mercoledì 8 gennaio 2014

CALABRIA ORA


Un sessantenne camionista calabrese ha denunciato il medico che aveva eseguito una iniezione di acido ialuronico per aumentare le dimensioni del suo pene. L'operazione è riuscita, ma il pene è esploso durante un rapporto sessuale rivelatosi piuttosto disordinato. Si pubblica la presente a beneficio dei camionisti, ma specialmente dei sessantenni.

Lo chiamavano “il montone”. Era il colonnello dell'Arma dei Carabinieri Verde in servizio a Sondrio. Ha sovrinteso al trasporto aereo di 56 chili di cocaina provenienti dal Venezuela e destinati alle cure di due clan cosentini.


Il poliziotto Antonino Consolato Franco, in servizio a Reggio Calabria, tentava di “spillare denaro ai parenti delle vittime di omicidi, millantando prove importanti che avrebbero potuto decidere le sorti dei processi”.

Il capitano Saverio Spadaro Tracuzzi sapeva maneggiare “informazioni riservate su indagini in corso ed eventuali provvedimenti restrittivi” in cambio di “qualche viaggio, una Porsche, una Ferrari presa in prestito”. 

Queste e altre notizie, pubblicate il 2 gennaio scorso dal quotidiano “L'ora della Calabria”, paradossalmente dimostrano che la giustizia funziona perché non teme di scovare e punire le serpi che sempre possono strisciare nel seno di tutte le istituzioni.

Bruciata l'auto di un consigliere comunale a Lattarico. In dissesto il Comune di Acri, non potrà contrarre mutui e dovrà tagliare i servizi. Nelle stesse condizioni il Comune di Fuscaldo, che non ha ridimensionato le indennità degli amministratori, ma potrà affrontare le esigenze di spesa innalzando al massimo la pressione fiscale.

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