sabato 30 ottobre 2010

Incontri del 26 e 27 ottobre 2010

Martedì 26 ottobre erano presenti Dèsirèe Baffa, Castagne di Andrea, Mario Dellacqua, Nebbiolo di Mario, Fabrizio Piscitello, Andrea Testa.

1) Prima notizia: a None in un condominio sono al freddo perchè l'amministratore ha stabilito che il riscaldamento non verrà acceso fino a quando gli inquilini non provvederanno a pagare le bollette arretrate. In tutti i casi, i proprietari avevano anticipato le spese, ma ora sono stati messi i sigilli al contatore. Pare che la situazione sia in via di soluzione, ma dice che il problema della povertà sta mordendo anche nelle famiglie operaie: qualcuno è disoccupato, qualcuno ha perso il lavoro.

Seconda notizia: Andrea racconta di un articolo appena letto sul Time inglese . E' intitolato Arrivederci Italia e parla della fuga dei cervelli e dei giovani laureati italiani verso l'estero: in Cina una ragazza architetto guadagnava 3 milioni di dollari. In Italia i giovani sono considerati un problema, mentre all'estero sono tuttora una risorsa.

Ma il Consiglio comunale sulla centrale a biomasse che fine ha fatto?

Mercoledì 27 ottobre erano presenti Giuseppe Astore, Mirta Baldini, Nadia Biscola, Castagne della sera prima, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Freisa di Mario Scaglia, Giovanni Garabello, Fernanda Mazzoni, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino.

Si è convenuto sull'utilità di presentare al Consiglio comunale aperto, che la minoranza chiederà di confermare, una delibera che ribadisca il diniego alla centrale e la volontà dell'Amministrazione e della popolazione. In quell'occasione si misureranno le opposizioni determinate e quelle di facciata. E il pronunciamento del Consiglio comunale dovrà inviare un messaggio energico sia alla Provincia che dovrà decidere, sia alla società Benarco. L'ordine del giorno da proporre dovrà contenere considerazioni stringenti a difesa della qualità dell'aria nella “zona di piano” che, in base alle linee guida della Provincia, deve essere migliorata e tutelata, non messa a repentaglio in una zona già ampiamente a rischio.
Abbiamo poi concordato di investire i firmatari della petizione con una lettera solo dopo il parere della Provincia, per evitare di mandare troppo generici appelli alla mobilitazione. Per ora useremo cartelli che informino o tengano almeno viva l'attenzione.
Terminate bottiglia e castagne, la riunione si è sciolta pacificamente.
Ogni correzione della presente nota sarà gradita.

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