domenica 19 dicembre 2010

Lutto cittadino


2 commenti:

  1. CHE NE DITE DI UNA CENTRALE NUCLEARE A NONE?

    I tempi che stiamo vivendo sono grigi, se non addirittura neri: dal punto di vista economico e lavorativo. Le industrie chiudono o delocalizzano gli stabilimenti, emigrando in lidi più convenienti. Il 2009 sarà un anno terribile per il tessuto economico e sociale mondiale. Ogni entità locale (governi, regioni, province, comuni) cercherà di limitare i danni, sperando nella ripresa. Recentemente, il governo ha “sdoganato” l'energia nucleare e intende costruire almeno quattro nuove centrali. Naturalmente, come succede sempre in Italia, tutti hanno fame d'energia e nessuno vuole il nucleare vicino a casa. Le aree che sembrano destinate ad ospitare i siti, stanno già rumoreggiando e promettono battaglie stile “No Tav”. Perchè, allora, in mezzo a tanti dinieghi, non offrire spontaneamente un'area per la costruzione di una centrale nucleare. Il Piemonte è una di quelle regioni scelte per avere una centrale, ma dove? Potrebbe essere None? Non si tratta di avere la centrale funzionante tra un anno: i tempi di costruzione e messa in opera sono necessariamente lunghi (almeno 4 o 5 anni), ma (cosa molto importante) potrebbero esserci notevoli agevolazioni fiscali per quelle amministrazioni, che decidessero di dare l'ok al progetto. Ed allora perchè non tentare? Voi che ne dite?

    RBM “Il Modo di None” febbraio 2009.

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  2. RIVEDERE LA CONVENZIONE!

    Mi sono riletto alcuni brani della Convenzione che a settembre 2009 il Comune stava per approvare con Benarco. Presenta aspetti che possono orientare un corretto e aggiornato intervento del Comitato a supporto di una auspicabile azione del Comune in efficace difesa dei suoi cittadini e del suo territorio.
    “Il Comune di None – atteso il progetto proposto da Benarco in ordine alla realizzazione di una rete di teleriscaldamento, alimentata da centrale di cogenerazione, accolto dall'Amministrazione comunale alla luce dei benefici ambientali conseguibili e delle ricadute in favore della collettività dianzi espresse – consente ad essa Benarco di provvedere alla posa di tubazioni idrauliche – ed apparecchiature accessorie – nel sottosuolo pubblico comunale”.
    Benarco si obbligava a collegare alla rete di teleriscaldamento “l'edificio municipale di None e la biblioteca comunale di piazza Donatori di Sangue”. L'erogazione sarà gratuita per il Municipio e “in favore della biblioteca saranno applicate canoni/tariffe agevolate”. Altri edifici di proprietà comunale potranno essere collegati e Benarco si impegnava “a praticare a riguardo in favore del Comune canoni e tariffe di fornitura agevolati”.
    La Convenzione prevedeva la costituzione di “un comitato di valutazione paritetica – con il coinvolgimento della minoranza consiliare – che potrà con breve preavviso accedere in qualsiasi momento al plesso produttivo al fine di verificare l'effettiva e continuativa alimentazione del medesimo mediante legna e scarti della relativa lavorazione in assenza d'uso di altri combustibili”.
    Si precisava che la Convenzione “avrà effetti nei confronti di Benarco esclusivamente qualora questa, ottenute le autorizzazioni tutte per l'attivazione dell'impianto a biomassa con potenzialità di almeno 3 Mwe, succeda nella proprietà del lotto di proprietà del soggetto attuatore” e ricompreso nel PEC.
    Una domanda. In seguito a quali accordi o valutazioni congiunte la bozza di Convenzione parlava di “progetto accolto dall'Amministrazione comunale alla luce dei benefici ambientali conseguibili e delle ricadute in favore della collettività”?
    Un suggerimento obbligato per il futuro. Alla luce delle disposizioni stabilite dall'autorizzazione provinciale, la bozza di Convenzione preparata a settembre 2009 va radicalmente revisionata e aggiornata affinchè l'esercizio dell'impianto di cogenerazione sia subordinato all'effettiva realizzazione della rete di teleriscaldamento e all'utilizzazione del calore nelle quantità espressamente indicate come “parte integrante” della stessa autorizzazione.
    In altri termini, senza tempi e modalità certe di impiego dell'energia termica, l'impianto non potrà entrare in funzione.
    Mario Dellacqua

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