domenica 13 gennaio 2013

VIA I RAMI LUNGO LA FERROVIA


Un provvedimento del Sindaco ordina a tutti i proprietari di terreni a confine con le linee ferroviarie di osservare con scrupolo le distanze minime di sicurezza degli alberi e delle aree boschive dalla più vicina rotaia della sede ferroviaria. La legge stabilisce che lungo i tracciati delle ferrovie è vietato far crescere piante o siepi ed erigere muriccioli di cinta, steccati o recinzioni in genere ad una distanza minore di metri sei dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale. (..) Le
distanze potranno essere diminuite di un metro per le siepi. Muriccioli di cinta e steccati di altezza non maggiore di metri 1,50. Gli alberi per i quali è previsto il raggiungimento di un’altezza massima superiore a metri quattro non potranno essere piantati ad una distanza dalla più vicina rotaia minore della misura dell’altezza massima raggiungibile aumentata di metri due.

Nel caso il tracciato della ferrovia si trovi in trincea o in rilevato, tale distanza dovrà essere calcolata, rispettivamente, da ciglio dello sterro o dal piede del rilevato. A richiesta del competente ufficio lavori compartimentale delle Ferrovie dello Stato le dette distanze debbono essere accresciute in misura conveniente per rendere libera la visuale necessaria per la sicurezza della circolazione dei tratti curvilinei.
Inoltre, i terreni adiacenti alle linee ferroviarie non possono essere destinati a bosco ad una distanza minore di metri cinquanta dalla più vicina rotaia, da misurarsi in proiezione orizzontale.
L'ordinanza è motivata dalla necessità di combattere i rischi di possibile caduta di alberi, soprattutto di alto fusto che possono invadere la sede ferroviaria, con conseguente pericolo per la circolazione ferroviaria e per i viaggiatori. Vanno anche considerati i pericoli d’incendio delle aree adiacenti la sede FS, che può provocare oltre ad interferenza alla circolazione ferroviaria, possibile propagazione degli incendi, qualora proveniente dalla sede ferroviaria, ad aree più vaste.
Quindi entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell'ordinanza, risalente al 28 dicembre scorso, al fine di scongiurare situazioni di pericolo per la circolazione dei treni, i proprietari si dovranno adeguare.
Ai trasgressori sarà inflitta una sanzione amministrativa pecuniaria a termini di legge. Le forze dell’Ordine, ciascuna per quanto di competenza, sono incaricate di far rispettare le disposizioni dell'ordinanza.

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