domenica 26 settembre 2010

LA CENTRALE A BIOMASSE DIVIDE IL SINDACO IN DUE.

Uno favorevole il venerdì, l'altro contrario gli altri giorni

“Guardo con interesse all'utilizzo di queste forme di energia. Del resto è inutile continuare a dire che dobbiamo affrancarci dal petrolio e poi invece nel momento in cui c'è la possibilità di installare una centrale siamo pronti a sollevare mille perplessità”.

Resta solo da chiedersi come possa il Sindaco rilasciare questa dichiarazione dopo aver votato in Consiglio comunale un documento che esprimeva all'unanimità il suo parere contrario all'insediamento di una centrale a biomasse sul territorio di None.
 Forse il Sindaco ha interpretato a modo suo il detto evangelico: “Il vostro parlare sia sì, sì, no no. Tutto il resto appartiene al maligno”.  Gesù Cristo intendeva dire che si può dire di sì o dire di no. Invece il Sindaco ha capito che si può dire un giorno sì e l'altro no. Un giorno una cosa e il giorno dopo il suo esatto contrario. Maria Luisa deve tornare al catechismo.
Con questa dichiarazione comparsa su “La Stampa” del 25 settembre, il Sindaco di None ha dato l'ennesima conferma (ove ce ne fosse stato ancora bisogno) dell'incredibilità delle sue parole.
Al posto dello “squisito” Adolfo Pastorino, l'amministratore della Benarco che vuole fare a None un affare di 38 milioni di euro sulle spalle dei cittadini, prenderei atto che il Sindaco, quando votava quel documento contrario alla centrale, lo faceva solo perchè non osava dire di no al Comitato che ha raccolto 950 firme, perchè ne subiva il condizionamento, perchè aveva paura di osare l'impopolarità di una parola chiara. Ma non osava nemmeno dire un no chiaro in faccia alla Benarco e subito dopo ogni occasione era buona per mandare infatti l'impresa proponente dell'impianto messaggi favorevoli e pieni di comprensione. E chi tiene il piede in due scarpe prima o poi passa dalla parte del più forte.
Resta da capire che razza di rapporto di fiducia e di rispetto possa essersi stabilito tra la Giunta, la maggioranza e il Sindaco che pensa una cosa, ne vota un'altra e subito dopo la smentisce. Chi ha poco rispetto della sua parola e ai cittadini dice una cosa mentre ne pensa e ne fa un'altra, non può rispettare nemmeno la parola degli altri.  
Mario Dellacqua





3 commenti:

  1. Cosa dirà il Sindaco. lascia il tuo parere.

    dite la vostra , lasciate il vostro voto...
    se volete espandere le voci di opzioni ditemelo.

    http://www.doodle.com/96rmtfz3mhv7eiax

    laura f.

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  2. Il giochetto proposto da Laura comporta un esercizio intrigante. In passato, sullo stesso argomento, il Sindaco ha detto che si è trattato di una semplificazione giornalistica. Stavolta potrebbe dire che il giornalista ha estratto quelle dichiarazioni da un contesto in cui riportava il pronunciamento contrario del Consiglio comunale. E potrebbe dire che i giornalisti sono sempre alla ricerca di scoop e di deformazioni, gradite però quando si parla di sindaco salvaindesit. Oppure potrebbe far ripetere al capogruppo che contano i fatti e il resto sono solo parole. Già, ma allora perchè non sta zitta e invece fa dichiarazioni che non stanno nè in cielo nè in piedi? Oppure potrebbe dire che ha parlato solo a titolo personale. E altro ancora. Le risorse della lingua sono infinite e invece di aggrapparci a pezzi che cadono perchè non sanno stare in piedi da soli, dovremmo far sentire la nostra voce.
    mario

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  3. "L'interessante non è tanto indovinare come si smentirà l'attuale sindaco, la cui inattendibilità conosciamo e già conoscevamo,quanto piuttosto osservare l'eventuale reazione del gruppo dirigente del PD che per ottenere tale squalificata situazione politico-amministrativa non ha esitato a causare una frattura insanabile rifiutando ostinatamente ogni nostra richiesta di primarie(come invece è avvenuto in tanti altri posti) ed anche di sviluppare una posizione di terzietà, com'era suo dovere , tra due richieste contrapposte (ricordo ancora questi fatti per non dimenticare e per non far finire tutto a tarallucci e vino dal momento che c'è chi ha pagato di persona per essere serio e coerente). Forse però è pretendere troppo aspettarsi una posizione chiara: la dignità non si accompagna all'opportunismo. Domenico

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