martedì 28 settembre 2010

RACCOLTA DIFFERENZIATA: STIAMO SEGNANDO IL PASSO

Una tabella ( elaborata con dati forniti da ACEA) con l'andamento della raccolta differenziata del nostro comune relativamente agli anni 2008,2009 e 2010, rapportata con la media di bacino, evidenzia che già nel 2008 raggiungemmo nel mese di luglio il 54,10% di differenziata. Quindi!........ 
Per affrontare seriamente il problema dei rifiuti a None è indispensabile mettere tutte le carte sul tavolo lavorando per un coinvolgimento realmente partecipativo di tutti i cittadini.
Mi ricordo che alla partenza degli ecopunti si fecero riunioni con la cittadinanza e si cercò un contatto personale con la gente (albo del cittadino ecovirtuoso) per spiegare e far capire l'iniziativa e mi pare che questo abbia funzionato.
I dati così enunciati dall'Assessore competente senza un contesto documentato e certificato, rischiano di dire assolutamente niente o, peggio, di sviare il problema.
Se la stessa percentuale evidenziata nell'articolo comparso sull'Eco del Chisone venne raggiunta già nel 2008, ciò significa che stiamo battendo il passo e se questo dato viene confrontato con la media di bacino, ancor peggio: stiamo regredendo.
Risulta infatti che mentre il comune di None raggiungeva il 50% di differenziata nel 2008 e la media di bacino si attestava sul 44% con uno scarto del 6 %, oggi ( dati del 2009) mentre manteniamo il 50 % o cresciamo di poco (consolidiamo il dato) la media di bacino è al 49,45.
Questo è il punto di partenza ed è il dato su cui riflettere.  
Il secondo aspetto è che pur ritenendo valide le varie campagne informative avviate da più soggetti presenti sul territorio, credo sia importante dare gambe in ambito ACEA a quanto deliberato nel programma di mandato dall'Assemblea dei Sindaci del Consorzio ACEA Pinerolese, all’atto della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del suo Presidente che riassumo brevemente.
Occorre lavorare per la definizione di programmi e progetti finalizzati a:
    -          migliorare il sistema dei servizi per la raccolta e il trasporto dei rifiuti;
    -          rendere equo ed omogeneo l’apporto di risorse  - anche per quanto riguarda gli aspetti economici e tariffari - di ogni singolo Comune associato in relazione al contesto socio economico;
    -          aumentare la percentuale di raccolta differenziata;
    -          avviare politiche di riduzione, recupero e riutilizzo dei rifiuti prodotti;
    -          definire nella suddivisione delle spese consortili tra i singoli Comuni un “sistema incentivante” in relazione alla percentuale di raccolta differenziata conseguita;
    -          ottimizzare le modalità organizzative e ridurre i costi di gestione;
    -          ricercare alleanze strategiche con ACEA Pinerolese Industriale e ogni altra istituzione e soggetto interessato nell’ottica di realizzare - anche nella prospettiva degli attuali indirizzi nazionali e/o regionali di riforma normativa del settore - sinergie/economie gestionali e la massima valorizzazione degli impianti esistenti.
Purtroppo di queste cose non si sente parlare.  
Giovanni Garabello        

domenica 26 settembre 2010

LA CENTRALE A BIOMASSE DIVIDE IL SINDACO IN DUE.

Uno favorevole il venerdì, l'altro contrario gli altri giorni

“Guardo con interesse all'utilizzo di queste forme di energia. Del resto è inutile continuare a dire che dobbiamo affrancarci dal petrolio e poi invece nel momento in cui c'è la possibilità di installare una centrale siamo pronti a sollevare mille perplessità”.

Resta solo da chiedersi come possa il Sindaco rilasciare questa dichiarazione dopo aver votato in Consiglio comunale un documento che esprimeva all'unanimità il suo parere contrario all'insediamento di una centrale a biomasse sul territorio di None.
 Forse il Sindaco ha interpretato a modo suo il detto evangelico: “Il vostro parlare sia sì, sì, no no. Tutto il resto appartiene al maligno”.  Gesù Cristo intendeva dire che si può dire di sì o dire di no. Invece il Sindaco ha capito che si può dire un giorno sì e l'altro no. Un giorno una cosa e il giorno dopo il suo esatto contrario. Maria Luisa deve tornare al catechismo.
Con questa dichiarazione comparsa su “La Stampa” del 25 settembre, il Sindaco di None ha dato l'ennesima conferma (ove ce ne fosse stato ancora bisogno) dell'incredibilità delle sue parole.
Al posto dello “squisito” Adolfo Pastorino, l'amministratore della Benarco che vuole fare a None un affare di 38 milioni di euro sulle spalle dei cittadini, prenderei atto che il Sindaco, quando votava quel documento contrario alla centrale, lo faceva solo perchè non osava dire di no al Comitato che ha raccolto 950 firme, perchè ne subiva il condizionamento, perchè aveva paura di osare l'impopolarità di una parola chiara. Ma non osava nemmeno dire un no chiaro in faccia alla Benarco e subito dopo ogni occasione era buona per mandare infatti l'impresa proponente dell'impianto messaggi favorevoli e pieni di comprensione. E chi tiene il piede in due scarpe prima o poi passa dalla parte del più forte.
Resta da capire che razza di rapporto di fiducia e di rispetto possa essersi stabilito tra la Giunta, la maggioranza e il Sindaco che pensa una cosa, ne vota un'altra e subito dopo la smentisce. Chi ha poco rispetto della sua parola e ai cittadini dice una cosa mentre ne pensa e ne fa un'altra, non può rispettare nemmeno la parola degli altri.  
Mario Dellacqua





giovedì 23 settembre 2010

Incontri del 21-22 settembre 2010

Martedi 21 settembre erano presenti all'angolo di via Roma Dèsirèe Baffa, Elena Castagno, Mario Dellacqua, Giuseppe Migliore, Fabrizio Piscitello, Andrea Testa e Mario Vruna. 
GIOVANI ED IMPEGNO POLITICO: veniamo a sapere che l'otto ottobre comincia NoneAlCioccolato con la presentazione di un libro ed è pertanto opportuno mantenere una sovrapposizione. I presenti concordano che è utile sollecitare la partecipazione anche di una rappresentanza giovanile leghista. Come ha suggerito Giuseppe Migliore, ci serve interrogare noi stessi e gli altri sulle ragioni della popolarità anche giovanile del messaggio della destra, sia nella forma nostalgica neofascista, sia nella forma innovativa della xenofobia leghista. La serata è fissata per venerdì 22 ottobre.
DECRESCITA: Mario Vruna ritorna sul dibattito e sostiene che decrescita non vuol dire imporre ai paesi del Terzo Mondo di rimanere alla fame e neppure rinunciare a quel che ci serve, ma vuol dire liberare i consumi dei paesi occidentali dal peso di quel che non ci serve. Vale a dire i consumi spesso superflui e distruttori di energia e di natura.
PUNTO UNICO DI CONTINGENZA. Non era stato riportato dal verbale dello scorso martedì, ma siamo ritornati sul punto unico di contingenza. Il 14 settembre avevamo detto che il punto unico di contingenza introdotto con l'accordo tra Agnelli e Luciano Lama nel 1975 aveva prodotto a medio termine l'appiattimento delle retribuzioni e l'annullamento delle professionalità che i presenti ritengono giusto non solo tutelare ma anche promuovere. Abbiamo letto un giudizio pubblicato di recente dell'economista Riccardo Bellofiore che riporto integralmente: “Il punto unico di contingenza mi è parso molto criticato e non ho capito bene perchè. Il vero problema della scala mobile allora fu che, in un contesto in cui svalutazione e inflazione procedevano insieme, l'aumento nominale dei redditi dei lavoratori faceva aumentare le imposte a loro carico; questo consentì di aumentare la spesa pubblica mantenendo il debito pubblico in pareggio: una spesa pubblica che sostenne potentemente, direttamente e indirettamente, quella ristrutturazione che andava segando il tronco dell'albero su cui poggiava la forza operaia”. In altri termini, la differenza fra il salario percepito nominalmente e quello effettivamente percepito una volta detratte le tasse pagate in più a causa dell'aumento delle aliquote è andata a finanziare la ristrutturazione delle imprese e la conseguente espulsione di manodopera e la crescente disoccupazione. 
LA PAGA DI MARCHIONNE: Fabrizio ha fatto la prova e ha constatato che per alcuni operai la percentuale di 1 a 435 è inaccettabile, ma in fondo hanno la responsabilità dell'impresa. Anche la retribuzione di calciatori, parlamentari e uomini dello spettacolo è scandalosa, ma siccome non si riescono a scalfire queste colossali sperequazioni è più facile scandalizzarsi per il mancato sgombero dei campi rom, chiederlo e magari ottenerlo con lo spettacolo televisivo delle ruspe in azione. 
Mercoledì 22 c'erano invece Giuseppe Astore, Giovanna Baffa, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua e Nunzio Sorrentino. 
Nessuna novità sulla centrale. Brevi e interlocutori commenti sulla mancata riconversione dell'Indesit. Qualche domanda e qualche osservazione sul presente desolato dello sport locale e il suo futuro possibile. Gli impianti sono moderni e sono stati costosi, ma nessun ragazzo di None li usa e vanno fuori a giocare. Ci vorrebbe un'èquipe di genitori disposti ad organizzare una polisportiva in grado di gestire gli impianti, le squadre, i campionati e di superare la condizione attuale di disgregazione. Molte energie e disponibilità di uomini e dirigenti sono emigrate a Orbassano, Pinerolo, Castagnole, Vinovo, Airasca. Hanno litigato e si è disfatta la volontà di ricostituire una società.
MEHLAB: aspettiamo di poter incontrare gli animatori nonesi dell'impegno per Mehlab che speravamo di vedere stasera, ma non è stato possibile.

venerdì 17 settembre 2010

Verbale di martedì 14 e mercoledì 15 settembre 2010

Martedi 14 settembre erano presenti all'angolo di via Roma Dèsirèe e Giovanna Baffa, Mario Dellacqua, Fabrizio Piscitello, Andrea Testa e Mario Vruna. 
Mercoledì 15 c'erano Giuseppe Astore, Roberto Cerchio, Mario dellacqua, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e Mario Vruna. Tento un'unica sintesi, trattandosi di discussioni e decisioni intrecciate.

CENTRALE A BIOMASSE: L'articolo dell'Eco del Chisone non aggiunge alcuna novità  e non lascia trasparire alcun orientamento dell'assessore provinciale a favore o contro. La sua dichiarazione sulla disponibilità iniziale dell'amministrazione precedente finisce per mettere in cattiva luce il Sindaco e ciò non ci giova. Contatti con la Giunta comunale ci permettono di sapere che sono avvenuti incontri con la Benarco, da cui sarebbe scaturita la conferma delle rispettive posizioni. L'ipotesi di un  ridimensionamento dell'impianto obbligherebbe alla riapertura dell'iter autorizzativo e non è accettabile che la rinuncia al teleriscaldamento possa configurarsi come una correzione marginale: essa snaturerebbe la precedente progettazione e lascerebbe immutati le obiezioni del Comitato sull'equilibrio economico, energetico e ambientale dell'impianto. Non possiamo fare nulla per influire sulla provincia che avrebbe già dovuto da tempo esprimere un no netto.

GIOVANI ED IMPEGNO POLITICO: la data indicata per ora è l'otto ottobre. Siamo alla ricerca di qualificati partecipanti ai quali chiedere di fornire la loro testimonianza sul retroterra famigliare, sociale, lavorativo e culturale di incontri letture ed esperienze che hanno determinato la scelta dell'impegno. In corso la preparazione del manifesto. Si nota la crescita di interesse attorno alle tematiche dell'altra economia. Mercoledì sera i partecipanti se ne sono andati oltre la mezzanotte per confrontare diversi punti di vista sulla decrescita: per alcuni è la frontiera da attraversare verso un  modello di sviluppo che superi il capitalismo e l'illusione di una crescita illimitata. Per altri la nozione della decrescita non può essere proposta come prospettiva del futuro dei paesi in via di sviluppo che premono con impetuosa industrializzazione per uscire da una condizione di millenaria inferiorità. Non è a loro che possiamo chiedere di fermarsi proprio ora che essi si muovono verso una maggiore autonomia economica e produttiva. Il protocollo di Kyoto non viene respinto solo dagli Usa che non vogliono mollare, ma anche dai cinesi che non accettano di tornare nei ranghi della marginalità. E' stata una discussione incandescente interrotta provvisoriamente dall'ora tarda, ma dalla constatazione che di questo problemi dovremo tornare a discutere senza slogan e battute.

Mi auguro che i prossimi incontri permettano a tutti di esprimersi, per esempio parlando uno alla volta e non interrompendo chi l'ha presa ma permettendo a ciascuno di completare l'espressione del proprio pensiero.
Ciao a tutti e aggiungete se vi viene in mente qualcosa.

P.S. Roberto Cerchio ha pensato che forse conviene allargare l'area degli interlocutori sull'impegno giovanile anche a chi ha scelto il volontariato e non direttamente la militanza politica.

lunedì 13 settembre 2010

Conversazioni all'angolo

Dice una dipendente pubblica:
"Il governo con i leghisti ci vuole insegnare a difendere il crocifisso, a respingere la fecondazione assistita, a combattere l'arrivo delle moschee. Poi invita Gheddafi a Roma che con il suo circo equestre ci viene a spiegare che l'Islam sarà il futuro dell'Europa. E perchè Maroni sta zitto? Ma perchè a lui interessa che Gheddafi tenga i profughi di mezza Africa lontani dalle coste italiane, magari a crepare nei container in Libia a 45 gradi di temperatura. E ancora adesso non ci dice che fine hanno fatto gli eritrei...Per lui l'importante è fare bella figura davanti alle telecamere quando dice che gli sbarchi sono diminuiti. Che poi è tutto da vedere.
Chi vuole insegnare l'etica agli altri dovrebbe essere irreprensibile. E invece hai visto la storia della moglie di Bossi e degli 800mila euro per la sua scuola privata? E come la mettiamo con l'assessore friulano che usava l'auto blu per faccende private. Intervistato, il governatore veneto Zaia ha detto che il fatto non lo riguarda perchè è capitato in Veneto. E del suo figliolo pluribocciato eletto consigliere regionale lombardo? E questi radicati nel territorio vorrebbero dare il buon esempio.
Ma questi che si scandalizzano dei lacrimogeni a Bonanni, come possono chiederci di applaudirli quando ci chiedono di credere e di obbedire senza combattere? Sono mai andati a vedere alla posta e al mercato i pensionati e i lavoratori che contano i centesimi per comprare la verdura? "

Dice un metalmeccanico in pensione:
"A Torino stiamo perdendo tutto. Per sviluppare l'auto abbiamo finanziato in tutti i modi la Fiat con i nostri soldi. Con l'emigrazione che nasceva dal crollo dei prezzi delle arance e delle olive che ha richiamato al nord tante famiglie di contadini. Con la cassa integrazione o le rottamazioni quando il mercato dell'auto non tirava. Con gli incentivi dello Stato per gli stabilimenti da costruire al sud, per comprare l'Alfa, la Lancia e l'Innocenti e far sparire la concorrenza o per aiutare le ristrutturazioni. Ora, dopo aver preso tutti questi soldi, la Fiat va in Serbia e in Polonia. In Italia ricatta i lavoratori per obbligarli a ingoiare la rinuncia ai diritti e al contratto nazionale. Guarda che bel risultato: li abbiamo finanziati profumatamente e ora ci ringraziano andando via da Torino e dall'Italia.
Non ci sono più gli imprenditori e gli artigiani che insegnano un mestiere ai giovani pagando professionalità e merito. Li assumono solo per il tempo che gli serve. Li spremono a cinque euro all'ora e poi li mandano via. E poi se la prendono per le statuette sul muso di Berlusconi o dei candelotti contro Bonanni. Se non avessi settant'anni andrei io a tirarglieli. Mi dispiace solo che in questo modo li trasformiamo in vittime e in martiri."
 

sabato 11 settembre 2010

Verbale di mercoledì 8 settembre

Mercoledì 8 settembre si sono incontrati all'angolo di via Roma Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Nadia Biscola, Roberto Cerchio, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino e Verdicchio di Roberto. 
La serata si è aperta con un primo confronto sulle contestazioni a Bonanni. Secondo Astore,le contestazioni che impediscono la parola avvelenano il clima politico e vanno condannate. Secondo me, i metodi incivili vanno condannati, ma la politica della segreteria confederale della Cisl merita di essere contestata, specie per gli accordi di Pomigliano d'Arco. Astore dice che le condizioni dell'economia sono veramente gravi, che occorre flessibilità nelle relazioni industriali, che anche i serbi sono lavoratori e il loro paese è uscito da una guerra che ha stregato la loro economia. Mario Ruggieri dice che nella vicenda è venuto a mancare il ruolo di mediazione del governo che ha assunto invece in toto il punto di vista degli industriali arrivando a proporre a Marcegaglia e a Montezemolo l'incarico di ministro per lo Sviluppo economico. Ho aggiunto che se Pomigliano d'arco diventa un modello da estendere, si può anche convenire che non c'è alternativa, ma bisogna riconoscere che imboccare questa strada equivale a negare ogni ruolo indipendente contrattuale del movimento sindacale.
E veniamo alla centrale. Reduce dalla sua partecipazione alla seduta del Consiglio provinciale, Nadia Biscola ha informato che l'assessore Ronco, rispondendo ad un'interrogazione leghista, non ha lasciato trasparire alcun orientamento chiaro a favore o contro, ma ha detto che in fondo all'inizio il Comune non era poi così contrario. L'assessore ha aggiunto che la Conferenza unificata a livello regionale è annullato da recenti disposizioni: la questione pertanto potrebbe essere avocata dal Consiglio dei Ministri (addirittura!). Si è aperta una discussione volta a ottenere dal Comune un incontro che illustri l'andamento della vicenda e la comparsa di eventuali novità, considerato che ci sono stati incontri tra il Sindaco e la Benarco su cui non siamo stati messi al corrente. Il rischio è che ricompaiano delle ambiguità all'ombra delle quali predisporre mediazioni e accordi che scavalchino  il parere espresso dalla cittadinanza e mettano fuori gioco il ruolo del Comitato. Ci riserviamo di attivare gli opportuni contatti al fine di ottenere informazioni, chiarezza e fedeltà alle posizioni assunte e al fine di contrastare trattative riservate al riparo dalla cittadinanza.
Durante la serata, si è discusso del pericolo che corre il contributo annuale per il villaggio eritero di padre Angelico a Mehlab, a causa di una progettazione che gli uffici comunali riterrebbero insoddisfacente. Ma la progettazione consiste nelle adozioni a distanza, perchè altre opere risultano di difficile realizzazione, visti i pesanti e limitativi controlli del governo eritreo sulla circolazione delle merci. Se si trovano i soldi per acquistare le attrezzature di un'associazione come per emergere, non dovrebbero mancare per Mehlab. Ne parleremo mercoledì prossimo 15 settembre.
Abbiamo anche discusso dell'andamento della raccolta differenziata. Il trend registra una sostanziale situazione di stallo, nonostante il miglioramento estivo: dopo l'avanzata dei primi anni, siamo al di sotto della media raggiunta dal bacino nel suo insieme, cioè siamo indietro rispetto agli altri comuni. Bisognerà pensarci, anche alla luce dell'intervento di Mario Ruggieri sul Mondo di None. Giovanni Garabello sta preparando una scheda in proposito più approfondita
Abbiamo anche deciso di confermare l'impegno per gli incontri sull'altra economia: un'occasione di formazione politica e di impegno politico finalmente svincolato dagli slogan e dalle battute, ma ancorato a proposte ragionate.

domenica 5 settembre 2010

IL LEGHISTA MATTEO SALVINI - ADDETTO ALLE PULIZIE

Discutendo di scuola e di precari che perdono il posto a Linea notte del 3 settembre (Rai 3), Matteo Salvini ha detto:
  1. Lui rispetta chiunque si batta per difendere il suo posto di lavoro.
  2. La scuola è stata fino al recente passato un assumificio.
  3. La colpa è dei lavoratori meridionali che vengono a intasare le graduatorie al nord per soffiare il posto a insegnanti e bidelli piemontesi, lombardi o veneti.
Il manuale del giovane aspirante nazista prevede di
1) Blandire la vittima e lisciarle il pelo.
2) Colpevolizzarla subito dopo perchè appartenente a una categoria di privilegiati e di parassiti.
3) Indicare in un diverso (il sud, lo straniero) il responsabile di tutto quello che non va nel lavoro, nei prezzi, nelle tasse, negli ospedali e nella scuola. Quando la coperta si fa stretta, la destra al potere assicura che ciascuno potrà stare sicuro e che resteranno al freddo sempre i piedi di qualcun altro. In questi tempi di crisi economica, come dice Marchionne, deve cessare la lotta tra padroni e operai (nel senso che gli operai non devono lottare), ma deve iniziare la lotta feroce dei terzultimi contro gli ultimi.
Al punto 4) il manuale del giovane aspirante nazista prevede di proporre pullman riservati ai lombardi o di paragonare i rom ad una presenza da derattizzare.
Il giovane Salvini non è ancora nazista, ma in quella direzione ha già fatto molta strada. E con buona volontà.
Mario Dellacqua

giovedì 2 settembre 2010


Verbale di mercoledì  1 settembre 2010
Erano presenti all'angolo di via Roma Giuseppe Astore, Giovanna Baffa, Domenico Bastino, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello, Mario Ruggieri, Nunzio Sorrentino, Mario Vruna.  
Che cosa prepara la lettera inviata dal funzionario della Provincia Pavone per comunicare al Comune che non ci sono le condizioni per concedere l'autorizzazione all'insediamento (della centrale a biomasse - NdR)? Tutti speriamo che sia l'avvio di un iter destinato a concludersi con un NO ufficiale della Provincia. In caso, invece, di rinvio alla Conferenza Unificata presso la Regione, occorrerà presentarsi a quella sede con un equipaggiamento di proposte in grado di praticare il terreno della mediazione che verrebbe imposto senza rinunciare alla difesa coerente del territorio. 
Circolano frattanto voci di incontri bilaterali e trilaterali fra Comune di None, Provincia e Benarco. Che cosa devono aggiungere a quello che è già stato detto in tutte le salse se ora è la Provincia a doversi assumere la responsabilità di decidere?

E poi si è discusso delle prospettive del gruppo. Secondo alcuni non è né carne né pesce perchè non ha ancora espresso i suoi intendimenti e i suoi programmi, ma si è limitato al discontinuo commento critico delle decisioni prese dall'Amministrazione comunale. Se dovesse esaurirsi la questione della centrale a biomasse (come tutti ci auguriamo per altro), si troverebbe privo di un progetto di lavoro. Secondo altri, anche se frammentaria, l'opera di pungolo è stata utile a spezzare la monotonia piatta di un paesaggio che vede la minoranza come minimo disorientata, il Pd ridotto a comitato elettorale che ha cessato le sue attività pronto a riprenderle ove se ne presentasse l'urgenza. Altri ancora fanno notare che il calo di interesse e partecipazione è dovuto a stanchezza, impegni personali o contrazione fisiologica dell'entusiasmo iniziale. Ma c'è chi obietta che questo calo di interesse e questa stanchezza non c'era a ridosso delle elezioni comunali e che non ci possiamo adattare al piccolo cabotaggio per improvvisare una lista sei mesi prima della scadenza del mandato.
 Io penso che ogni apporto va sempre apprezzato e incoraggiato, i tempi di crescita e le disponibilità di ciascuno vanno rispettati, i programmi troppi ambiziosi e il sogno dei grandi numeri vanno evitati per non incorrere in brucianti frustrazioni. Facciamo programmi alla portata delle nostre forze. Se il panorama democratico non è una palude piatta su tutta la linea è perchè (nonunomanoi, comitato ambiente o fondazione orso) noi proviamo a movimentarlo. La scuola per stranieri, i gruppi di acquisto, Mazzolari, Trentin, Berlinguer, 25 aprile, il concerto per la croce verde, il referendum per l'acqua, la festainrosso, il blog sono alcuni esempi che dimostrano che non partiamo da zero e li possiamo prendere come punto di partenza.
 D'altra parte, ricordiamo che prima, durante e dopo le elezioni, ci siamo detto e ripetuto che il nostro gruppo ha senso se promuove un'attività politico-sociale continuativa. A suo tempo, chi vorrà potrà discutere le forme della sua disponibilità a candidarsi, ma almeno avrà alle spalle un retroterra di preparazione politica, un'esperienza e un impegno personali, un bagaglio di risultati e saprà che cosa dire a chi gli chiederà: ma dove eri prima di chiedermi il voto? Se non saprà rispondere, invece, farà giustamente la fine di tutti gli altri.

La discussione ha dunque messo a fuoco alcune possibili iniziative. Alcune sono realizzabili a breve, altre vanno approfondite:
INTEGRAZIONE DEGLI STRANIERI: la scuola al secondo anno è un primo passo da irrobustire, ma lo sbocco è un'inchiesta che ce li faccia conoscere e che li faccia parlare, togliendoli dall'anonimato in cui sono sommersi. Lo sbocco politico è la richiesta del diritto di voto amministrativo per loro. Un'occasione per parlare di legalità e umanità.
INCHIESTA SUGLI IMPIANTI SPORTIVI: è imminente la scadenza della convenzione che affidava al Csi la gestione di palestra e campo sportivo. I problemi economici sono molti, ma None è attualmente sprovvista di una squadra di calcio: una specie di scandalo dopo anni in cui erano i ragazzi degli altri paesi a trovare accoglienza presso le nostre società ora praticamente disciolte. Sono stati compiuti degli errori, il Comune non poteva fare diversamente e la stanchezza di molti animatori delle società sportive ha preso la forma dell'incomprensione e del dissidio. Vogliamo provare a risalire la china e a fare appello per l'emersione di una nuova equipe di genitori interessati, responsabili, volenterosi e con la testa sulle spalle?

UN'ALTRA ECONOMIA E' POSSIBILE, GIOVANI E PARTECIPAZIONE POLITICA, EMERGENZA DEMOCRATICA: Si tratta di organizzare serate o sabati pomeriggio in cui invitare economisti ( uscirà in ottobre un testo redatto da trenta economisti vicini a “Sbilanciamoci”) e autori locali di libri su giovani e politica come il vinovese Fabio Ciravegna. Bisognerebbe organizzare un grande e unitario meting locale che spieghi perchè il governo Berlusconi va combattuto, ma non con battute e neppure slogan, ma argomenti ben documentati.

MAZZOLARI DON MILANI . La Fondazione Orso curerà la pubblicazione degli atti dei due convegni: un'occasione per rilanciare l'interesse e per offrire occasioni di formazione politica.

FATE ATTENZIONE CHE UN PO' HO SCRITTO QUEL CHE MI RICORDO, UN PO' HO SCRITTO QUEL CHE MI INTERESSAVA.
Mario Dellacqua