domenica 4 marzo 2012

SERRAVALLE SESIA - Fissata il 20 marzo l'udienza al Consiglio di Stato sulla Centrale a Biomasse - Le Aziende sconfitte al Tar hanno presentato ricorso - I cittadini pagano - Il Comune sta "valutando le opportunità"

Non demordono.
I cittadini di Serravalle Sesia che hanno vinto il ricorso al Tar - Tribunale Amministrativo Regionale - del Piemonte contro la Centrale a biomasse, ora sono decisi a costituirsi anche davanti al Consiglio di Stato, a Roma.
Come si ricorderà (guarda anche: http://www.vercellioggi.it/dett_news.asp?id=30911) in prima istanza la Giustizia amministrativa aveva dato torto sia al Comune di Serravalle, sia alla Provincia di Vercelli e, naturalmente, anche alle Aziende interessate alla costruzione della Centrale a biomasse, la "Serravalle Energia" e la "Cartiera Italiana srl". Qualche settimana fa le due Imprese hanno deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Piemonte ed hanno proposto quella che tecnicamente si chiama istanza di sospensiva. Cioè si tratta di un provvedimento cautelare che produrrebbe, se accolto, l'effetto di "sospendere" le conseguenze della decisione assunta dal Tribunale regionale. L'udienza di Camera di Consiglio si terrà a Roma il prossimo 20 marzo.

E' chiaro che i cittadini che si costituiranno dovranno sostenere le spese di giudizio, che sono alte: circa 15 mila euro (solo in minima parte costituite dagli onorari dei Legali, gli Avvocati Emanuela Barison e Antonio Verrando, di Torino: sono alti gli onori erariali di costituzione). Cosa faranno Comune e Provincia, ora che il procedimento è riassunto dalle sole Aziende interessate? Si schiereranno a fianco dei cittadini, oppure delle Imprese? La risposta di Massimo Basso, Sindaco di Serravalle Sesia ed ora anche Vice Presidente della Provincia è:"Stiamo valutando le opportunità".
In effetti, la posizione dell'Amministrazione (difesa dall'Avv. Domenico Ginex) non è scontata. In un primo tempo aveva sostenuto a spada tratta il progetto della Centrale. Poi, vistasi soccombente al Tar, aveva tentato di rifarsi una verginità prendendo le distanze dai perdenti. Ma il tentativo era comprensibilmente fallito, suscitando anzi non poche ironie, per non dire commenti sarcastici. La posizione del Comune non è l'unica in ballo. Bisogna vedere anche cosa farà la Provincia, anch'essa soccombente in primo grado. E qui, le "opportunità" che si dovranno "valutare", dovranno essere vagliate con molta attenzione.
Intanto, per i serravallesi resta il problema economico. E' vero che il Tar ha condannato le Parti che hanno perso a rifondere le spese legali ai vincitori (i cittadini). E anche in questo caso sono cifre a 4 zeri. Però il ricorso blocca gli effetti di questa decisione e, così, ora la gente di Serravalle che si è opposta con tanta determinazione a questo progetto così invasivo del punto di vista dell'impatto ambientale, non solo non potrà essere immediatamente rimborsata, ma dovrà anche anticipare i 15 mila euro per la costituzione al Consiglio di Stato. Sono anche queste cose che forse le Amministrazioni locali potrebbero "valutare".

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