sabato 26 maggio 2012

C'E', NON SOLO A BRINDISI

Eppure c'è da qualche parte a Brindisi e nel resto d'Italia, se vogliamo essere onesti, un vigile urbano che rifiuta di annullare una contravvenzione meritata dal notabile. O un medico che non firma un falso certificato di invalidità. O un artigiano che rifiuta di pagare il pizzo. O un funzionario pubblico che non accetta una mazzetta. O un commerciante che rifiuta di pagarla per aprire domani. O un politico che non fa raccomandazioni per sistemare parenti e amici in cambio di voti. O un raccoglitore di pomodori e arance che si ribella al suo caporale. O un amministratore comunale che non trucca una gara d'appalto. O un muratore che denuncia il mancato rispetto delle norme di sicurezza nel suo cantiere. O un metalmeccanico che non rinuncia alle sue idee e alla sua tessera sindacale di fronte ai ricatti dell'impresa.
Non è vero che “tutti sono uguali” perchè “tutti ormai sono corrotti”. Non c'è solo corruzione, c'è anche molta resistenza, dignità e lotta. C'è e non abbiamo bisogno di martiri per sapere che c'è. C'è, perchè se non ci fosse, le bombole di Brindisi non sarebbero scoppiate. Perchè quell'ordigno è esploso per intimidire quel vigile, quel funzionario, quel medico, quell'artigiano, quel raccoglitore di pomodori e quel muratore. E' scoppiato per convincere tutti gli altri a tirare dritto e a farsi gli affari propri. Una buona volta.

Il Circolo nonese di Rifondazione comunista “Teresa Noce”
LIBERO CHI LEGGE

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