venerdì 6 luglio 2012

genova 2001: era ora

Giovanni Luperi, attuale Capo sezione analisi AISI (Servizio Segreto Interno)
Francesco Gratteri, attuale Capo della Direzione Centrale Anticrimine (DCA)
Vincenzo Canterini, non più in polizia per sopraggiunti limiti di età
Gilberto Caldarozzi, attuale Direttore Servizio Centrale Operativo (SCO)
Filippo Ferri, attuale Capo Squadra Mobile Firenze
Fabio Ciccimarra, attuale Capo Squadra Mobile L'Aquila
Nando Dominici, attuale capo della Mobile di Genova
Spartaco Mortola, attuale Capo Polfer Torino
Carlo Di Sarro, attuale Dirigente commissariato Rapallo
Massimo Mazzoni, attuale Ispettore dello SCO
Renzo Cerchi, attuale Ispettore dello SCO
Davide Di Novi, attuale Ispettore dello SCO
Massimiliano Di Bernardini, riformato dalla Polizia dopo un grave incidente motociclistico

Dobbiamo ricordarli bene questi nomi perchè appartengono a coloro che la Corte di Cassazione (quindi in via definitiva) ha ritenuto responsabili (termine che mi sento di tradurre con mandanti) del massacro di manifestanti avvenuto alla Scuola Diaz di Genova nella notte tra il 21 e il 22 luglio del 2001 in occasione del G8 genovese.
Si va da un minimo di 3 anni e 8 mesi di carcere ad un massimo di 5 anni più l'interdizione per tutti dai pubblici uffici per cinque anni. Per molti altri i reati sono stati considerati prescritti ma almeno per i condannati mi aspetto ragionevolmente da parte dell'attuale capo della Polizia, il Prefetto Antonio Manganelli, l'immediata radiazione, pena la completa perdita di credibilità di buona parte delle forze dell'ordine.

Mi permetto di fare altre due considerazioni.
Nella lista ci sono, tra gli altri, gli allora numero due, numero tre e numero quattro della Polizia. Manca il numero uno, Gianni De Gennaro, a cui solo una straordinaria faccia tosta potrebbe permettere di non tirare le dovute conseguenze (diretto responsabile, connivente o incapace?) che consistono, come minimo, nelle dimissioni immediate dal proprio attuale incarico (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) e nel suo ritiro a vita privata.
Gran parte dei condannati sono stati negli anni scorsi promossi a vari incarichi da parte di governanti di destra, centro e sinistra. E' troppo pretendere da tutti costoro che chiedano scusa alle vittime del pestaggio e a tutti i cittadini italiani la cui incolumità hanno, in ultima analisi, irresponsabilmente messo in pericolo? Credo di no.

Roberto Cerchio

2 commenti:

  1. Ricordo quei giorni, durante i quali la democrazia in Italia subì una sospensione e ricordo anche chi c'era in cabina di regia a Genova: l'attuale Presidente della Camera Gianfranco Fini. Ora, se giustizia deve essere completa, mi aspetterei un passo (due, tre anche quattro) da parte di questo camaleonte della politica italiana, perché se é giusto che i membri della polizia condannati siano obbligati a lasciare il proprio incarico, non vedo perché chi ispirò e diede il la all'operazione Diaz, non ne paghi anche lui le conseguenze.
    Roberto Bori Marrucchi

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  2. Mi auguro che Fini tenga conto di questa coraggiosa presa di posizione. Mario

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