martedì 31 gennaio 2012

Aree non idonee per impianti a biomasse e procedure autorizzative

Aree non idonee per impianti a biomasse e procedure autorizzative per le fonti rinnovabili sono stati i principali argomenti esaminati il 30 gennaio dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota.


Biomasse. Una delibera presentata dagli assessori Massimo Giordano, Ugo Cavallera, William Casoni, Roberto Ravello e Claudio Sacchetto individua le aree ed i siti non idonei all’installazione ed all’esercizio di impianti alimentati da biomasse, relativamente alle filiere dei combustibili ligno-cellulosic, liquidi e del biogas, con lo scopo di conciliare la tutela del paesaggio, dell’ambiente, del territorio rurale e delle tradizioni agroalimentari locali con lo sviluppo e la valorizzazione delle energie rinnovabili stabiliti dalle normative europee. Sono stati dichiarati inidonei, tra gli altri, i siti inseriti o candidati a patrimonio mondiale dell’Unesco ed i tenimenti dell’Ordine Mauriziano, i Comuni che presentano le peggiori criticità sotto il profilo della qualità dell’aria, le aree agricole più fertili e quelle con elevato carico zootecnico, i boschi da seme o costituenti habitat ad interesse comunitario, gli impianti di arboricoltura finanziati con fondi comunitari, le zone soggette ad esondazione dei fiumi e fenomeni gravi di dissesto idraulico e idrogeologico.

Fonti rinnovabili. Su proposta degli assessori Massimo Giordano, Ugo Cavallera, Roberto Ravello e Claudio Sacchetto sono state definite le indicazioni per il procedimento unico per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Il testo intende conciliare le esigenze di semplificazione delle linee guida nazionali con le peculiarità del territorio piemontese, a tutela delle politiche di salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente e del territorio rurale. Per uniformare i procedimenti affidati alle Province, si fa particolare riferimento alla documentazione da allegare alla richiesta, agli oneri istruttori, alle modalità di conduzione dell’iter procedurale, alla compatibilità paesaggistica ed ambientale dell’intervento, alla variante al piano regolatore, alle garanzie finanziarie.

lunedì 30 gennaio 2012

Richiesta di autorizzazione di un impianto a biogas a None



None, 30/01/2012

Alla    Provincia di Torino
          Assessore all’ambiente, dr. Roberto RONCO
Area territorio, arch. Paolo FOIETTA
Risorse idriche e qualità dell'aria, dr. Francesco PAVONE
Responsabile del procedimento autorizzativo, dr. Alberto CUCATTO

Al Comune di None
Sindaco prof.ssa Maria Luigia SIMEONE
Assessore all’ambiente arch. Patrizia GIARRUSSO
Capogruppo della maggioranza, sig. Enzo GARRONE
Capogruppo della minoranza, dr.ssa Nadia BISCOLA

Oggetto: Richiesta di autorizzazione di un impianto a biogas a None

In piena adesione al principale suo scopo statutario di collaborazione con la locale istituzione in materia di energia, territorio e ambiente, questo Comitato invia alcune osservazioni ad integrazione di quelle già presentate dal Comune di None in sede di conferenza dei servizi svolta mercoledì 11/01/2012.

sabato 28 gennaio 2012

VERCELLI – L’Assessore Davide Gilardino sugli impianti di biogas a Trino e Cigliano: "No all’utilizzo dei prodotti vegetali, meglio reperire il prodotto dagli scarti"

La richiesta di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di“impianto di produzione di biogas utilizzando biomasse di origine vegetale” nel Comune di Trino, e quella per “Impianto di produzione di biogas da biomasse di origine vegetale” a Cigliano hanno fatto parlare molto i media locali, suscitando diverse reazioni. A questo proposito, l’Assessore provinciale all’Ambiente Davide Giardino ha espresso alcune precisazioni. «Per quanto riguarda la centrale di Trino, la Conferenza dei Servizi, svoltasi il 20 dicembre 2011,  ha stabilito, sulla base di quanto emerso nella riunione e tenuto conto delle osservazioni e note avanzate dagli Enti e Soggetti invitati e dell’istruttoria tecnica effettuata dagli Uffici Provinciali di richiedere al proponente le integrazioni e gli adeguamenti progettuali che sono emersi necessari dall’esame condotto e dai pareri e dalle note pervenute.

IMPIANTO A BIOGAS: GRANDI INTERROGATIVI CRESCONO

Il 25 gennaio 2012 Carla Benotti, Giuliano Carletti, Carla Corsini, Paolo Cremi Lai, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello,  Ezio Pennano, Valeria Perelli, Mario Ruggieri,  Nunzio Sorrentino, Mario Vruna si sono incontrati all'angolo di via Roma. Dove, anche alla luce dell'incontro che lunedì 23 gennaio si è svolto in Municipio con il Sindaco e la Giunta comunale, si è esaminata la proposta di insediare in località Cascina Essa un impianto per la produzione di energia elettrica alimentato a biogas. Dove, nel corso della discussione, si è considerato che il Comitato è stato escluso dalla partecipazione alla Conferenza dei Servizi dell'11 gennaio. Dove si è considerato che il Consiglio comunale non è stato investito della questione. Dove si è ben riconosciuto che il Comune non ha potere di veto, ma il dovere di rappresentare in sede di Conferenza dei Servizi le preoccupazioni e le rimostranze dei cittadini direttamente investiti dalle conseguenze dell'iniziativa imprenditoriale. E questi motivi di  preoccupazione, perplessità e contrarietà non sono state ancora adeguatamente rappresentate e ancor meno diradate (anche per i ritardi del Comitato). Dove, al termine della discussione, il Coordinamento del Comitato è stato incaricato di riassumere in un breve documento le osservazioni e gli interrogativi da rivolgere urgentemente alla Provincia sia sotto il profilo procedurale, sia sotto il profilo della natura industriale dell'impianto, sia sotto il profilo della sua efficienza energetica, sia sotto il profilo delle sue molteplici ricadute sull'equilibrio ambientale.

Scribacchino, nonostante l'anarchico

venerdì 27 gennaio 2012

la rosa bianca nel giorno della memoria

Venerdì 27 gennaio 2012

Giorno della Memoria

guardiamo insieme

"La Rosa Bianca - Sophie Scholl"
Gli ultimi giorni di una delle protagoniste della resistenza tedesca al nazismo

Ore 21, all'angolo di via Roma, 11

A.N.P.I., sezione "Michele Ghio"

Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza

Ci raggiunge la notizia dell'avvio di questa iniziativa che facciamo conoscere volentieri a tutti i visitatori di questo blog, invitandoli ad aprire un dibattito se lo ritengono utile.   
Da lunedì 2 gennaio anche presso il Municipio di None è possibile firmare una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica.
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo:
«Adeguamento alla media europea degli stipendi,emolumenti,indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».

domenica 22 gennaio 2012

il girasole della memoria

Quando si vive in situazioni difficili o, peggio, estreme il ricordo può sembrare un lusso. Le strettoie del presente rendono angusti gli orizzonti. Sotto la sferza degli egiziani, dice il libro dell’Esodo, gli ebrei si limitarono a gridare. Dimentichi delle promesse del loro Dio, non pregavano neppure; si limitavano ad alzare lamenti. Furono questi ultimi che, se così si potesse dire, si incaricarono di turbare il Signore ridestandone la memoria (cfr. Es 2,23-24).
Oggi in Italia la situazione è grave ma non ancora catastrofica, serpeggia però la paura che lo possa diventare. In questo clima celebrare i giorni della memoria «per non dimenticare» (per di più se compiuti «a norma di legge») ha senso solo se essi diventano occasione di un autentico dibattito etico spoglio di componenti celebrative e aperto verso un confronto e una discussione autentici, in quanto tali già di per sé espressione (e non certo tra quelle di minor profilo) della morale. Non foss’altro per questo, Il girasole di Simon Wiesenthal va giudicato uno dei grandi testi morali del Novecento.

L'autobiografia di Margherita Hack: meglio il nostro Nicola


TRA GATTI E BICICLETTE
E' stata la curiosità di scoprire la vita in bicicletta di Margherita Hack a spingermi verso la lettura della sua recente autobiografia. Desiderata da bambina, ottenuta con i successi scolastici al Liceo, tradita con la Ducati, la Topolino e la 1100 Fiat quando arrivarono gli agi della cattedra universitaria, ritrovata con gli anni di una serena maturità, la bicicletta dell'astrofisica nata nel 1922 mantiene le sue promesse.
La sensazione di libertà di immedesimarsi nella natura, di correre con il vento in faccia e tra il profumo dei fiori e dell'erbascrive l'autrice solo la bicicletta può darla. In bici si ha il tempo di vedere il paesaggio, di scorgere la lucertola che quasi ti taglia la strada, di sentire il canto assordante delle cicale e quello più armonioso dei grilli”. Personalmente, non sono riuscito mai a spiegarmi dove le lucertole e i gatti abbiano rubato l'istinto che li porta a ritrarsi sul ciglio della strada e a interrompere il loro abusivo attraversamento pedonale non appena avvertono il sopraggiungere delle nostre ruote.

sabato 21 gennaio 2012

NORCIA E IL MEGLIO DA MIRAFIORI


Aveva vent'anni e mi chiese che cosa poteva leggere per capirci qualcosa. Restai interdetto: Lettera a una professoressa? Simone Weil? Il manifesto comunista del 1848? Poi mi decisi a rifilargli Io garantitoche Liberato Norcia aveva pubblicato nel 1980 grazie ad Edizioni Lavoro. Non ricordo dove Bruno Manghi definì “sempre fondamentale” quell'autobiografia del leader operaio di  Mirafiori. Ora Norcia ha fatto il bis di testa sua. Ma stavolta, questo testardo dell'Irpinia partito bracciante e garzone di bottega dal Comune di Greci per diventare operaio europeo, ha voluto fare da solo. Potrò sbagliare, ma in questa seconda opera supera se stesso. Il suo eloquio è un fiume in piena che scorre senza le discipline della punteggiatura, neanche fosse una pagina levigata dalla mano di Saramago.

venerdì 20 gennaio 2012

Terreni agricoli ieri e oggi: ma l'area industriale non è da un'altra parte?

Ce l'hanno già spiegata quando abbiamo dovuto incominciare a masticare qualcosa di biomasse: gli impianti per la produzione di corrente elettrica sono opere di pubblica utilità, urgenti e indifferibili. Pertanto, possono essere ubicate anche in aree considerate agricole dai vigenti piani urbanistici. Ce lo ripete la delibera con cui la Giunta comunale del 22 dicembre si occupa della richiesta di una équipe di agricoltori locali di insediare un impianto a biogas in località Cascina Essa.
Venti anni fa il Consiglio comunale respinse la proposta di destinare la stessa area alla rilocalizzazione del Macello di None. Alla decisione di dire di no il Consiglio pervenne dopo le laceranti sedute del 25 maggio e del 1 giugno 1992 che sboccarono prima in una drammatica crisi della Giunta e poi nelle dimissioni del Sindaco di allora.

Assembrea CoGeNo del 12.12.2011

Nel corso dell'ultima assemblea del CoGeNo (Comitato Genitori di None) svolta a None il 12.12.2011, i principali punti trattati sono stati:

• Piano dell’offerta formativa (POF) e Piano Educativo Individuale (PEI)
Si constata con rammarico che, a differenza col passato, non è più offerto il tempo scuola di 30 ore settimanali, ma solo quello limitato a 27 ore per tutte le classi, tranne per le quinte (attuali quarte). A ciò si aggiunge, già per l’anno scolastico in corso, che alla scuola secondaria di primo grado (media) è stata eliminata la classe col tempo prolungato per mancanza del numero minimo di allievi iscritti!
Tutto ciò causa un’ulteriore perdita per gli alunni, perché usufruisco di un minore tempo scuola per la loro educazione/formazione in un ambiente educativo protetto, col rischio invece di sprecare questo tempo fuori della scuola in un contesto ben differente da quello scolastico.
Pertanto si raccomanda le famiglie di scegliere il massimo tempo scuola offerto a None, con l'obiettivo di poter ripristinare la classe a tempo prolungato alla scuola secondaria di primo grado (media).

lunedì 16 gennaio 2012

BIOGAS A NONE?


Sempre mercoledì 11 gennaio 2012 i medesimi cittadini hanno discusso anche dell'avviato iter autorizzativo per l'impianto a biogas. Dove si è notato che la redditività dell'impresa proposta dal pool di imprenditori agricoli locali si regge sull'erogazione quindicennale dei contributi pubblici, cosa che richiederebbe contropartite in termini oggi ancora incerti di infrastrutture utili alla collettività. La localizzazione scelta, al di là dei connessi problemi di viabilità, comporta invece il certo sacrificio di un'area agricola nei primi anni Novanta già esclusa da altre proposte di attività industriali con un apposito pronunciamento dell'Amministrazione allora in carica.

BUONE NOTIZIE DALLA CENTRALE DI LUSERNA?


Mercoledì 11 gennaio Giuseppe Astore, Nadia Biscola, Carla Benotti, Fausto Conrero, Paolo Cremi Lai, Mario Dellacqua, Valeria Perelli, Federico Rabbia, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e Mario Vruna erano in un angolo di via Roma 11. 



Dove si è discusso degli esiti della sentenza del Tar del Piemonte sulla centrale di Luserna San Giovanni, di impianto biogas e di che cosa fare sull'uno e sull'altro fronte.  
Dove una particolareggiata disamina della sentenza del Tar Piemonte, che considera illegittima la determinazione provinciale autorizzativa della centrale. permette di cogliere alcune analogie con il caso di None verosimilmente destinate a ripercuotersi sulle sorti dell'iter autorizzativo avviato da Benarco. Secondo il TAR sono fondate “le censure di violazione di legge e di eccesso di potere per carenza di istruttoria” perchè il progetto della rete di teleriscaldamento “non risultava elaborato neppure a livello definitivo come invece richiesto dalla legge” che lo esige come “parte integrante” dell'autorizzazione rilasciata e non si accontenta di un “piano di massima”. Inoltre l'autorizzazione provinciale è stata rilasciata sollevando di fatto il soggetto proponente dall'obbligo di fornire “una parte dei chiarimenti richiesti dal Comune” nella sede a ciò abilitata: solo la Conferenza dei servizi “opportunamente riconvocata” avrebbe dovuto pronunciarsi “sulla rilasciabilità o meno dell'autorizzazione conclusiva”.

Bossi mea lux!


«Bossi è la Lega Nord, bisogna ricordarselo sempre. E il capo non si mette mai in discussione, nemmeno quando dice cose che in apparenza non piacciono». 
La Stampa del 15 gennaio 2012

Cercasi nominativo di chi ha raggiunto queste vette del pensiero e cercasi differenze con quei tanti che dicevano che il duce ha sempre ragione. E cercasi differenza con chi canta meno male che Silvio c'è. Attenti alla libertà di pensiero: il nemico potrebbe avvantaggiarsene....

sabato 14 gennaio 2012

LA ROSA BIANCA E L'ANTIFASCISMO TRICOLORE


Nel filmLa Rosa biancala scena più appassionante riprende l'aula del processo stipata di ufficiali con il braccio teso nel saluto al Fuhrer, mentre i tre imputati con ostentata indifferenza sfidano la corte tenendo basse le loro mani in atteggiamento di studiata passività.
La vicenda del gruppo di studenti che nella Monaco del 1943 diffondeva clandestinamente all'università volantini antinazisti, mi ha impressionato per tante ragioni. Se si esclude la sequenza finale dell'esecuzione, il film del 2005 non cede alla rappresentazione monumentale della violenza, anche se la verità storica consentirebbe di registrare le torture subite da Sophie Scholl durante la sua breve detenzione. Piuttosto, la riprovazione del nazismo è suggerita grazie all'accento posto sulla pervasiva violenza morale che abbrutisce gli uomini e rende la codardia degli umili ancora più odiosa dell'aggressività degli aguzzini e dei gerarchi. Inoltre, la fierezza morale a cui pervengono i tre giovani condannati alla pena capitale, passa attraverso il riconoscimento della loro fragilità. Senza quei sacrifici, nella seconda metà del Novecento la dignità umana e la civiltà europea sarebbero state meno libere e ancora più ingiuste.

lunedì 9 gennaio 2012

il plurietichettabile

Personalità, eventi, date, libri o film: un bilancio e una prospettiva aperta

L'invasione di Ungheria 1956 (11 novembre 2006)
Don Lorenzo Milani (27 ottobre 2007)
I sette fratelli Cervi (24 ottobre 2008)
La Fondazione “Orso” (24 aprile 2009)
Favole di papà e novelle di figlia con Alberto Tridente e Paola Lenarduzzi (4 luglio 2009)
Annibale Mazzoni (9 ottobre 2009)
Peppino Impastato (20 ottobre 2009)
Enrico Berlinguer (3 novembre 2009)
Bruno Trentin (15 dicembre 2009)
Guido Rossa (12 gennaio 2010)
Don Primo Mazzolari (18 marzo 2010)
RAI per una notte (25 marzo 2010)
Lettere dei condannati a morte della Resistenza (25 aprile 2010)
Giovani tra impegno e indifferenza (22 ottobre 2010)
Ausmerzen con Marco Paolini (26 gennaio 2011)
Memorie della guerra con Giuseppe Nicola (25 aprile 2011)
Genova dieci anni dopo (22 luglio 2011)
Vittorio Foa (8 settembre 2011)
Fabrizio De Andrè (4 novembre 2011)
“Tempo di guerra” con Giuseppe Nicola (17 dicembre 2011)

domenica 1 gennaio 2012

Africa o noi? PRESERVATIVO, AMORE E POVERTA'


Finalmente qualche preservativo sulle pagine di “Famiglia cristiana” del 30 ottobre 2011. Serenella, mamma e catechista, disapprova la scuola che offre alla figlia quindicenne non un'educazione sessuale, ma una preparazione a rapporti sessuali completi “con chiunque capiti, in maniera protetta”. Serenella depreca che la scuola parli della pillola del giorno dopo e la faccia passare come anticoncezionale e non come “un rimedio abortivo”. Il preservativo, poi, “dato per sicuro al cento per cento” per prevenire l'Aids o gravidanze indesiderate, avrebbe il torto di non dire “nulla su alcuni rischi come la scadenza”. Il grado di sicurezza si ridurrebbe con il rischio che “possa essere rotto o rompersi”. Il direttore don Antonio Sciortino concorda.