domenica 30 settembre 2012

Come aiutare le vittime della tratta


Prima di inoltrarmi nel chiarimento tecnico relativo alla gestione degli impegni assunti con le determinazioni indicate nella nota del signor Mario Dellacqua, ritengo fondamentale far cenno a progetti ed iniziative gestite dal Comando scrivente, su indirizzo e sostegno dell’Amministrazione Comunale ed a scelte di Governo Centrale che hanno avuto ricaduta a livello locale.
In primis un difficile progetto avviato nel 2009, con l’obiettivo di rendere migliore la situazione su una parte di Territorio locale, sovente conosciuto e non in positivo, proprio per il fenomeno che lo travaglia.

L’aggiudicazione del 7° posto nella graduatoria regionale del progetto “Un Volto Nuovo ad una Strada Comune” riconosciuta per aver confezionato un buon progetto che affrontava un tema fra i più scottanti e complicati della nostra Società, ovvero la tratta di esseri umani per lo sfruttamento sessuale, al quale sono costantemente assoggettate le ragazze nigeriane che esercitano la prostituzione nella frazione di San Dalmazzo. Per sintetico dovere di cronaca tengo a ricordare che alla data del 5 agosto 2009, epoca di inizio delle azioni operative del progetto, sul territorio della Frazione, lungo la SP 142 e la via Antica di None, erano presenti, mediamente, circa 50 prostitute al giorno (circa 35 di notte e almeno 12 di giorno). Il territorio si presentava in grave stato di abbandono e degrado, soprattutto sotto l’aspetto ambientale (rifiuti di ogni tipo presenti lungo le citate strade, nei campi privati di mais confinanti, nei meandri boschivi incolti adiacenti le pertinenze autostradali, materassi, specchi, oggetti vari presenti in volumi impressionanti nell’unico bosco planiziale nonese posto al km 2 + 500 circa della SP 142), della sicurezza (aggressioni ai passanti, compresa la morte di un ciclista caduto a terra presumibilmente a seguito di una spinta proferita da una prostituta, due clienti trovati morti nelle campagne in poco più di un anno, frequenti getti di cose sui veicoli in transito) e dell’assistenza alle vittime di tratta (non vi era alcuna organizzazione socio – umanitaria che presenziasse il territorio con abitudine e frequenza programmata).

Oggi il fenomeno non è stato rimosso e ciò non era nelle aspettative del progetto, in quanto un obiettivo simile sarebbe stato utopico e non realista, ma si presenta con un diverso scenario: sono presenti, mediamente, 15 prostitute al giorno (circa 10 di notte e circa cinque di giorno), non vi sono rifiuti abbandonati sul suolo pubblico, bensì riposti in idonei contenitori. Dall’agosto 2009 non sono stati registrati comportamenti a minaccia della sicurezza e dell’incolumità delle persone frequentatrici della zona. Sono presenti organizzazioni socio – umanitarie a sostegno delle vittime di tratta che presenziano il territorio con frequenza settimanale. Ritengo poter sostenere che la qualità della vita nelle frazioni San Dalmazzo e Palmero, tanto contestata nei tempi trascorsi proprio in connessione al fenomeno, sia decisamente migliorata.
A seguire un’iniziativa, avviata nell’autunno del 2010, volta a creare a livello locale una realtà di Volontariato, attiva nella prevenzione e nel contrasto delle condotte violente a danno dei soggetti deboli. Come risaputo, è nato così un piccolo Gruppo Comunale di Volontariato che dalla fine del 2010, tramite l’impegno di alcuni Volontari e la collaborazione del Locale Comando, ha affrontato complessi casi individuali e operato su difficili temi soprattutto a favore dei giovani. Anche in questo caso la strada è sicuramente ancora in salita, il lavoro senza fine, ma le situazioni affrontate e gestite con risultati positivi non sono mancati.
Legge Finanziaria dell’anno 2010 ha ridotto i fondi per la lotta alla tratta, con conseguente riduzione dei trasferimenti alle Organizzazioni non Lucrative di Utilità Sociale, per i progetti di lotta alla tratta e quindi anche per quelli ricadenti nell’iniziativa Piemonte in Rete Contro la Tratta. Una delle misure conseguenti, la necessità di trovare co-finanziatori pubblici e privati per la realizzazione di progetti sul tema in esame. Ecco quindi la richiesta del Gruppo Abele di partecipare al costo complessivo del progetto inserito nell’iniziativa Piemonte in Rete Contro la Tratta per l’anno 2011 – 2012, ai sensi dell’articolo 25, comma 1 del Regolamento di attuazione del D.Lgs. 286/98.
Entrando ora nel puro aspetto tecnico della risposta, segnalo che:
Il 27 dicembre 2011 venne stanziata, con determinazione nr. 457, la somma di € 3.200,00 utile a far fronte alla spesa originata dall’impiego della mediatrice culturale, sul nostro territorio comunale, nelle sopra citate azioni a sostegno delle vittime di tratta. Lo stanziamento, oltre ad essere riferito alla maggior parte dei mesi del 2011, garantirà questa iniziativa fino al 31/12/2012. La scelta di impegnare la somma nel 2011, anche a favore del 2012, è stata motivata dalla percezione, al tempo della determinazione, delle ristrettezze finanziarie che avrebbero colpito nell’anno a seguire (quello in corso) anche il nostro Ente.
Il 27 dicembre 2011 venne stanziata, con determinazione nr. 469, la somma di € 2.000,00 utile a far fronte alla spesa originata dallo svolgimento di quattro serate formative aperte alla popolazione, rivolte anche agli operatori del Comando ed al personale (Volontario) che, con il Comando, collabora. Tengo a precisare che il capitolo di spesa che ha finanziato questa iniziativa (1004860) è quello relativo alla formazione del personale del Corpo. Per completezza di analisi riporto gli stanziamenti di questo capitolo di spesa degli ultimi anni: 2002: 2.316,00; 2003: 3.000,00; 2004: 4.000,00; 2005: 4.000,00; 2006: 3.000,00; 2007: 3.000,00; 2008: 5.000,00; 2009: 4.000,00; 2010: 2.250,00; 2011: 3.000,00. Ciò per chiarire che la scelta di stanziare 2.000,00 euro per l’iniziativa in esame non ha comportato un maggior dispendio di denaro pubblico rispetto al trend degli ultimi dieci anni, né rispetto a quanto previsto in bilancio ad inizio 2011. È stata una scelta pianificata durante l’anno quella di investire su una formazione determinata, aperta nel caso di specie alla collettività e che non ha comportato variazioni in aumento del capitolo 1004860 in sede di revisione di bilancio.
Il 28 dicembre 2011 venne stanziata con determinazione nr. 471, la somma di € 2.000,00 utile a far fronte alla spesa originata dalla scelta di rispondere positivamente ad una richiesta di cooperazione con il Gruppo Abele per azioni previste dalla legge in tema di contrasto al fenomeno della tratta. In sede di confronto fra lo scrivente e l’Organo politico nell’adozione delle scelte programmatiche, nel novembre 2011 venne scelto di rendersi partecipi all’iniziativa di un fenomeno che molto ha colpito ed ancora colpisce il nostro territorio. Al riguardo in sede di variazione di bilancio operata nel mese di novembre 2011 è stato stanziato apposita somma ad uno specifico capitolo di bilancio. Il beneficio atteso dalla spesa è stato individuato nella possibilità di condividere le esperienze, le conoscenze e le scienze giuridiche del Gruppo Abele e del suo sportello giuridico inti, oltre che quello, non scritto da nessuna parte, di avere da parte loro un grande occhio di riguardo per l’accompagnamento delle vittime di tratta che scelgano di abbandonare la strada avvalendosi delle opportunità previste dagli articoli 13 e 18 del D.Lgs 289/98, nonostante nel corso degli ultimi 12 mesi, sul solo territorio di Torino, un ingente numero di comunità protette per vittime di tratta siano stata costrette a chiudere per ristrettezze economiche.
Chiedo scusa se mi sono dilungato nella risposta. Ho tentato di spiegare che non sono avvezzo allo spreco del denaro pubblico, ma comunque consapevole che i progetti senza idee non si formano e senza soldi e lavoro non si realizzano.

Silvano BOSSO, Comandante  Polizia Locale di None

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