giovedì 14 giugno 2012

Teleriscaldamento: per un pugno di briciole


Intervengo nel dibattito, avendo assistito anche se non per tutta la durata, alla serata di venerdì scorso.

A differenza della centrale della Benarco, ho avuto una opinione aperta e tutto sommato positiva nei confronti della centrale biogas, che ho manifestato serenamente nelle poche occasioni in cui ho potuto partecipare alle riunioni del comitato del mercoledì. 
Ne ribadisco sinteticamente le ragioni:
  • piena legittimità tecnica ed economica del progetto del proponente, che si inquadra in un contesto normativo (leggi magari in certi punti discutibili, ma comunque perfettamente coerenti con le linee guida europee) che incentiva politiche energetiche eco-sostenibili;
  • rischi di inquinamento complessivo assolutamente contenuti, se non nulli, e comunque controllati e controllabili;
  • ricadute positive sull'economia e l'imprenditoria locale e residente, che come tutto e tutti, soffre di "futuro";
  • validità tecnica del progetto, che in fin dei conti, in un processo di filiera "cortissima", trasforma un "rifiuto" delle campagne locali in energia (fortemente "valorizzata" dalle leggi di cui sopra) e poi in calore per gli edifici e le scuole del comune
  • in conseguenza di ciò, ricadute positive su tutta la cittadinanza nonese, che avrebbe beneficiato collettivamente del risparmio sulle bollette degli edifici e delle scuole.
Ancora adesso, penso che questa iniziativa poteva e doveva essere una occasione virtuosa per intraprendere qualcosa di buono e nuovo, in un contesto di trasparente collaborazione tra pubblico e privato, che in una situazione economica e sociale così fortemente depressa, è una delle poche strade percorribili per realizzare concretamente un progetto che abbia anche una rilevanza e utilità collettiva.
La riunione di venerdì sera organizzata dal Comitato mi ha fatto viceversa alquanto ricredere, non tanto sui presupposti di cui sopra, che ritengo tuttora validi, quanto sulla gestione aberrante e superficiale della convezione da parte dell'Amministrazione comunale, di cui non ero (per mia colpa e negligenza) a conoscenza. 
E' del tutto evidente che, se rimangono in essere le condizioni della convenzione ben illustrate da Nunzio e dagli altri intervenuti nel corso della serata (e purtroppo non smentite da Garrone), l'Amministrazione e di conseguenza tutti i cittadini nonesi, ricaveranno briciole da questa iniziativa se non addirittura potenziali danni. Con la gestione del tutto, ovviamente, a carico delle future amministrazioni, perché l'efficacia o meno degli impianti di teleriscaldamento, i suoi costi effettivi, etc. potranno essere monitorati e quantificati solo quando questa amministrazione avrà abbondantemente concluso il suo operato....
A questo punto, credo sia davvero giusto agire per rendere pubbliche le debolezze del contratto di teleriscaldamento e denunciare le gravi inadempienze dell'Amministrazione. Calcare l'accento sulla mancata presenza all'iniziativa di venerdì sera, può aiutare a rinforzare i toni, che evidentemente non devono fare sconti a chi si sta dimostrando davvero debole e incapace nella gestione degli interessi collettivi. Voglio sbagliarmi, ma temo purtroppo che, anche se ci è stato assicurato trattarsi di "una bozza", i contenuti del contratto siano belli che impacchettati e l'Amministrazione non ha più di fatto alcun potere negoziale.

Giuseppe Astore 

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