martedì 17 aprile 2012

MAL CAPITO E MAL APPLICATO


Vorrei esprimere due concetti:
1) Don Milani è stato un grande pedagogo nel senso etimologico del termine, dal greco “paìs-paidòs”(fanciullo) e “àghein” (condurre); ha educato e condotto per mano i suoi allievi nei difficili sentieri del sapere e della vita.
Non è stato un pedagogista, cioè un teorico dei metodi educativi o studioso
di pedagogia.
2) La cultura di sinistra , che ha dominato in Italia per oltre cinquant’anni ha fatto passare Don Milani per comunista.


In realtà di fronte alle due concezioni della vita , quella cristiana e quella comunista, egli ha scelto decisamente la prima, facendosi prete in età matura.
Alla domanda “ A chi scriverebbe la lettera oggi” io rispondo che la scriverebbe a coloro che hanno travisato il suo pensiero. Ad esempio ai sindacati che, negli anni ’70, per elevare il livello culturale dei lavoratori, hanno ottenuto le “150 ore”. Cosa in linea di principio giusta , ma applicata in generale male.
Si è voluto dare la licenza media a tutti, lavoratori e casalinghe, anche a coloro che non si impegnavano minimamente o che addirittura frequentavano solo saltuariamente le lezioni. Personalmente posso testimoniare che prima degli scrutini nel corso delle “150 ore” del 1976-77, venuti a conoscenza dell’intenzione del consiglio di classe di non ammettere agli esami un noto assenteista, ben tre sindacalisti si sono precipitati a scuola per perorare la sua causa.
Don Milani sicuramente non era stato letto o capito da quei signori. Egli voleva elevare le conoscenze, l’istruzione dei poveri, non regalare i titoli di studio. Le conseguenze di questi comportamenti sindacali sono state nefaste. Infatti negli anni successivi sono stati assunti migliaia di bidelli e talvolta impiegati di segreteria praticamente semianalfabeti.
Anche in molte scuole superiori per anni è stato dato il sei politico e chi non si adeguava era considerato un fascista. Anche questa è una grave distorsione del pensiero di Don Milani. La scuola facile serve ai figli dei ricchi pigri e fannulloni, che comunque occuperanno i posti chiave nella nostra società, certamente non ai figli dei poveri.

Aldo Sandullo

1 commento:

  1. don lorenzo milani era di destra oppure di sinistra? dite pure quel che volete ma definirlo di destra mi vien difficile.
    probabilmente non era comunista (almeno in senso stretto) e certo era prima di tutto un cristiano ma essere cristiani vuol dire tirarsi fuori dalla mischia? oppure è un motivo in più per starci dentro ("nella compagnia degli uomini", come direbbe enzo bianchi)?
    "ad ognuno secondo i suoi bisogni" è una citazione di marx o degli atti degli apostoli?
    delle due l'una: o il cristianesimo è integralmente di sinistra oppure l'essere di sinistra è una libera scelta di parte dei cristiani, don lorenzo milani compreso.
    io, almeno, la vedo così.

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