mezzo alla strada non li vedrò di sicuro, e nemmeno farò lo zingaro o barbone e sinceramente tra pochi mesi, quando non avrò nemmeno per mangiare, visto che per la casa avrò lo sfratto e le utenze saranno staccate, proprio non so cosa farò come gesto, ma visto che nulla ho da perdere, qualche gesto disperato non lo escludo.
I miei cordiali saluti.

Angelo Trezzi

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