domenica 5 febbraio 2012

lega alla frutta, neonazismo alle porte?

Roberto Bori Marucchi scrive sull'ultimo numero del “Mondo di None” che la Lega morirà e sarà seppellita dalle sue figuracce, dall'impresentabilità del suo ceto politico, dai fallimenti della sua partecipazione al governo, dalle promesse non mantenute eccetera. Una profezia, ma non so.
E' vero che, come diceva John Maynard Keynes, a lunga scadenza saremo tutti morti. Ma Oscar Wilde ribatteva che è arduo fare previsioni, specie quando riguardano il futuro. Ci andrei cauto. Tutto mi dice invece che il populismo avrà lunga vita e non ha alcuna intenzione di mollare la sua diuturna lotta contro la democrazia dentro la democrazia agonizzante. Possono cambiare i simboli, le liturgie, i colori e i leader, ma il populismo sarà per molto tempo il nostro avversario perchè costituisce una risposta semplice ai problemi sempre più difficili della crisi economica e dell'instabilità politica. Una risposta continuamente capace di riprodursi. Crisi economica, più instabilità politica, più ammirazione per il capo, più fabbricazione di un capro espiatorio già furono le cause del successo fascista in Italia e del nazismo in Germania e sono oggi componenti molto vive nella crisi morale in atto.
E' vero che non abbiamo ancora dato fuoco ai negozi degli ebrei, ma alle Vallette ci stiamo portando avanti con il lavoro dando fuoco ai campi nomadi per punire uno stupro. Poi la notizia si è rivelata falsa, ma se fosse stata vera, lo stesso fuoco purificatore avrebbe sollevato la medesima riprovazione? Ormai è come dire buon giorno e buona sera. Anche Erica ed Omar a Novi Ligure attribuirono l'uccisione della loro madre agli extracomunitari. Non dice niente la facilità e la comodità con cui nelle famiglie si addossano a interi popoli responsabilità individuali?
E' vero che non abbiamo i lager e le camere a gas. Ma quando migliaia di persone dai barconi le lasciamo annegare nel Mediterraneo, come qualifichiamo questo fatto? E quando sulla spiaggia di Corigliano Calabro dormono sotto gli stracci migliaia di lavoratori addetti alla raccolta di mandarini, arance e olive a 25 euro al giorno in nero che non possono permettere di affittare una casa a 500 euro al mese, lo consideriamo un fastidioso incidente di percorso?
Pierre Carniti ha recentemente scritto che “la metà della popolazione (e la maggioranza dei bambini) soffre la fame. Al quinto della popolazione mondiale, al quale le cose vanno peggio (ricordiamo che messi assieme essi hanno meno soldi dell’uomo più ricco del mondo), manca tutto: cibo, acqua potabile ed un tetto sulla testa. Ed allora, cosa rende legittimo e stabile questo “ordine globale” della diseguaglianza?”.
La madre di fascismo e nazismo è sempre incinta. Elementi di fascismo e di nazismo sono vivi nella nostra società e sono purtroppo destinati a riprodursi, indipendentemente dalle fortune politiche, elettorali e governative di Bossi e Maroni.

Mario Dellacqua

2 commenti:

  1. Il mio amico Adriano scrive che additare i più gravi fantasmi può essere controproducente fino al punto di non aiutare a vedere cose reali sottovalutate o fantasmi che possono arrivare tra tre-quattro mesi. Accostare Lega e neonazismo è come accusare Marchionne di essere fascista (e viene detto, eccome a sinistra). Ci sto pensando. Ho usato il termine nazifascismo solo perchè percepisco un crollo imminente e silenzioso che nessuno udrà e il lessico problematico lasciava troppe indulgenti vie d'uscita. La prendo così: c'è un'accetta che ci sta tagliando, ma l'accetta non è l'arma che fermerà i fantasmi in arrivo più o meno ritardato. mario

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  2. Prendiamo la questione dei rom. C'è un solo Stato che si sia occupato realmente di loro, che abbia difeso i loro interessi? E i profughi? I richiedenti asilo? E gli emigranti? Sono oltre 15 milioni gli irregolari. Non è necessario avere le carte in regola per essere titolare di diritti umani. L'unica soluzione possibile è la coesione sociale. La tendenza verso la cittadinanza multipla è irreversibile. Allora perchè non fare votare gli emigranti alle elezioni locali, anche al di fuori dell'Unione Europea. Perchè non offrire loro la cittadinanza?
    Thorbjorn Jagland
    laburista inglese
    segretario generale del Consiglio d'Europa

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