giovedì 27 settembre 2012

CARE CONFERENZE E DETERMINE INDETERMINATE: IL COMUNE FINALMENTE RISPONDE

LA GIORNATA DELLA TRASPARENZA: UN'IDEA FINORA TRASCURATA
“Rapidi e continui sviluppi tecnologici...permettono un'accessibilità ed una conoscibilità dell'attività amministrativa sempre più ampia ed incisiva...Un ruolo fondamentale riveste oggi la trasparenza nei confronti dei cittadini e dell'intera collettività perchè rappresenta uno strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione...
...per favorire il controllo sociale sull'azione amministrativa e in modo tale da promuovere la diffusione della cultura della legalità e dell'integrità nel settore pubblico.
....Si ritiene appropriato programmare per il 2012 una giornata pubblica nel corso della quale il Sindaco ed il Consiglio comunale possano illustrare e discutere insieme alla cittadinanza i risultati raggiunti nel 2011...confronto con la società civile...iter partecipativo...apertura di spazi di collaborazione sui principali temi dell'agenda politica cittadina”.
Queste ed altre proposizioni si possono leggere sul sito del Comune di None cliccando sull'icona “Operazione trasparenza”. 
Il controllo sociale e democratico degli atti amministrativi è di solito ostacolato, se la Giunta è reazionaria o retriva. E' riconosciuto e rispettato quando la Giunta è di ispirazione liberale. Sindaco e Giunta sono invece stati buoni allievi della scuola democratica o socialista se addirittura si impegnano a favorirlo.
A None, Sindaco e Giunta scrivono di voler favorire il controllo sociale. Il Sindaco Maria Luisa Simeone ha avuto bisogno di più di tre mesi, da maggio a settembre, per rispondere agli interrogativi formulati in due lettere del gruppo NonUnoMaNoi. E' così che gli amministratori comunali pensano di coinvolgere gli stakeholder, cioè “l'insieme dei soggetti che hanno un interesse nei confronti di un'organizzazione e che con il loro comportamento possono influenzarne l'attività”?
Ma occorreva una “esposizione analitica e complessa”, perciò la risposta della Sindaca “ha richiesto tempi piuttosto lunghi”.  Di fronte all'inspiegabile silenzio dell'Amministrazione, NonUnoMaNoi aveva appena segnalato l'anomalo ritardo al Prefetto di Torino quando l'11 settembre il Sindaco affidava al Comandante Bosso l'analitica risposta.
La prima missiva approvava il denaro investito nella lotta alla prostituzione, ma esprimeva la convinzione che duemila euro per quattro conferenze sul tema della criminalità fosse una spesa eccessiva in tempi di crisi economica. In un lungo documento, il Comandante spiega che dal 2009 un progetto dell'Amministrazione vuole combattere il fenomeno della prostituzione in frazione san Dalmazzo dove “la qualità della vita” sarebbe “decisamente migliorata” in virtù dell'intervento dei vigili e delle organizzazioni umanitarie che presidiano quella porzione di territorio comunale. La scelta di stanziare duemila euro per le quattro conferenze “non ha comportato un maggior dispendio di denaro pubblico rispetto al trend degli ultimi dieci anni”, se si tiene conto che si tratta di denaro ricavato dal capitolo di spesa riservato alla “formazione del personale del Corpo” aperta anche ai volontari che collaborano con il Comune. 
Dunque i duemila euro per le quattro conferenze, aggiunti ai 4.200 per le mediatrici culturali, non rappresentano, a giudizio del Comandante, uno “spreco di denaro pubblico” perchè rispondono “positivamente a una richiesta di cooperazione del Gruppo Abele” di cui i nonesi hanno potuto “condividere le esperienze, le conoscenze e le scienze giuridiche”. Il medesimo Gruppo ha il merito “non scritto da nessuna parte, di avere un grande occhio di riguardo per l'accompagnamento delle vittime della tratta che scelgano di abbandonare la strada”. 
Argomentazioni che soccorrono quelle, non dissimili, già presentate su “Il Mondo di None” da Daniela Ambricco accompagnata dalla nonna e dal paragone un po' indelicato fra il Gruppo Abele e il cane che non muove la coda senza carezze. E' risaputo che “i progetti senza idee – scrive il Comandante - non si formano e senza soldi e lavoro non si realizzano”. E' anche vero, però, che ci sono molti modi di amministrare il denaro pubblico. Se bisogna risparmiare, queste (quattro conferenze per duemila euro) restano a mio avviso le prime spese da evitare. In ogni caso, il rilievo critico non è rivolto al Comandante, ma al Sindaco e alla Giunta che queste spese approvano e permettono o promuovono.
Quanto alle “determine troppo indeterminate”, la risposta del Comune è invece esaustiva perchè riporta l'elenco completo delle spese, delle forniture e dei fornitori che non compariva nel documento pubblicato on line. Aggiunge un'informazione importante: gli impegni spesa assunti dal Comando per far fronte alle spese illustrate, ammontano ad € 28.921,55. Esse “rappresentano il 6% della spesa complessivamente gestita nel corso dell’anno 2011” che ammonta in totale “ad € 478.506,90”. Quasi mezzo milione di euro affidati alla gestione del Comando sono una notevole responsabilità che richiederebbe una cospicua sorveglianza selettiva. 
Per tale ragione, le due risposte dell'Amministrazione meritano di essere divulgate, nella speranza che ciò serva a stimolare il controllo democratico. Ai concittadini farà senz'altro piacere scoprire, ad esempio, che i volantini per la pubblicità delle quattro conferenze sul tema della violenza sono costati 252 euro (da aggiungere agli altri duemila). E che un numeratore ordina-code per sportello costa 139 euro. E che per una mountain bike per il parco veicoli sono stati spesi 390 euro. E che un rinfresco per “inaugurazione servizio associato” è costato il 21 maggio 600 euro. E che un più sobrio ricevimento delle polizie municipali e delle protezioni civili dei Comuni della cintura torinese è costato 260 euro. Spese bassissime, pari allo zero virgola zero e rotti del Bilancio. Ma danno da pensare un po'.

Mario Dellacqua

P.S. Nella sua risposta, il Comandante non ci rammenta più che il progetto “Un volto nuovo ad una strada comune” coordinato con i Comuni di Candiolo, Carignano, Carmagnola, Castagnole, Lombriasco, None e Piobesi per combattere la prostituzione era finanziato per un anno con 185.500 euro di Provincia e Regione. E' troppo chiedere come sono stati spesi questi soldi? Le quattro famose conferenze non potevano essere pagate attingendo a questo fondo? L'intervento contro la tratta quante ragazze ha recuperato e reinserito nella società?

3 commenti:

  1. Peccato non potere avere online anche tutti gli atti (delibere, determine) delle precedenti Amministrazioni.

    W la trasparenza !!

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  2. Devo riconoscere, caro Mario, che sei stato più fortunato di me e di Giuseppe Astore.
    Noi,cofirmatari della stessa richiesta, stiamo ancora aspettando la risposta.

    Giovanni Garabello

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  3. Per garantire sicurezza e combattere il fenomeno della prostituzione su strada, il 15 luglio 2009 la Giunta comunale aveva stabilito “l'importo in misura massima della sanzione amministrativa relativa alla violazione dell'ordinanza sindacale” adottata “per contrastare il fenomeno della prostituzione su strada in € 500,00”.
    (su segnalazione di carla benotti)

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