martedì 28 febbraio 2012

Istruttoria e valutazione della richiesta di autorizzazione di un impianto a biogas a None


None, 27/02/2012
Alla Provincia di Torino
Assessore all’ambiente, dr. Roberto RONCO
Area territorio, arch. Paolo FOIETTA
Risorse idriche e qualità dell'aria, dr. Francesco PAVONE
Responsabile del procedimento autorizzativo, dr. Alberto CUCATTO

Al Comune di None
Sindaco prof.ssa Maria Luigia SIMEONE
Assessore all’ambiente arch. Patrizia GIARRUSSO
Capogruppo della maggioranza, sig. Luca FERRUA
Capogruppo della minoranza, dr.ssa Nadia BISCOLA

Oggetto: Istruttoria e valutazione della richiesta di autorizzazione di un impianto a biogas a None

A seguito delle richieste di modifica ed integrazioni del progetto in oggetto (l’impianto) emerse anche a seguito della Conferenza dei servizi svolta mercoledì 11 gennaio 2012, e dei punti da verificare indicati dal parere dell’Ufficio Tecnico del Comune di None, si richiede di conoscere le valutazioni e le conclusioni conseguenti cui sono giunti la Provincia, il Comune di None e tutti gli altri Enti pubblici coinvolti, in particolare sui seguenti aspetti:

lunedì 27 febbraio 2012

Petizione d'iniziativa nazionale "NO ALLE CENTRALI A BIOMASSA"

È in corso la raccolta adesioni alla petizione "NO ALLE CENTRALI A BIOMASSA".
"Firma anche Tu per dire No alle Centrali a Biomassa. Un tranquillo paesino di campagna che all'improvviso si trasforma in una fabbrica orrenda. 2000 camion per MW sulle nostre strade, ettari di terra rubati alla vera agricoltura, le nostre case non valgono più niente, nessun potere di fermarle e chissà cosa ci respiriamo...Non c'è un solo Pro per noi Cittadini e per di più ci aumenta pure la bolletta della luce per incentivare gli interessi di un privato.
IO/ AMO VIVERE, IO AMO RESPIRARE ARIA DI CAMPAGNA. NESSUNO PUÒ TOGLIERMI QUESTO DIRITTO!!"
Chi è d'accordo può sottoscriverla all'indirizzo http://www.firmiamo.it/no-alle-centrali-a-biomassa

domenica 26 febbraio 2012

ancora de andrè ad un tiro di schioppo


Jamin-a in concerto

Omaggio a Fabrizio De Andrè

sabato 3 marzo ore 21
 TEATRO SELVE - VIGONE

Verbale riunione Coordinamento del 22/02/2012

Mercoledì 22 febbraio all'angolo di via Roma 11 si sono incontrati Giuseppe Astore, Mirta Baldini, Domenico Bastino, Carla Benotti, Nadia Biscola, Mario Dellacqua, Ignazio Drago, Giovanni Garabello, Federico Rabbia, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e Mario Vruna per discutere le prospettive dell'impianto a biogas dopo l'incontro del 20 febbraio tra Nadia Biscola, Giuliano Carletti, Mario Dellacqua, Flavio Rabbia, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e il dirigente della Provincia Francesco Pavone. Da quell'incontro, non privo di reciproche punte asprigne, è scaturito tra l'altro che il parere del Comune alla Conferenza dei Servizi è stato favorevole. Non sono emersi punti di disaccordo tra i soggetti partecipanti e, anzi, notevolmente ampia è stata la base per una realizzazione concertata dell'intervento proposto. Le obiezioni  del Comitato (necessità di una valutazione complessiva del carico inquinante in presenza di altri impianti già autorizzati o già funzionanti, rilascio di due autorizzazioni vincolate al medesimo progetto di teleriscaldamento) non sono state considerate rilevanti. Gli impianti già autorizzati o già funzionanti non sono stati ritenuti tali, nella loro contiguità per altro negata, da inficiare il processo autorizzativo avviato per l'iniziativa degli imprenditori agricoli nonesi. ll confronto tra i presenti è stato notevolmente influenzato dalla recente sentenza del Tar per l'impianto biogas di Carmagnola, ove il Comune ha ottenuto l'annullamento dell'autorizzazione per vizi di forma nella conduzione della Conferenza dei Servizi: la distanza minima di 2mila metri dal centro abitato era stata una richiesta del Comune inserita in una variante al Piano regolatore di cui la Provincia non ha tenuto conto. Ciò non vuol dire che l'impianto carmagnolese non si farà, ma la Conferenza dei Servizi dovrà essere rifatta (idem dicasi, tra l'altro, per le biomasse a Luserna). Ciò vuol dire però che sulla conclamata "autostrada" favorevole alle energie cosiddette rinnovabili (biogas o biomasse) la guida della Provincia si è rivelata troppo audace in qualche tornante. Alcuni punti sono stati sottolineati:
1)Due centrali, una a biomasse e una a biogas, seppur autorizzate separatamente, sono un carico di fattori inquinanti insostenibili dal nostro territorio.
2) Il teleriscaldamento è un dovere dei proponenti e una condizione che essi devono rispettare ai fini del rilascio dell'autorizzazione.
3) Il teleriscaldamento non è pertanto una conquista del Comune. Piuttosto, l'amministrazione comunale potrà conquistare buoni risultati se saprà inserire nella Convenzione condizioni economiche vantaggiose per la collettività locale, specie se si tiene conto che la legge prevede per il primo anno il diritto dell'ente locale di attingere fino al 3% del fatturato per realizzare infrastrutture utili ai cittadini.
4) Il Comune non ha, in questo spirito, il dovere di dire sì, ma di rappresentare adeguatamente gli interessi dei cittadini, specie di quelli potenzialmente danneggiabili dall'insediamento. Sarà il prosieguo dell'iter a dimostrare se e quanto queste tutele siano state tenute nella debita considerazione.
E' emerso anche il punto di vista critico di chi ritiene che avversare l'impianto solo per le formazioni odorigene sia una posizione molto debole e impercorribile.
L'incontro si è concluso con due bottiglie in meno e con l'assegnazione al portavoce dell'incarico di raccogliere in un documento le condizioni senza il rispetto delle quali l'autorizzazione alla realizzazione dell'impianto non dovrebbe essere rilasciata dalla Provincia. Il passo successivo sarà un nuovo incontro da richiedere all'amministrazione comunale, la quale non ha ancora risposta al nostro precedente documento.

Anarchico il tuttora scribacchino

sabato 25 febbraio 2012

lettera aperta (della comunità delle piagge) alla chiesa (cattolica) italiana

"Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio ” (Ef 2, 19)
Questa lettera nasce dopo l’incontro-invito con alcuni teologi e teologhe che abbiamo avuto nella comunità delle Piagge a Firenze il 20 gennaio scorso e al quale hanno partecipato tante persone credenti e non. Rifacendoci alla tradizione più antica della comunità credente, che per comunicare usava lo stile epistolare, anche noi abbiamo pensato di scrivere una lettera aperta alla chiesa italiana. Vorremmo fare una breve sintesi delle tante inquietudini e dei tanti desideri ed aspettative raccolte in quel contesto La trama principale delle nostre inquietudini, è espressa proprio dal testo della lettera alla chiesa di Efeso: Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio...

dipende da noi. dissociarsi per riconciliarci

Gustavo Zagrebelsky, 23 febbraio 2012

Nell’anno in corso, Libertà e Giustizia festeggerà i suoi dieci anni di vita. Faremo il bilancio del passato. Ma ora è urgente progettare l’avvenire e chiarire i nostri compiti, in continuità con l’impostazione originaria dell’Associazione. Si annunciano tempi nuovi e incerti per il nostro Paese. Speranza e preoccupazione s’intrecciano. Il nostro compito è capire le ragioni dell’una e dell’altra e agire di conseguenza, sapendo che la posta in gioco è alta.

1. Il “governo tecnico” è un segno dei tempi: tempi di debolezza della politica e d’inettitudine dei partiti politici. Tra di loro si deve distinguere ma certo, nell’insieme, in Italia il sistema politico e la sua “classe dirigente” hanno fallito, arretrando di fronte alle loro responsabilità. Il governo che oggi abbiamo è frutto dell’iniziativa del Presidente della Repubblica che ha esercitato una difficile supplenza in stato di necessità. LeG ha salutato con sollievo la svolta, anche perché non si dimentica il timore che le forzature costituzionali accumulate negli anni potessero, nel momento decisivo, fare massa e indurre qualcuno a tentare una forzatura finale.

non mai più, ma perchè tuttora?

Due libri che appassionano e disturbano. Appassionano perchè raccontano con il fascino dell'avventura “le discese ardite” nel precipizio della Shoah e “le risalite” alla luce della civiltà e della pace. Ma specialmente disturbano perchè obbligano a guardare come nel grembo di quella civiltà - alla quale ci vantiamo di essere stati restituiti - possano ancora oggi incubare i germi del razzismo. E possano poi nascere con prepotenza le creature stregate dal desiderio di trovare nel gusto della sopraffazione la risposta alle tante forme della propria infelicità.

Appena uscito è il libro di Robert Sharedon che racconta l'attraversamento della Germania degli anni Trenta per opera di un adolescente collocato d'ufficio dai nazisti nella schiera degli ebrei da isolare, deridere, picchiare in gruppo e poi perseguitare. Fino all'incendio dei cristalli dei loro negozi. Fino alla deportazione. Il protagonista riesce a risalire solo grazie alla separazione dalla famiglia e all'emigrazione semiclandestina, ma trova i suoi alleati dove meno te lo aspetti.

anpi: resoconto comitato di sezione del 20.2.2012

Breve resoconto della riunione del comitato di sezione dell'ANPI tenutasi la sera del 20.2.2012.
Presenti: Massimo Bonifazio, Roberto Cerchio, Rossella Chiappero, Elidio Dellacqua, Mario Dellacqua, Domenico Demuro, Massimiliano Franco.
-Buona parte della serata è stata impiegata per fare il punto sul 25 aprile p.v.
Si è presa volentieri in considerazione la possibilità di una sorta di "adesione" dell'anpi nonese allo spettacolo teatrale "Pane e libertà", in programma per lunedì 23 aprile al cinema Eden per iniziativa del Comune. Domenico Demuro si è reso disponibile a stabilire gli opportuni contatti con la compagna Arcoscenico.
Per il 2012 si è anche pensato ad una partecipazione "organizzata e visibile" della sezione alla tradizionale manifestazione mattutina del 25 aprile a cura del Comune. Da valutare la partecipazione con canti partigiani e/o interventi. Tra l'altro ci sarebbe l'idea di recuperare un certo numero di fazzoletti tricolori dell'anpi (chi desidera averne uno personale si faccia vivo che il prezzo dovrebbe essere modico).

un allenatore da ricordare

Milano - Il 27 gennaio 1945, vengono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Un anno prima, il 31 gennaio 1944, Arpad Weisz, si arrende alla finale di orrore che la vita gli ha riservato. Ad Auschwitz muore, è l’ombra di quello che è stato, i suoi due bambini, Clara e Roberto, e sua moglie Elena sono già stati uccisi dalla follia nazista. Lui è l’allenatore con cui l’Inter, allora Ambrosiana, ha vinto il primo campionato a girone unico della storia, nel 1929-30, e con il Bologna ha poi conquistato due scudetti, nel 1935- 36 e nel 1936-37, e il trofeo dell’Expo a Parigi. La vita di Arpad Weisz è la storia di un ungherese brillante, nato a Solt, il 16 aprile 1896, ebreo, buon calciatore e ottimo allenatore, un precursore nell’attenzione scientifica che mette nella sua professione. Viaggia molto, vince molto. Scopre lui Giuseppe Meazza, lo fa debuttare adolescente all’Inter in Coppa Viola a Como.

Il libro di Giuseppe Nicola: quando il ricordo personale diventa memoria collettiva


Non sono uno storico di professione, non ho titoli accademici. Sono però un appassionato di cose locali, di quella che un po’ riduttivamente si usa definire microstoria. E come tale, come lettore cioè, ho molto apprezzato il libro di Giuseppe Nicola. Ciò che sorprende, in questo prezioso lavoro che scava nella memoria di None, è proprio il  senso del dettaglio, del particolare. Come se per un ragazzo di appena 15 anni o giù di lì, il ricordo di quei giorni lontani, in particolare, proprio i giorni di guerra, si fossero fissati per sempre come il piombo di una linotype (che da molto tempo non si usano più). E’ un atto di omaggio di Giuseppe Nicola alla sua comunità. Bisognerebbe che ce ne fossero molti, di Giuseppe Nicola. In tutti i nostri paesi. Per farne una rete di scambio per materiali e informazioni.

venerdì 24 febbraio 2012

SCUOLA A NONE: NON TAGLIATE ANCHE IL VENERDI’


Il CoGeNo (Comitato genitori di None) sta promuovendo una raccolta di firme per protestare contro la riduzione dell’orario per l’anno scolastico 2012/2013 offerto con 24 o 27 ore settimanali, a differenza degli anni scorsi quando era fino a 30 ore settimanali.
Questa riduzione comporta una minore qualità dell'offerta formativa (perdita di ore di didattica) e inevitabili difficoltà di organizzazione da parte delle famiglie. 

martedì 21 febbraio 2012

La colpa della crescente disuguaglianza? Il declino dei valori della famiglia

Paul Kgrugman
È un economista statunitense. Nel 2008 ha
ricevuto il premio Nobel per l’economia.
Scrive sul New York Times. 
«Secondo Murray», scrive MacGillis, «i problemi dei lavoratori non sono i cambiamenti economici che hanno reso più difficile per gli appartenenti a questa classe sociale – specialmente se di sesso maschile – guadagnare un salario decente, ma un declino dei valori sociali e dell'industriosità, frutto delle
rivolte degli anni '60».

lunedì 20 febbraio 2012

IL DESTINO DEL MANIFESTO


Pieno di gente che dice di non volersi far abbindolare dalle manipolazioni  dei mass media, a None le copie del Manifesto che si vendono si possono contare sulle dita di una mano. Il mio non è un merito, neppure una virtù: è una condizione nella quale mi trovo.

Biogas a Carmagnola: una sentenza sfavorevole alla Provincia di Torino

Nella sentenza del 15 febbraio 2012 il TAR del Piemonte ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Carmagnola contro l'autorizzazione che la Provincia aveva rilasciato alla costruzione e all'esercizio di un impianto di cogenerazione alimentato da biogas proposto dalla società “Agricola Carmagnola Biogas 2010”.

Alla Conferenza dei Servizi, il Comune di Carmagnola, l’A.R.P.A. Piemonte e l’A.S.L. TO5 avevano evidenziato “talune criticità relative al progetto; il Comune di Carmagnola, in particolare, sottolineava la vicinanza dell’impianto all’abitato”. In conclusione della seduta, il Dirigente della Provincia di Torino aveva invitato la Società richiedente a presentare “integrazioni documentali inerenti le criticità emerse” e si era riservato “di valutare le questioni irrisolte”.

domenica 19 febbraio 2012

Cercasi patto dei sindaci - IL SOLE NEGLI ENTI PUBBLICI

I Comuni investono nelle energie rinnovabili. Sono ancora disponibili, a tal proposito, risorse per circa 0,5 milioni di euro nell'ambito del Bando "Il sole negli Enti pubblici", rivolto alle pubbliche amministrazioni e agli enti pubblici per la realizzazione di impianti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura, realizzati su edifici pubblici. Tutte le informazioni sul sito del Ministero dell'Ambiente.
I comuni, intanto, sono al lavoro per realizzare i PAES  -Piano Strategico per l'Energia Sostenibile – . Tra gli ultimi vi sono quelli di Agrate Brianza, Annone di Brianza, Bellusco, Briantino, Burago di Molgora, Bussero, Carnate, Cornate d'Adda, Mezzago, Ronco, Sulbiate, Vimercate (Monza Brianza), Molteno (Lecco), Pessano con Bornago (Milano), Seriate (Bergamo),  Uboldo (Varese) . Tutti questi PAES sono stati realizzati dai rispettivi Comuni, alcuni con il contributo economico della Fondazione CARIPLO e il coordinamento tecnico-scientifico della Fondazione Idra. Quello di Seriate è  in collaborazione con il Politecnico di Milano (Dipartimento BEST). Nel Lazio, invece, vi sono Bracciano, Formello, Genazzano, Ladispoli, Magliano Romano, Comuni che ha svolto il ruolo di coordinamento generale e fornito un contributo economico nell'ambito delle proprie attività di struttura di supporto territoriale. Partner nella realizzazione dei piani sono la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Alleanza per il Clima. In Emilia Romagna, infine, si segnala Cesena (Forlì-Cesena).

DAL SITO http://www.ambienteambienti.com/

NONE - LA PROVINCIA E IL TOUR DELLE CENTRALI

di Mario Ruggieri - None

Il TAR del Piemonte con la recente sentenza sulla centrale a biomassa di Luserna S.G. ha ritenuto opportuno chiarire alcuni aspetti generali del processo autorizzativo. Appare di tutta evidenza che tale necessità è stata dettata dal fatto che talune determinazioni della Provincia di Torino, ente autorizzatore, siano state riconosciute dal tribunale "censurabili di fatto e di diritto" nonché " prive di adeguata istruttoria".

La Provincia, in considerazione degli impegni europei dello Stato italiano su ambiente ed energia da fonti rinnovabili, in questo caso, assume i poteri decisionali del comune competente per territorio. E' chiaro lo scopo del legislatore di non pregiudicare detti impegni con pretestuosi veti comunali. Il legislatore, inoltre, ha inteso premiare le iniziative imprenditoriali tecnicamente valide e ambientalmente compatibili attraverso generosi riconoscimenti economici (certificati verdi) e una procedura autorizzativa rapida e trasparente (tempi della conferenza dei servizi).

Tali benefici non sono, come talora erroneamente intesi, una licenza indiscriminata alla proliferazione di detti impianti al solo scopo di raggiungere il budget regionale di produzione, al costo di istruttorie largamente incomplete e acritiche. La stessa Regione Piemonte nella recente stesura delle linee guida sulle biomasse precisa:"E' importante ricordare come gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati con biomasse o con biogas, siano caratterizzati, in particolare per quanto riguarda gli ossidi di azoto (NOx) ed il particolato fine (PM10), da fattori di emissione (grammi di inquinante emesso per kWh di energia prodotta) spesso più elevati rispetto a quelli relativi ai combustibili fossili normalmente utilizzati. Tale situazione delinea un potenziale conflitto tra le politiche di sviluppo dello sfruttamento di queste risorse rinnovabili e le strategie per il contenimento delle emissioni in atmosfera finalizzate al risanamento della qualità dell'aria."

sabato 18 febbraio 2012

I PARADOSSI DEL LAVORO


E però qualcosa non torna nei conti e negli allarmi. La Cgia di Mestre spiega che se è vero che nei primi 9 mesi del 2011 sono stati 80mila in più i giovani italiani disoccupati, lo è anche il fatto che 45.250 posti messi a disposizione degli under 29 dalle imprese sono rimasti vuoti.

venerdì 17 febbraio 2012

Lunedì 20: comitato di sezione dell'anpi nonese

Lunedì prossimo (20 febbraio) il comitato di sezione dell'ANPI nonese si incontrerà come al solito a porte aperte (direi spalancate per tutti gli iscritti). Il tema sarà principalmente l'organizzazione del 25 aprile 2012 e saranno ben accetti suggerimenti ed idee nuove.
Sono arrivate anche le tessere del 2012 e si spera che da parte di tutti ci sia l'intenzione di rinnovare l'iscrizione (versando almeno 15 euro di cui 10 vanno all'anpi provinciale mentre il resto rimane alla sezione). Da segnalare il fatto che a partire da quest'anno gli studenti di età compresa tra i 18 e i 22 anni potranno iscriversi versando una quota minima di soli 5 euro (3 all'anpi provinciale, il resto alla sezione).
L'incontro avrà luogo come al solito all'angolo di via roma 11 alle ore 21.30.

In Germania niente code e rallentamenti sulla "Autostrada delle bici"

È il progetto "Radler B-1" che potrà essere presto cantierizzato a margine della A40, Dortmund - Duisburg. Inno tedesco alla mobilità sostenibile e "schiaffo morale" per molte città italiane.
La notizia stupisce e sorprende. Non a caso è stata ripresa con enfasi dai principali media italiani ed è stata additata a modello di eccellenza dai principali portali, gruppi ed associazioni ambientaliste del Belpaese. Nella civilissima Germania - dove il ritmo della quotidianità è sempre più scandito da quello della mobilità sostenibile - potrebbe essere presto cantierizzata una "autostrada ciclabile".
L'autostrada ciclabile prevista sarà asfaltata e completamente priva di incroci. Detta così può sembrare una contraddizione in termini; scorrendo, invece, le pagine del documento di progettazione, si chiarisce come il fondamento di "Radler B-1" (questo il nome provvisorio del rivoluzionario progetto ecosostenibile) di innovativo abbia ben poco, se non il coraggio e l'audacia di pensare "in grande". Si tratta, in sostanza, di una maxi- pista ciclabile lunga 60 chilometri e larga 5 metri.

MI ILLUMINO DI MENO

Invitiamo tutti a concentrare in un’intera giornata tutte le azioni virtuose di razionalizzazione dei consumi, sperimentando in prima persona le buone pratiche di:
- riduzione degli sprechi;
- produzione di energia pulita;
- mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi);
- riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).

Associazione ARCA DI NON'È



BIOGAS A TUTTO GAS (11) - Una soluzione o un problema

Il biogas presentato come soluzione per risolvere il problema dei liquami viene prodotto in impianti di biogas che - nella maggior parte dei casi - utilizzano solo materie agricole: mais, sorgo, frumento. Materie tolte dalla bocca degli umani o, quantomeno, dalla bocca delle vacche da latte. Nella pianura padana la produzione che fornisce le più alte rese per ettaro è l'insilato di mais e così, invece di usarlo per le vacche da latte, lo si usa per i digestori. Per alimentare "un'affamato" digestore da 1MW serve ogni giorno l'equivalente di 1 ha di terreno coltivato a mais.

giovedì 16 febbraio 2012

BIOGAS A TUTTO GAS? (10) - Troppo no-food


Che esista il “pericolo di una deriva energetica dell’impresa agricola” lo riconosce anche Giovanni Lelli, commissario dell'ENEA, l'Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile. Lelli ha richiamato “l’esigenza di ottimizzare la governance esistente per la migliore valorizzazione del settore, per vigilare su un uso coerente degli incentivi governativi alle rinnovabili, per evitare un’occupazione spesso incontrollata del suolo agricolo e un aumento eccessivo delle produzioni no-food, che minano fortemente lo sviluppo sostenibile del sistema agricolo e rurale del nostro paese”.

UN MOLLEGGIATO INACIDITO


Le idee si confrontano e si combattono, i giornali si discutono e si criticano, ma chi ne chiede la chiusura ci fa ripiombare nel clima che si respirava quando le squadracce davano fuoco alle Camere del lavoro e alle tipografie. Famiglia cristiana e Avvenire parlano delle “beghe del mondo” (per esempio la fame e le guerre). Sono in prima fila nella  critica dei provvedimenti xenofobi adottati da molti sindaci leghisti. Tutelano la dignità degli immigrati. Diffondono i messaggi della Chiesa cattolica.

mercoledì 15 febbraio 2012

BIOGAS A TUTTO GAS? (9) - AGRICOLTORI O IMPRENDITORI DI ENERGIA?

Il prof. Michele Corti dice dal canto suo che con gli incentivi pubblici "si produce energia a costi cinque volte quelli dell'energia termoelettrica". Si potrebbe obiettare che l'energia così prodotta è almeno pulita! Manco per niente, scrive Corti. "Oltre a risparmiare solo una frazione di energia fossile la produzione in monocoltura del silomais ha impatti pesantissimi sul terreno, sulle acque superficiali, sulle acque di falda". Ma fino a che punto è lecito considerare 'agricoli' gli impianti da 800 kWe come quello proposto a None che dispone di "315 ettari di terreno agricolo a conduzione di cui 225 destinabili a culture energetiche"? Il pool di agricoltori nonesi dice di sì, con tanto di riferimenti alla legge. Ma che l'insilato di mais rappresenti il 44% è abbastanza anomalo: la direttiva regionale applicata rigorosamente in provincia di Cuneo consente una percentuale massima di insilato non superiore al 20%.

martedì 14 febbraio 2012

BIOGAS A TUTTO GAS? (8) - Energia pagata tre volte tanto


Per Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, le facilitazioni introdotte dalla Finanziaria del 2008 hanno innescatoil business, perché a chi produce viene riconosciuta una tariffa di 28 cent€/kWh, circa tre volte quanto si paga per l'energia prodotta 'normalmente'. Ecco allora che il sistema degli incentivi, cui si uniscono quelli europei per la produzione di mais, ha fatto sì che convenga costruire impianti grandi e costosi (anche 4 milioni di euro), che possono essere ammortizzati in pochi anni.

Racconti di cura - esperienze di salute di territorio

Corso di psicologia. Docente Dott. Alessio SANDALO

Biblioteca comunale, Centro Polifunzionale "G. Brussino", via Stazione 31, Airasca.

Lunedì 27 febbraio ore 21
Per il tema "cure, relazione medico-paziente, malattie croniche, diabete", la presentazione del volume di Maria Patania "Crème caramel and all that"- Effatà Editore, 2010. Presente l'autrice.

Lunedì 5 marzo ore 21
Per il tema "cure, rapporti tra generazioni, famiglia, dipendenze, alcolismo, autobiografie" la presentazione del volume di Teresa Giulia Canone "La T-shirt non è un calzino" - Excogita Editore, 2011. Presente l'autrice.

Lunedì 12 marzo ore 21
Per il tema "cure, gruppi di automutuo-aiuto, malattie e stili di vita, disturbi alimentari" sarà ospite la signora Gianna (si presenta in anonimato solo con il nome) e il gruppo di automutuo-aiuto sui disturbi alimentari "Overeaters Anonymous" di Torino Crocetta.

INGRESSO GRATUITO

Nuove Linee guida della Regione Piemonte per gli impianti ad energia rinnovabile: si poteva fare meglio e molto di più. Ora le nostre energie saranno impegnate per ottenere un buon Piano Energetico Ambientale.

Il 30 Gennaio la Giunta regionale ha approvato due provvedimenti in materia di FER (fonti energetiche rinnovabili). Purtroppo non sono le linee guida per gli impianti a biomassa che erano state richieste dal Coordinamento dei Comitati cittadini contro le biomasse, la Regione ha rimandato le nostre richieste al prossimo Piano Energetico Ambientale regionale.

COMUNICATO STAMPA

Torino, 13 Febbraio 2012 - Il 30 gennaio la Giunta regionale ha approvato due delibere in materia di Fonti Energetiche Rinnovabili, pubblicate sul BURP lo scorso 2 febbraio. Una delibera permette di individuare le aree non idonee per l'installazione e l'esercizio di impianti FER, tra cui quelli a Biomasse e a Biogas, il secondo provvedimento è relativo alle procedure amministrative che conducono al rilascio delle autorizzazioni per l'istallazione e l'esercizio degli impianti FER; purtroppo quasi tutte delle nostre richieste, in particolare quelle che riguardano controlli e limiti emissivi, sono state disattese.

“TEMPO DI GUERRA”: UN PICCOLO EVENTO EDITORIALE


Quando l'Anpi ha deciso di dare alle stampe il Tempo di guerraa None, era mossa da un debito di riconoscenza verso le generazioni che hanno attraversato l'esperienza degli anni Trenta e Quaranta. Un dovere che andava assolto senza troppi calcoli di costi e di ricavi. Invece le ultime copie si vanno rapidamente esaurendo e, pur evitando di montarci la testa, possiamo parlare di un piccolo evento editoriale senza precedenti, specie se si considera che a None si legge poco come nel resto d'Italia.

lunedì 13 febbraio 2012

A TU PER TU CON I PICCOLI AMBASCIATORI


Nell'ambito delle iniziative di solidarietà promosse dalla FESTAINROSSO A NONE è stata stabilita una corrispondenza con Malindi che ha portato all'adozione del piccolo Cosmus. Grazie al contributo della Festainrosso, Cosmus può studiare, andare a scuola e aiutare la madre a procurarsi tutti i giorni l'acqua che non è vicina alla loro casa. Ogni tanto Cosmus ci manda sue notizie e AMREF ci racconta come vanno le cose da quelle parti.


UN PUGNO DI SOCIETÀ CONTROLLA IL MONDO


Sono come il nodo di una cravatta che, dettando le regole, strozza la concorrenza e gli Stati. Una rete di controllo di banche e multinazionali tiene sotto scacco i mercati influenzandone la stabilità. Secondo una ricerca dell'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo 147 imprese nel mondo sono in grado di controllare il 40% di tutto il potere finanziario.
Goldman Sachs, Barclays Bank e JPMorgan sono solo alcuni dei nomi delle corporation, quasi tutte finanziarie, che figurano ai primi 20 posti della "mappa del tesoro".

I FIGLI DEVONO STARE VICINI A MAMMA E PAPÀ


Dall'alto della loro navigata modernità, oggi deridono i ragazzi che si ostinano a preferire un posto fisso vicino a mamma e papà. Alla prossima intervista rilasciata a "Famiglia cristiana", gli stessi ministri si lanceranno in un'incondizionata esaltazione della famiglia, della funzione di cellula educativa esercitata dalla sua unità eccetera. Vuoi scommettere? Sono lontani i tempi in cui, contrastando la fuorviante iniziativa del referendum contro il divorzio, Luigi Macario scriveva che "il benessere morale e materiale delle famiglie dipende essenzialmente dall'occupazione, dalla scuola, dalla casa, dall'organizzazione sanitaria". Oggi come nel 1974 "il più grave attacco alla moralità della vita e dei costumi" proviene dalla disoccupazione, dall'emigrazione, dall'analfabetismo e dalla vita nelle baracche.  Queste cose le capisce anche lo zio di Bonanni. Bonanni non so.

 Mario Dellacqua

LA CRISI NON VA IN CRISI E CRESCONO LE DISEGUAGLIANZE


«In Italia i figli degli operai hanno sempre minori opportunità».
L’Italia è tra i Paesi industriali dove la concentrazione della ricchezza, le diseguaglianze sociali, la mobilità geografica e l’immobilità sociale sono ai livelli massimi. Milioni vivono questa realtà sulla loro pelle, molti la conoscono, tranne, sembra, alcuni professori molto bravi nei rispettivi campi.

domenica 12 febbraio 2012

BIOGAS A TUTTO GAS? (7) - MOLTI SE E MOLTI MA

Carlo Petrini osserva che gli impianti da 1 MW "sono grandi strutture e per costruirle si consuma terreno agricolo sacrificandolo per sempre". Nell'assedio ai terreni agricoli siamo ormai maestri in Provincia di Torino: il Presidente Antonio Saitta ha recentemente dichiarato che dal 1990 al 2006 "in un lasso di tempo in cui la popolazione provinciale è rimasta pressoché immutata sono stati edificati 7479 ettari di suolo agricolo, una superficie pari a quella di Rivoli, Ivrea e Grugliasco messe insieme".

Petrini aggiunge che, legate all'affaire biogas circolano "le prime voci sulla nascita di un mercato nero di rifiuti biologici, come gli scarti dei macelli, venduti illegalmente per fare biogas". In conclusione, per Petrini "in sé il biogas da biomasse non avrebbe nessun difetto". Ma "se fa produrre mais al solo scopo di metterlo nell'impianto, se fa alzare i prezzi del terreno, lo consuma e lo inquina, allora bisogna dire no, forte e chiaro".

sabato 11 febbraio 2012

NEVICA SULLE MEZZE CARTUCCE

24 dicembre - Nevica. Il Duce guarda fuori dalla finestra ed è contento che nevichi: "Questa neve e questo freddo vanno benissimo – dice – così muoiono le mezze cartucce e si migliora questa mediocre razza italiana. Una delle principali ragioni per cui ho voluto il rimboschimento dell'Appennino è stata per rendere più fredda e nevosa l'Italia.
25 dicembre – Natale. Il Duce è scuro in volto e parla di nuovo con preoccupazione della situazione in Albania. Ha anche l'aria più stanca del solito e ciò mi dà molta tristezza: l'energia del Duce è in questi momenti la nostra maggior risorsa.

Galeazzo Ciano, Diario 1937-1943; Edizione Rizzoli

LAVORARE DI PIU' E POI LASCIARSI LICENZIARE


Nonostante la “cura da cavallo” del governo dei “tecnici”, dei professori, dei banchieri, degli ex militari, le persone normali non  vedono vie di uscita, anzi... L'inflazione è tre volte la crescita dei salari. Taxi e camionisti fanno sul serio, mentre le fabbriche non sono più luogo di rivolta e dire che ci sarebbero molti motivi per rivoltarsi....  Le liberalizzazioni che interessano i padroni sono acqua, gas, energia, ferrovie.
Mentre il buon senso dice che bisogna investire per rinnovare la rete ferroviaria, si tolgono i treni notturni per il sud usati dai poveracci e si continua sulla strada scandalosa del treno ad alta velocità, con sprechi e danni al territorio.
Nessuno accenna a togliere potere alle banche, ai banchieri e speculatori.
L'unico intervento in discussione dopo aver deciso che si lavora fino a 67 anni è di togliere ai lavoratori  tutele, salario, per poterli licenziare più liberamente di adesso.
ALP-CUB Pinerolo

ARTICOLO 18: SESSANTA CASI ALL’ANNO


 “La legge 300, lo Statuto dei lavoratori, è stata varata il 3 maggio 1970. Quanti sono questi benedetti casi annui di “reintegrati” che produrrebbero tutti questi danni?” Se lo chiede l’economista Nicola Cacace dalle colonne dell’Unità.
E la risposta è sorprendente.

venerdì 10 febbraio 2012

che fine ha fatto nonunomanoi?

Ho sentito l'interrogativo sibilare in margine a non ricordo quale dei nostri incontri. La penso come Pierluigi Sullo. Sul "Manifesto" di oggi scrive che "in un paese in cui la cultura di sinistra, quella della conquista del potere, resta dominante, le elezioni sono sostanzialmente inutili, salvo eccezioni". Quella che agli albori del socialismo si chiamava lotta "per la appropriazione delle funzioni pubbliche da parte del proletariato" si risolve oggi in una liturgica misurazione delle mutevoli febbri di simpatia personale. Completamente fuori gioco il conflitto democratico fra contrapposte visioni programmatiche. I primi nell'effimera graduatoria della simpatia, in attesa di sommergere con la noia o di essere sommersi dall'impopolarità, passano il loro tempo a spiegare che purtroppo non possono fare quello che vorrebbero fare per via di questo o quell'impedimento legislativo, burocratico, patto di stabilità eccetera. Nel caso nonese dicono sì a tutto quello che propongono le imprese. Al massimo chiedono qualcosa in cambio. Ma Pierluigi Sullo afferma anche che "la natura della visione della società richiede movimenti altrettanto diffusi di quel che ci si propone: una produzione di energia a scala locale, un'agricoltura a chilometro zero, una democrazia diretta eccetera. Il cambiamento non verrà da leggi o governi. La rivoluzione (parola tornata sulla scena grazie agli indignados) si fa facendola". In sostanza abbiamo ben poco da chiedere alle istituzioni, ma molto da chiedere a noi stessi. Invece di cercare il buon esempio, è meglio darlo.
 
Mario Dellacqua

La Regione Piemonte vuole dai proponenti la garanzia per la realizzazione degli impianti a fonti rinnovabili


di Francesco Petrucci 

Le recenti Linee Guida approvate dalla Regione Piemonte il 30 gennaio 2012 hanno riportato alla luce una questione affrontata dal Legislatore nazionale nel 2010,  ma poi abbandonata: la cauzione finanziaria a garanzia della effettiva realizzazione dell'impianto. La norma nazionale nasceva in un clima di grande preoccupazione dello Stato per le numerose richieste speculative di realizzazione degli impianti. Non erano pochi, infatti, coloro che presentavano richiesta di autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto a fonti rinnovabili senza avere le capacità finanziarie necessarie a sostenere il progetto.
 
Lo scopo era quello di rivendere ilpezzo di cartaautorizzatorio ottenuto ad altro soggetto, svolgendo quindi un'attività meramente speculativa. La disposizione prevedeva che  la domanda di autorizzazione unica fosse accompagnata da congrue garanzie finanziarie poste a carico del soggetto che richiede il rilascio dell'autorizzazione e di eventuali successivi subentranti. La norma sembrava sparita nel dimenticatoio, quando pochi giorni fa la Regione Piemonte ha emanato le Linee Guida regionali. In esse leggiamo cheper contrastare attività meramente speculative, listanza di autorizzazione deve essere accompagnata dallimpegno alla prestazione di congrue garanzie finanziarie (indicativamente pari a 50,00 euro per kW) per assicurare leffettiva realizzazione dellimpianto”.  Quindi dal 2 febbraio 2012 le Province piemontesicompetenti in materia di autorizzazione unica - dovrebbero chiedere ai proponenti di allegare alla domanda limpegno a prestare la garanzia.

Spetterà alle Province, si ritiene, dare indicazioni sullammontare esatto della garanzia, fermo restando che probabilmente non si discosterà molto dagli importi definiti dalla Regione a titolo indicativo.
Siamo di fronte a uno di quei casi bizzarri in cui lo Stato, cui spettava il compito di applicare una norma, non lo ha fatto. E la Regione ha riempito questo vuoto normativo.
Resta un dubbio: questa norma, che costituisce unaggravamentodel procedimento di autorizzazione unica, è legittima o non è legittima? Potrà essere annullata dal Tar (si tratta di una delibera regionale e non di una legge) per violazione del principio di non aggravamento del procedimento e per contrasto con le Linee guida nazionali?
Prevedere una garanzia che assicuri leffettiva realizzazione dellimpianto non solo non appare irragionevolespecie se di misura abbastanza contenuta come quella piemontesema nemmeno sembra configurare un reale aggravamento del procedimento amministrativo.Altre Regioni hanno comunque previsto disposizioni con scopo analogo (tra le altre, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia).

Fonte: www.nextville.it


Su segnalazione di Carla Benotti.

B.U.R. n. 5 del 2/2/2012 sono state pubblicate le seguenti deliberazioni:
D.g.r. 30 gennaio 2012 n. 5-3314 recante "Indicazioni procedurali in ordine allo svolgimento del procedimento unico di cui all'art. 12 del d.lgs. 387/2003, relativo al rilascio dell'autorizzazione alla costruzione ed esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile"
D.g.r. 30 gennaio 2012 n. 6-3315 recante "Individuazione delle aree e dei siti non idonei all'installazione ed esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, ai sensi del paragrafo 17.3. delle "Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili" di cui al decreto ministeriale del 10 settembre 2010".