venerdì 26 luglio 2013

giù le mani dalla costituzione

E' in atto una pericolosa manomissione della Costituzione:

*Il disegno di legge costituzionale 813 prevede nuove modalità di modifica costituzionale, in deroga all'art.138 della Costituzione, imponendo i modi, le forme e i tempi del dibattito parlamentare e ponendo di fatto il parlamento sotto ricatto e la Costituzione sotto scacco.

*All’art. 2 si parla di modifica della forma di Stato e di Governo: per affermare il mito del presidenzialismo e concentrare ulteriormente il potere, invece di diffonderlo.

*Si affidano compiti non chiari a Commissioni/Comitati senza che la pubblica opinione venga messa in condizioni di conoscere e discutere le proposte. Si blandisce l'opinione pubblica con la proposta di una consultazione telematica: è un’altra forzatura! La Costituzione non si cambia con la logica del sondaggio di gradimento.

*Ciò che emerge con chiarezza sono la fretta e l’improvvisazione, ma le modifiche costituzionali non possono essere piegate alle necessità politiche contingenti di uno spurio Governo di larghe intese

*Non viene affrontato il tema cruciale di una nuova legge elettorale, l'unica riforma davvero urgente e necessaria, che sia rispettosa della dignità dei cittadini elettori, privati da troppi anni della possibilità di veder rappresentate le proprie posizioni e soprattutto di intervenire nella scelta dei propri rappresentanti.

Chiediamo a tutte/i le/i parlamentari di opporsi pubblicamente a scelte che snaturano l’assetto previsto dalla nostra Carta sulla quale hanno giurato fedeltà, rigettando una legge grimaldello che fa saltare le garanzie e le regole che la Costituzione stessa ha eretto a sua difesa, e che finché sono in vigore vanno applicate.
Ricordiamo a tutte le istituzioni il loro ruolo di poteri costituiti e la necessità che il loro operato si svolga nelle forme e nei limiti della Costituzione e al Presidente della Repubblica il il suo ruolo super partes di garante di questa Costituzione.

primi firmatari: Gaetano Azzariti, Francesco Baicchi (Rete per la Costituzione), Giuliana Beltrame e Emmanuele Curti (ALBA), don Marcello Cozzi (Libera), Paolo Flores D'Arcais (Micromega) , Alessandro Gilioli, Roberto Lamacchia (Giuristi Democratici), Maurizio Landini, Massimo Malerba, Tomaso Montanari, Maso Notarianni, Edda Pando (Arci Todo Cambia) , Livio Pepino, Marco Revelli, Salvatore Settis, Cecilia Strada ( Emergency).


Per aderire all'appello vai alla pagina web:
http://www.avaaz.org/it/petition/Appello_Giu_le_mani_dalla_Costituzione/?twWqifb

domenica 21 luglio 2013

AVANTI POPOLO ALLA RINFUSA 4

Il confronto con la manifestazione della Pro Loco viene spontaneo ma ogni competizione sarebbe sciocca ed è improponibile. Sciocca perchè conviene invece sviluppare la collaborazione a reciproco vantaggio. Improponibile perchè il prodotto offerto è diverso. Sui manifesti Pro Loco c'è un'orchestra e la gastronomia. Sul retro c’è scritto “amicizia e passione per gli eventi del paese”. Sui nostri abbiamo l'orchestra e la gastronomia, ma davanti e sul retro scriviamo giustizia sociale e lavoro giovanile, meglio gli ospedali degli aerei da guerra, lotta ai megastipendi, tutela dell’ambiente, no al razzismo, redistribuzione della ricchezza, difesa della Costituzione. Prodotti diversi che vanno rispettati entrambi e che possono benissimo convivere. Il nostro è un messaggio politico rivendicato con orgoglio insieme con una finalità concretamente perseguita di lotta alla povertà: nel nostro piccolo e in grande, a dimensione locale e globale. A None e nel mondo. E per nulla al mondo a questa tanto piccola vigilia dei nostri sensi ch'è del rimanente io rinuncerò a questa ispirazione. Rispettando queste finalità che tutti conoscete e che anche buona parte della popolazione nonese pare apprezzare, intendo spendere le mie energie e contribuire a decidere come spendere i soldi guadagnati con la festa.
In conclusione, dico con Ferruccio Lozito di andare avanti con questo piccolo esercito irregolare e pacifico di dilettanti della ristorazione impegnati al fianco impegnati al fianco di tutti gli uomini liberi e oppressi del nostro tempo, vicini e lontani, per l’umanità, la dignità del lavoro, la memoria, l’istruzione, la salute e l’uguaglianza.


Anarchico il tuttavia scribacchino

sabato 20 luglio 2013

AVANTI POPOLO ALLA RINFUSA 3

La nostra casa è devastata già una settimana prima dell'avvio della festa. Compriamo tutti i generi alimentari, trattiamo con l'elettricista, l'ingegnere, la Siae e il Comune, curiamo la pubblicità, prepariamo melanzane, dolci e peperoni, laviamo le pentole, teniamo i conti, con decine di giri in auto spostiamo tutto avanti e indietro. Finito, laviamo le pentole le acetoliere e le tovaglie, risistemiamo il tutto in casa nostra e in questa ultima fase facciamo tutto da soli o quasi. Se permettete non ce la facciamo più e ho intuito che non siamo i soli a non farcela più. Questo è il risultato di una bassa e troppo ristretta partecipazione ai lavori di preparazione e di una scarsa distribuzione e assunzione di responsabilità. Lo dico in forma autocritica, perchè il mancato decentramento delle responsabilità è anche il risultato di una mia incapacità. E poi so che molti di voi hanno figli, genitori anziani da curare e si ammazzano di lavoro. Tuttavia, ogni discorso sul futuro è impossibile se non si sradica questo difetto. 

Le diversità. Sta emergendo una dialettica. Un dilemma riguarda il rapporto con il partito che alcuni vogliono mantenere e sviluppare. Altri come me pensano che la parabola di rifondazione sia conclusa e che ogni progetto di resistenza equivalga a una dilapidazione di risorse. Un dilemma riguarda anche il modo di organizzare la festa: alcuni pensano che la moltiplicazione delle attrazioni attiri nuovi visitatori e che le innovazioni siano necessarie per evitare formule ripetive. Altri pensano che nuove attrazioni siano un pericolo per la redditività delle attività esistenti.