mercoledì 30 novembre 2011

riformismo anche con il mais

Ho incontrato in via Stazione un esponente della minoranza e ci siamo confrontati sulla vicenda della centrale a mais richiesta dai contadini. Ci siamo trovati d'accordo su una questione ed in disaccordo su un'altra. Ne voglio riferire a voi per capire se ormai io sono "d'antan" o ha sempre un senso quello che penso. Abbiamo concordato sul fatto che sarebbe opportuno affidare ad un tecnico valido e neutrale la valutazione dell'opera soprattutto sotto l'aspetto delle emissioni possibili, sulla viabilità e sull'impatto in genere. Siamo stati in disaccordo sul fatto che, se la relazione fosse tranquillizzante, il Comune dovrebbe chiedere ai privati (che tra l'altro usano dei soldi pubblici per la loro imprenditoria) di realizzare gratis per la collettività un qualcosa di interesse sociale: ad esempio il riscaldamento del polo scolastico sportivo che è nelle loro vicinanze. Per rafforzare la mia opinione davanti alle sue motivazioni (cioè che l'imprenditoria privata deve essere sempre sostenuta e non bastonata altrimenti nessuno viene a None, o che loro avrebbero già il via libera da enti superiori) ho citato il caso del grattacielo dell'Indesit e del piano di riordino di quell'area che noi a suo tempo abbiamo approvato chiedendo però all'Indesit di comprarci i terreni su cui si sono realizzati gli impianti sportivi. Se il Comune affianca o autorizza il privato nella sua impresa prendendosi davanti all'opinione pubblica la sua responsabilità, non può non ottenere un risvolto sociale. Ho concluso dicendo che in tali situazioni si vede la differenza tra un liberista ed almeno un socialriformista (per non parlare di comunismo che adesso fa così paura).
Domenico

3 commenti:

  1. Ciao a tutti,
    premetto che non seguo nei super-dettagli la questione della centrale, ma solo per sommi capi.
    Mi è giunta voce da fonte attendibile che la Benarco stia per o abbia già venduto la concessione alla realizzazione della centrale ad altre aziende simili.
    Ne sapete qualcosa? Scadrebbero quindi i termini di fine novembre, che forse valgono  solo se la centrale la fa la Benarco? Si riazzera il timer se il progetto della centrale lo presenterà nel 2012 altra azienda?
    Aggiungo un quesito: qual è il concetto di “inizio dei lavori”? Entrare nel sito con un escavatore o presentare un qualcosa di cartaceo in Provincia/Comune? È ovvio che entro il 30 novembre non c’è il tempo di realizzare qualcosa di “fisico” ma volendo qualcosa di cartaceo, sì….
        Massimiliano Pautasso

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  2. L’autorizzazione perde efficacia se non vengono anche solo iniziati i lavori entro un anno dall’autorizzazione stessa. Lavori che debbono finire nei due anni successivi salvo proroghe motivate espressamente chieste.
    -       In Provincia non risulta a tutt’oggi, (stando a quanto riferitoci dall’assessore competente) alcuna richiesta di variazione all’autorizzazione concessa, sia come proroga dei termini di inizio lavori, sia come variazione della titolarità della concessione.
    -       Presso il TAR sono giacenti 2 ricorsi della Benarco:  uno a contrasto del ricorso del Comune/Comitato sulla concessione dell’autorizzazione e uno contro la Provincia per le caratteristiche tecniche imposte e le prescrizioni sull’utilizzo del calore. Il TAR dopo una prima seduta ha rinviato il dibattimento e a tutt’oggi non ha fissato la data di ulteriori sedute.
     Mario Ruggieri

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  3. ciao.
    non ho partecipato alla seraa di presentazione dell'impianto a biogas ma ho dato un'occhiata al progetto cartaceo.
    mi lascia perplesso l'idea di coltivare qualcosa al solo scopo di biogassificare: mi riferisco al silomais, ovviamente.
    si tratta di una risorsa locale ma è un po' come coltivare la colza per utilizzarne l'olio come combustibile: in ultima analisi irrazionale ed ecologicamente poco sostenibile.
    la prospettiva mi sembra l'anomalo l'utilizzo di terreni fertili per scopi non alimentari (nè direttamente, nè indirettamente attraverso l'allevamento di animali domestici).
    vero è che la coltivazione del pioppo già segue questa logica ma almeno il legname ottenuto non è utilizzato come combustibile ma come materia prima.
    insomma, almeno ad un primo esame, non una gran pensata

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