giovedì 3 febbraio 2011

Non tutti hanno la possibilità o la comodità di frequentare le sedute del Consiglio Comunale o l'Albo Pretorio. La pubblicazione on line (già prevista dalla legge n. 69 del 2009 all’art. n.32 e prorogata a febbraio 2011) facilita questa forma di partecipazione popolare.
Proprio per “promuovere la democrazia delle scelte”, il programma elettorale di Solidarietà e progresso si impegnava a agevolare “la conoscenza degli atti del Consiglio comunale con l'uso delle nuove tecnologie informatiche”. Aggiungeva di voler redigere “un piano per la posa di infrastrutture in fibra ottica” e di voler attivare “nei prossimi mesi la prima area wi-fi ritenendo “elemento di democrazia garantire la connettività ai cittadini”. Convocare i Consigli comunali alle 19,30, come a None è diventato costume consolidato, è di per sé un incentivo al digiuno serale, ma non alla partecipazione. Sarebbe esagerato pretendere “la registrazione dei Consigli comunali su piattaforma digitale (audio e video), creando un archivio delle sedute” o, come scriveva il consigliere Massimo Tortone su “InformaNone” del dicembre 2009, “la trasmissione diretta in streaming dei Consigli comunali sul sito stesso, così da poter permettere di assistere a tali avvenimenti ad un più elevato numero di cittadini”. Troppa carne al fuoco. Ci saremmo accontentati della pubblicazione on line delle delibere della Giunta e delle determine dei responsabili degli Uffici. Ma per tutto il 2010, se volevi una delibera, dovevi fare domanda scritta. E' arrivato il 2011 e dobbiamo registrare un vistoso ritardo rispetto ai vicini Comuni di Airasca, Candiolo e Volvera che hanno da tempo attrezzato i loro siti, consultando i quali ogni cittadino può sapere tutto quello che decide e fa l'Amministrazione comunale.
Siamo un po' indietro e farlo notare non va bene. Siamo ammoniti. Cartellino rosso. Sul settimanale cattolico pinerolese il consigliere delegato all'innovazione tecnologica ci dice che “sarebbe meglio giudicare il lavoro svolto dall'Amministrazione a fine legislatura”. Ora, quanto tempo dobbiamo aspettare per segnalare che l'aggiornamento del sito del Comune lascia a desiderare? E' colpa del Patto di Stabilità, per fare un esempio, se sul sito del Comune ancora il 28 gennaio si annunciava per Natale 2005 la conclusione di un'indagine sociologica sulla popolazione degli anziani? E' colpa di Tremonti se non si trova lo Statuto comunale? 
Ma Tortone ci invita a tacere fino alla fine della legislatura. Difficile dire cose così violente in modo così educato. Troppo presto per salire in cattedra. Troppo tardi per chiedere di stare zitti a noi che partecipiamo fin da piccoli alla vita democratica e non ci basta la crocetta quinquennale.
Mario Dellacqua e Giovanni Garabello

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