lunedì 16 maggio 2011

Martedì 10 maggio Giovanna Baffa, Donato Blonda, Mario Dellacqua, Domenico DeMuro, Alessandro Lambra, Egidio Medda, Cesare Micanti, Fabrizio Piscitello e Andrea Testa si sono incontrati con Nebbiolo di Mario e Strudel di Elena all'angolo di via Roma 11.

Dove Donato ha descritto il malore che lo ha colpito nel pomeriggio, ma aveva una bella giacca, ha chiesto dei biglietti quando arrivano e stava meglio. 
Dove Cesare ha detto che sarebbe un'idea regalare un grembiule agli addetti alla cucina, magari con una bella scritta a ricordo delle tre serate di lavoro. 
Dove Mario ha detto che sì sarebbe una bella idea, ma quelli che servono poi che cosa dicono e inoltre l'idea ci era già venuta l'anno scorso, ma i costi erano di circa dieci euro a pezzo e sinceramente 400 euro o poco ci manca sono tanti.
Dove abbiamo detto: però pensiamoci siamo ancora in tempo.
Dove Giovanna ha detto che senza un intervento che parli della situazione del nostro paese, dei pericoli per la Costituzione, o della centrale a biomasse, o dell'aggravarsi della precarietà del lavoro per i giovani o del disprezzo per i più elementari principi di uguaglianza per gli esseri umani, la nostra finisce per essere una sagra paesana come le altre: niente di male per carità, ma la festainrosso ha una tradizione di impegno politico.
Dove Cesare ha detto: hai ragione stiamo perdendo lo spirito della festa, lavoriamo soltanto e per esempio io sento che manca quel sabato sera che dopo aver mangiato tutti insieme cantiamo le canzoni della tradizione socialista, partigiana e comunista come bella ciao, contessa, cara moglie, noi vogliamo l'uguaglianza ci han chiamati malfattori e morti di Reggio Emilia.
Dove Mario ha detto che quelli sono stati i momenti più belli.
Dove Giovanna ha chiesto perchè non invitiamo Paolo Ferrero e Gianpiero Clement a parlare. Ma ci vorrebbe un impianto con microfono senza fili installato nel ristorante.
Dove Mario ha ricordato che l'intervento politico si potrebbe trasformare in un'intervista che parte dall'ospite e poi si allarga al coinvolgimento dei visitatori rivolgendo loro delle domande sul lavoro, sulla salute, sulla scuola e si vivrebbe una grande assemblea popolare capace di dare la parola a tutti.
Dove si possono invitare Ferrero e Gianpiero, ma non è ancora chiaro come risolvere il problema del microfono.
Dove il Nebbiolo era di qualità, ma con lo strudel è una bestemmia.
Scribacchino anarchico

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