mercoledì 30 maggio 2012

IL BASSO LIVELLO COMUNALE

Mariella che dici?
Le notizie dall'Italia non sono certo confortanti, e devo dire che anche qui in Libano la situazione è in continua evoluzione. Ci può accomunare ai due paesi la distanza fra chi rappresenta le istituzioni e le persone comuni che lavorano quotidianamente. Rimango basito nell'apprendere nuovamente che i rappresentanti del Comune si sottraggono al confronto su un tema tanto delicato e di diretto impatto sul territorio di None.
Il confronto è l'unico strumento democratico per affrontare i problemi di vita quotidiana. Quelli che si possono affrontare. E' poco producente incanalarsi nelle proteste di massa contro la finanza globale, se poi in casa nostra non riusciamo ad addivenire alla soluzione di un problema figlio di una interpretazione estensiva della normativa sulla concessione dei finanziamenti alle "bioenergie". Che permette di mettere a frutto finanziamenti per la creazione di progetti tecnicamente e socialmente discutibili se non inutili.
La democrazia si costruisce dal basso, ed i tempi contemporanei sono quanto mai testimoni del fallimento del progetto di "esportazione" della democrazia. Che cosa vuol dire che chi è stato eletto non vuole confrontarsi con gli elettori, o comunque con la cittadinanza? Per lo meno che debba essere rivista l'agenda degli impegni, al fine di inserire qualche ora di sana educazione civica.
Io per vocazione da ragazzo ho giurato fedeltà alle Istituzioni, e per questo oggi la mia famiglia, come molte altre, affronta dei quotidiani sacrifici. Bene, mi sembra per lo meno doveroso che le Istituzioni siano in grado, anche al più basso livello comunale, di assumersi le responsabilità inerenti al dovere di guidare una comunità. 

Marco Javarone

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