sabato 16 giugno 2012

Chiusa la centrale a biomasse di Bevera. Licenziati gli undici addetti.


E' un po' che avevo questa notizia, ma volevo esserne certo prima di pubblicarla.
La sera dello scioglimento vidi l'imprenditore Sergio Carminati festeggiare con quella che dovrebbe costituire la sinistra ventimigliese: il consigliere regionale Scibilia ed il capogruppo in consiglio De Leo. Non mi fu possibile avvicinarmi, De Leo alzo' la mano minacciosamente.
Due giorni dopo l'imprenditore chiacchierava con l'assessore provinciale all'ambiente Giovanni Ballestra, e l'atmosfera era decisamente più favorevole.


Si', è vero. Ma li riassumeremo. Lo devi proprio scrivere?


Sì, lo devo proprio scrivere. Questo sito e la pioggia di processi che si sono generati a seguito, hanno trovato origine nel mio contrasto a questa iniziativa imprenditoriale spericolata  ed all'autorizzazione provinciale a dir poco sospetta. Rilasciata senza tener conto degli inquinanti già presenti in quest'area degradata.

Alla riunione pubblica del 18 febbraio 2008 ti tagliavano il capello in quattro e ti spiegavano che gli inquinanti erano pochissimi e perfettamente alimentari.
Dopo quattro anni di lavoro e di spesa, gli imprenditori Sergio Carminati, Dino Masala e Adolfo Pastorino non sono riusciti a farla funzionare e l'hanno chiusa.
Neppure la garanzia sulla carta del Garattini-'Istituto Mario Negri e la benedizione del nostro vescovo hanno compiuto il miracolo.

Ogni commento é superfluo.

I lavoratori un giorno verranno riassunti? Forse.  Speriamo in un' iniziativa più decente.
Ora, in grande difficoltà, cercano un lavoro battendo ad altre porte.
12 febbraio 2012
Marco Ballestra

su segnalazione di carla benotti

Nessun commento:

Posta un commento