martedì 31 maggio 2011

DAL CONVEGNO DI VINOVO ALLA MARCIA DEI NONESI DEL 10 GIUGNO

Ho seguito via internet il convegno sulle biomasse tenuto a Vinovo il 26 marzo scorso. L'argomento più attuale è la possibilità di misurare la qualità della nostra aria. Un dato di partenza per capire se l'installazione di un "ecomostro" come la centrale proposta dalla Benarco, possa in qualche modo influire sui livelli d'inquinanti presenti in atmosfera. La preccupazione del Sindaco sembra essere stata non cosa misurare ma quanto costa misurare. Il sito dell'Arpa, dopo una registrazione a carattere statistico, mette a disposizione un tariffario delle prestazioni che potrebbe essere indicativo.
Ma l'importante rimane che cosa misurare...e qui il lavoro di tecnici, e medici è  sicuramente il più qualificato. Relazioni e rapporti non mancano di certo, ed internet ci aiuta. Fra le prime relazioni che ho seguito è stata proprio la serata informativa trasmessa su internet. Molto interessante, anche se spesso i riferimenti dei relatori sono collocabili ad azioni o bibliografia datata di qualche anno. Questo mi scoraggia perchè vuol dire che si continua a combattere contro un male noto e conosciuto, che riesce però a riprodursi grazie alla spinta dell'interesse economico di pochi. Ricordo in particolare l'invito alla parte politica fatto da Luciana La Prova che mi è sembrato chiaro: che cosa si può fare per fermare l'installazione di queste centrali medioevali?
Non mi è  molto chiaro perche il "nostro" sindaco abbia lasciato l'incontro abbastanza presto, dopo un intervento "a braccio" che cercava di costruire una metafora tra la vita sulla terra e un viaggio su un'astronave. Il problema di base è che le astronavi servono per lasciare la terra in cerca di altri spazi. Qui invece c'è bisogno di gente con i piedi per terra che pensi alla terra. Persone che spero d'incontrare venerdì prossimo 10 giugno alla marcia dei nonesi contro l'impianto Benarco autorizzato dalla Provincia. Non si può usare lo slogan: "cosa lasceremo ai nostri figli?". La minaccia di un investimento sbagliato si riprecuote su un futuro a breve scadenza. La mia non è un'affermazione riconducibile al "non lo voglio nel mio giardino". Non voglio pagare vecchia tecnologia con soldi buoni di oggi. Esistono alternative....ma sono state spiegate alla serata informativa durante l'assenza del sindaco.
Marco Javarone

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