venerdì 27 gennaio 2012

Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza

Ci raggiunge la notizia dell'avvio di questa iniziativa che facciamo conoscere volentieri a tutti i visitatori di questo blog, invitandoli ad aprire un dibattito se lo ritengono utile.   
Da lunedì 2 gennaio anche presso il Municipio di None è possibile firmare una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica.
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:
«Adeguamento alla media europea degli stipendi,emolumenti,indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».
L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo:
"I parlamentari italiani eletti al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio, i Ministri, i Consiglieri e gli Assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle Regioni, i Presidenti delle Province, i Sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della  vita e del potere reale di acquisto nell'Unione Europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'Unione per incarichi equivalenti"

La raccolta firme viene effettuata  tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei Comuni italiani.

L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti. Quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea. Eventuali segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebook http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ o all'indirizzo di posta elettronica legge.ntrp@gmail.com

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della  proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori  e anomalie di raccolta. Ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le  firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe  politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti  costa molto di più.
Andate a firmare nel vostro Comune e non  fatelo da soli.

2 commenti:

  1. PRENDERSELA CON I PARLAMENTARI: UNA RABBIA INNOCUA

    Mi sembra di aver già sentito da qualche parte parlar male dello stipendio dei parlamentari. Ormai è come dire buon giorno e buona sera. Alcuni sostengono addirittura che i media non parlano della cosa, come se volessero coprire questo scandalo. E' una colossale bugia. Non si parla d'altro. Io non sono convinto e tutta questa rabbia mi sembra avere basi molto fragili e provvisorie.
    Dobbiamo chiedere una politica che colpisca tutti i privilegi, se vogliamo colpire le disuguaglianze all'origine della crisi attuale. C'è sovrapproduzione di beni che non possono essere acquistati dai lavoratori che li hanno prodotti perchè pagati sempre meno: per sostenere lo smercio si è promosso l'indebitamento o dello stato o dei privati. I parlamentari vanno ridotti nella loro paga e nel loro numero perchè chi chiede sacrifici alle classi subalterne deve dare il buon esempio per primo oppure non è credibile. Ma i privilegi dei parlamentari non vanno colpiti, come alcuni mostrano semplicisticamente di credere, perchè, una volta aboliti, la nostra economia migliorerà di sicuro. Chi crede a questo può anche credere che Ruby sia la nipote di Mubarak (e infatti trecento parlamentari ci hanno creduto). Si accomodi. Io no. Bisogna saper distinguere fra condanna del comportamento dei singoli parlamentari (che vanno severamente puniti dalla legge come ogni altro cittadino riconosciuto colpevole) e denigrazione indiscriminata delle istituzioni della democrazia repubblicana.
    Sappiamo che cosa ha fatto un maestro di Predappio cavalcando la tigre della critica al parlamento di arruffoni, corrotti, incompetenti eccetera. Era, più o meno come adesso, circondato dagli applausi di quelli che non reggevano più...la crescita del movimento socialista e operaio.
    In sostanza non credo a risposte semplificate per coprire problemi complicati e difficili che richiederanno molto lavoro, impegno prolungato e imprevedibile di lotte sociali, politiche e civili. Quanta gente oggi così disgustata dalla corruzione politica è disposta a sostenere che il minimo di pensione o stipendio deve essere di mille euro e 5mila il massimo per tutti, manager pubblici e privati compresi? In caso contrario, ogni discorsetto sull'uguaglianza è destituito di fondamento. La crisi morde anche nei paesi dove i parlamentari sono pagati meno. Sarebbe utile dire che cosa dovrebbero fare i parlamentari una volta conquistata la riduzione dei loro privilegi.
    Se ci sono altri pareri su questo argomento ben vengano. Mi è già capitato di esprimere le mie perplessità (a dir poco) di fronte a queste iniziative.
    P.S. La proposta è molto mal costruita. Quale autorità dovrebbe mettersi lì e fare le medie aritmetiche e le comparazioni suggerite? Abbiamo visto gli esiti della commissione presieduta dall'on. Giovannini: una delusione, una furbizia, un rinvio.
    Ciao Mario

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  2. Premetto che:
    1. io credo che il parlamento sia uno specchio piuttosto fedele del popolo italiano che, almeno nella sua maggioranza, tende ad approfittare della propria posizione sociale/lavorativa/istituzionale per ottenerne dei vantaggi personali
    2. il problema principale del parlamento sta nella sua attuale incapacità di fare il suo mestiere ossia fare leggi e possibilmente leggi "intelligenti"
    3. la politica non può non avere un suo costo perchè ne va della democrazia
    4. non credo che il problema del costo eccessivo della politica sia paragonabile a quello, ad esempio (questo sì serio e imprescindibile), dell'evasione fiscale
    Fatte appunto queste premesse, credo che la suddetta raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare abbia almeno il pregio di considerate la politica nel suo insieme e di non sparare come al solito sui soli parlamentari nazionali ed europei.

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