mercoledì 16 dicembre 2009

LE 10 DOMANDE PER MARIA LUIGIA

di Luca Baldo
  1. Ha capito il Sig.Sindaco che anche la Biomassa è inquinante come qualsiasi altro combustibile?
  2. Ha capito il Sig.Sindaco che il combustibile che arriverà a None non può essere controllato perché è impossibile un controllo sulla filiera del legno?
  3. Ha capito il Sig.Sindaco che il trasporto del combustibile via nave e terra per migliaia di chilometri non ha nulla di ecologico?
  4. Ha capito il Sig.Sindaco che portare legna a bruciare qui da noi produce un grave danno ambientale in quanto si provoca un disboscamento incontrollato in paesi poveri?
  5. Ha capito il Sig.Sindaco che questa centrale non risponde ai criteri del risparmio energetico, secondo i quali tutto il calore residuo prodotta tramite una nuova centrale (ben l’80%) dovrebbe essere utilizzato e non disperso in atmosfera?
  6. Ha capito in Sig.Sindaco che il combustore della centrale è adatto a bruciare potenzialmente non solo legna ma anche altri materiali?
  7. Sig.Sindaco, a lei non è venuto nessun sospetto per l’utilizzo futuro che potrebbe avere questa centrale?
  8. Ha capito il Sig. Sindaco che tutta l’area di None, gli orti, i campi, le case, subiranno un deprezzamento?
  9. Ha capito il Sig.Sindaco che l’unica entità che avrà un guadagno da tutto ciò sarà il gestore della centrale?
  10. Alla luce di tutto questo, il Sig.Sindaco ritiene realmente di interpretare i bisogni e i diritti dei cittadini di None?

3 commenti:

  1. Non conosco Luca Baldo, conosco Luigia e spero di leggere le sue risposte. Ce ne sarebbero molte altre... l'impianto per la depurazione???ecc...

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  2. GESUITI E BULGARI
    Prima il Sindaco si augura l’approvazione della popolazione e dell’opposizione all’insediamento di un impianto “assolutamente ecocompatibile”. E “assolutamente” perché? Chi ha fornito i famosi “dati alla mano” se non Benarco?
    Poi è amareggiata perché non si è mai detta “assolutamente favorevole”. Poi assicura che l’operazione al Comune non costerà nemmeno un euro. Infine si dichiara “non contraria”. C’è ancora un po’ di grappa?
    Via facebook, il consigliere delegato alla comunicazione Bori chiede ai concittadini di dire che ne pensano. E perché non comincia lui, visto che nel programma elettorale lista e sindaco parlavano di “crescita del territorio” (?) e di una cittadina attenta “alla qualità della vita e all’ambiente”?
    Si capisce presto che è una consultazione finta. L’amministrazione comunale sa benissimo che cosa fare e vorrebbe sollecitare l’approvazione di ciò che ha già deciso. Bori la chiama “provocazione”: contrattare con l’impresa prezzi agevolati per il riscaldamento degli edifici comunali e delle scuole, lasciar perdere la purezza e di questi tempi preferire i bei soldi. Ma qui non si tratta di purezza. Si tratta di spreco energetico e di spreco del denaro pubblico dei certificati verdi a vantaggio esclusivo dell’impresa con forti rischi per la salute pubblica. Come si ricava dalla Conferenza dei Servizi dell’11 giugno, Sindaco e Benarco hanno intavolato prenegoziati informali e definito terreni di una possibile intesa. Sindaco e Giunta hanno solo il problema ora di farla digerire alla popolazione che comincia a sentire puzza di bruciato e a firmare una petizione contraria.
    Invece di chiedersi se questa è la direzione giusta, il Pd si chiede se è giusto che, con la pubblicazione dei verbali delle sue riunioni, si sappia troppo in giro che cosa bolle in pentola. La gente “legge distrattamente”, dice Bori. Meglio non esagerare con pulci nell’orecchio e troppi pannelli mobili. Meglio dirsi “perplessi”, il che per un partito di governo è come decidere di non decidere. E se fanno poi ricorso al TAR? Meglio spalancare subito le porte a Benarco e tentare di alzare il prezzo. E’ come dire che se il nemico avanza spariamo, lasciando in sospeso se è voce del verbo sparare o del verbo sparire.
    Il resto dei consiglieri zitti. Allineati e coperti. Un quadro desolante. Un po’ gesuitico perché non si osa dire che cosa si ha in mente di fare. Un po’ bulgaro perché solo l’assessore Ferrua, su questa vicenda, ha dimostrato di saper camminare con la schiena dritta, dichiarandosi contrario nel direttivo del suo partito. Gli altri si sono ben guardati dal rompere la consegna del silenzio.
    La partita è aperta. Forse un rigurgito democratico permetterà a tutti di respirare con i propri polmoni.
    Mario Dellacqua

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  3. Su segnalazione di un amico, devo riconoscere che quel riferimento alla pubblicazione dei verbali del pd è il frutto di un'intemperanza e di una scorrettezza che mi ha portato a utilizzare un pettegolezzo. ritengo fecondo pubblicare verbali e se qualcuno non lo vuol fare, non per questo non è democratico. chiedo scusa, tanto più che quel riferimento non era necessario a supportare il mio giudizio sulla posizione del pd che infatti non muta.
    mario dellacqua

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