domenica 8 novembre 2009

Comunicato PD sulla Centrale a biomassa

In merito alla realizzazione di una centrale a biomasse legnose della potenza termica di 16.65 MW sul territorio comunale di None, le informazioni reperite nel corso dell’assemblea informativa dello scorso 1 Ottobre, hanno evidenziato oggettivi problemi tecnici del progetto assai più negativi dei potenziali vantaggi che se ne ricaverebbero.

Infatti è stato constato che:

- vi è nel nostro territorio un proliferare repentino e non pianificato di impianti a biomasse, i quali tentano di agevolarsi gli ingenti finanziamenti governativi disponibili per le “quote verdi” per finalità imprenditoriali di tipo speculativo;

- non è garantito l’approvvigionamento del legname entro il raggio prescritto dei 70 km, in quanto quasi tutte le risorse oggi disponibili sono impegnate per gli impianti in funzione o in avanzata fase di realizzazione;

- peraltro, non vi è alcuna convenienza economica alla trasformazione della cultura del mais alle biomasse per alimentare gli impianti;

- in conseguenza di ciò, l’impianto di None (dimensionato per bruciare oltre 70.000 t di legna ogni anno) potrebbe essere alimentato da legname proveniente anche dall’estero (Francia, Est e Nord Europa…), con un incremento dei costi ambientali indotti dal vai e vieni dei camion sul territorio per il trasporto giornaliero della legna;

- allo stato delle attuali tecnonologie, non è possibile assicurare sufficienti garanzie in merito all’efficacia dei controlli e dei monitoraggi sulla provenienza e qualità dei materiali da bruciare;

- non sono evidenti i possibili benefici assicurati ad altri impianti di energia (quali per esempio la fornitura di teleriscaldamento alle abitazioni e alle aziende locali) per la non convenienza economica legata all’alto costo delle infrastrutture di rete e degli allacciamenti;

- Il rendimento energetico di dette centrali è molto basso in termini di elettricità (intorno al 20%): per alzare detto rendimento occorrerebbero ben altri dimensionamenti di struttura e il ricorso ad altre più moderne tipologie di impianto, attualmente non previste dai proponenti;

- di conseguenza, autorizzando un impianto come quello in questione si legittima lo spreco di una quantità enorme di combustibile.

Alla luce di tutto ciò, il circolo locale del Partito Democratico esprime forti perplessità sul progetto presentato dal gruppo imprenditoriale privato Benarco ed invita l’Amministrazione Comunale ad attivarsi per fornire gli adeguati chiarimenti alla cittadinanza, anche al fine di fugare qualunque rischio ambientale di peggioramento sulla qualità dell’aria indotto dalla possibile realizzazione dell’impianto.

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