martedì 27 luglio 2010

UNO SGUARDO A CASTAGNOLE

Dopo  ben quattro anni di gestazione, il Consiglio comunale di Castagnole, ha approvato il piano di edilizia convenzionato sistemato in via Don Coccolo. Si tratta di due edifici di quattro alloggi ciascuno che contribuiranno ad accrescere l'offerta di nuove abitazioni. Le abitazioni saranno costruite vicino ad un canale che in caso di esondazioni potrebbe inondare l'area. Sarà realizzato un manufatto a protezione delle nuove costruzioni, mentre i box auto saranno parzialmente interrati. La manutenzione del canale, a quanto mi è dato di sapere, sarà a carico della proprietà. Immagino che i castagnolesi  e gli abitanti dei Comuni viciniori siano  impazziti, viste le allettanti proposte di acquistare abitazioni soggette ad inondazioni e non abbiano esitato a munirsi anzitempo di galosce e pompe sommerse, prima di prenotare  l'ambito alloggio con vista sul canale  del mulino. Muffa e umidità garantite. Quanto ad accrescere l'offerta è indubbio che ciò avvenga. Peccato che a Castagnole  esistano aree disabitate da anni. Strabiliante veramente. A Castagnole è in crisi il centro cittadino e l'ultimo bar in piazza Vittorio chiude. La gente pare costernata e si chiede: come mai?  Ma i castagnolesi  non si sono mai accorti che nel passato qualcuno aveva costruito, giustamente, una circonvallazione, e  subito dopo qualche altro  aveva rilasciato permessi a go go per  insediare officine, attività commerciali, abitazioni, uffici imprese agricole? Così la circonvallazione che doveva stare fuori dal paese è diventata la strada principale della cittadina. Interessante. Polveri e rumore della circolazione così colpiscono meglio la popolazione che si lagna per la piazza che langue. La vicenda di Castagnole forse interessa anche None, perchè anche qui ogni tanto si fa un gran parlare della necessità di una circonvallazione. Nel nobile intento di migliorare il traffico, si finisce per ampliare il centro abitato e per favorire la cementificazione di quel po' di verde sopravvissuto ad uno sviluppo edilizio, troppe volte dissennato.

Elidio Dellacqua
Pieve di Scalenghe
 

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