giovedì 26 maggio 2011

Mercoledì  25 maggio alle ore 21 Domenico Bastino, Carla Benotti, Giuliano Carletti, Paolo Cremi Lai, Mario Dellacqua, Dolce di Valeria, Ignazio Drago, Giovanni Garabello, Enzo Garrone, Valeria Perelli, Nunzio Sorrentino, Spumante di Paolo, Mario Vruna si sono incontrati all'angolo di via Roma 11.

 Dove si è  stabilito di presenziare con un gazebo alla manifestazione “None in fiore” per informare la cittadinanza della marcia. Dove di fronte all'offerta di ben cinque diversi tipi di maglietta con un messaggio contrario alla centrale si è deciso che ognuno può rivolgersi all'impresa che vuole per realizzarle.

 Dove per garantire una partecipazione libera di tutte le voci contrarie alla centrale si è deciso di convocare le associazioni aderenti mercoledì  prossimo primo giugno per stabilire di comune accordo come organizzare gli interventi musicali, le eventuali animazioni teatrali, i discorsi.

 Dove per un po' si è discusso quanto costa un impianto di tanti megawat, se prendere le luci, chiedere le autorizzazioni, concordare il percorso, dove prendere la corrente e spazzare la piazza se resta troppo sporca.

 Dove si è deciso di stampare nel prossimo manifesto in uscita (il primo è già in circolazione) l'elenco di tutti i soggetti aderenti.

 Dove Enzo Garrone ha detto che la scorsa volta era venuto senza alcuna intenzione polemica e invece si è trovato un verbale con una lunga polemica sulla differenza fra aderire e partecipare.

 Dove con l'aiuto del Garzanti si è accertato che aderire vuol dire farsi sostenitore e partecipare vuol dire prendere parte: Solidarietà e progresso sostiene e prende parte. 

 Dove si è obiettato che il comitato è un po' monotematico perchè si occupa solo di biomasse mentre se vuole difendere territorio e buone scelte energetiche dovrebbe spendersi anche per il referendum sull'acqua e contro il nucleare. Per l'acqua bene comune abbiamo raccolto le firme l'anno scorso, mentre sul nucleare siamo effettivamente in forte ritardo. Se qualcuno è più avanti ci mettiamo in coda.

 Dove forse ho dimenticato qualcosa di secondario. Forse me l'ha portato via Pisapia.

L'anarchico scribacchino

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