giovedì 31 gennaio 2013

CHE TEMPO FARÀ IL 25 FEBBRAIO?

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Penso che serva portare in Parlamento una combattiva rappresentanza plurale e unitaria delle lotte per la giustizia sociale, per la redistribuzione del lavoro, per la riconversione ecologica dell'economia, per tutelare come beni comuni la salute, l'istruzione e la vecchiaia, per ridurre le spese militari, per una riforma fiscale all'insegna della progressività, per l'applicazione della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Possiamo sognare di vincere, ma dobbiamo riconoscere che non siamo ancora attrezzati per governarechecché ne dicano gli illusi e i contaballe in abbondante e autorevole circolazione.
Perché non è stato possibile toglierci dai piedi il vecchio lacerante dilemma del voto utile? Perchè è stata esclusa la scelta di non presentarsi al Senato nelle Regioni in cui la matematica rischia di far prevalere il centrodestra? Perchè, per quanto unilaterale, la desistenza avrebbe aperto una spaccatura elettoralmente dannosa con quelli che vedono in ogni mediazione una colpa e preferiscono tutto o niente piuttosto che risultati parziali nella direzione giusta. Siamo schiavi di un vecchio vizio: lottiamo generosamente contro la realtà come se essa non esistesse.
Queste considerazioni non mi spingono ad abbandonare la lista Ingroia che voterò alla Camera. Tuttavia, non penso che dai ceti politici logorati di partiti alla frutta possa prendere piede una rinascita. E chi mi dice che in caso di conquista di una rappresentanza ciascuno non torni alla gelosa coltivazione del suo ridicolo orticello? Ora mi sono convinto: non si può fare la frittata senza rompere le uova.


Mario Dellacqua

4 commenti:

  1. VI DICO BERLUSCONI IN ANTEPRIMA: meno tasse su imprese, famiglia e lavoro, abolizione dell'Imu e se non l'ho potuto fare prima è perchè i miei alleati di governo e il Parlamento non mi obbedivano. Dunque la riforma della Costituzione e dell'architettura istituzionale dello Stato deve servire a darmi il potere che mi manca. Non c'è altra soluzione. D'altra parte in Italia la democrazia è uno spreco di tempo prezioso. Riusciranno i nostri eroi ad abboccare un'altra volta?
    (m.d.)

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  2. Riceveremo a casa il rimborso dell'IMU. Possiamo prepararci a tornare all'assalto dei ristoranti e degli aeroporti. Siamo ricchi. Come volevasi dimostrare.
    scribacchino sempre anarchico

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  3. La lotta per l’egemonia e la visibilità dei partiti (prc, pdci, verdi, Di Pietro poi!) altrimenti alla frutta e comunque alla frutta è ormai di ostacolo alla liberazione delle energie democratiche necessarie ad un rinnovamento dei modelli di organizzazione politica. In questo sono d’accordo con l'ultimo intervento di Marco Revelli su MicroMega on line. Non sono invece d’accordo con la sua apologia del voto “libero”. Bisogna essere talmente liberi nella scelta del voto da saperne anche liberamente misurare le conseguenze senza ignorarle. E penso che far mancare al centrosinistra la maggioranza al Senato non aiuti le nostre battaglie sociali, ma le renda più difficili. A meno che non si pensi ad una totale identità fra Bersani-Vendola e Berlusconi-Maroni con in mezzo Monti a negoziare pane da due fornai e a venderci come unica perchè tecnica la vecchia ricetta liberista. E io non lo penso. (m.d.)

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  4. Penso che in questa situazione sia necessario votare e far votare PD al Senato per contribuire responsabilmente alla vittoria del centrosinistra. Ma penso anche che sia comprensibile votare alla Camera per Rivoluzione civile per evitare che in seguito il Pd possa imboccare una strada "dorotea" fatta di compromessi al ribasso.
    Domenico Bastino

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