martedì 8 settembre 2009

Cortese e imprecisioni

Lunedì 7 settembre alle ore 21 all’angolo non ottuso erano presenti Giuseppe Astore, Jacopo Baffa, Giancarlo Bergia, Domenico Bastino, Biscotti di Giovanni, Massimo Bonifazio, Cortese di Giovanni, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello, Fernanda Mazzoni, Nunzio Sorrentino, Spumante della festainrosso, Andrea Testa, Mario Vruna.

Abbiamo cominciato aprendo la bottiglia di Giovanni per brindare alla positiva conclusione della sua attività lavorativa, grazie ad un difficile accordo sindacale al termine di una crisi aziendale che lo aveva angustiato non poco. Gli auguriamo riposo, serenità, impegno creativo e violoncello.

Giuseppe Astore ha osservato che Regione e Provincia promuovono la politica del teleriscaldamento.
In Piemonte e in altre Regioni ci sono intere città che lo adottano. Perciò non si tratta di sollevare un’opposizione di tipo ideologico. Bisogna capire qual è l’utilità e il beneficio che il Comune ricava dall’impianto.
Se non è dannoso, se offre incentivi vantaggiosi per l’utenza, possiamo essere favorevoli. Ma se non c’è un beneficio diretto, per quale ragione autorizzare l’intervento?
Bisognerebbe poi sapere da quale atto si ricava il parere favorevole dell’Amministrazione comunale, che sembra emergere dalla partecipazione dell’Ufficio Tecnico alla Conferenza dei Servizi.
Ci vorrebbe una convenzione solida e molto chiara che attualmente non si vede. C’è poca documentazione a nostra disposizione e in materie come questa è richiesto un parere tecnico super partes. Più in generale, se si vuol essere concreti, l’unico sistema è quello di obbligare ogni Comune ad avere una discarica e a gestire le conseguenze sulla salute dell’aria e dell’acqua delle sue attività produttive e commerciali.
Se si scavalcano ancora provvedimenti di responsabilizzazione dei Comuni, si finisce per autorizzare e legittimare un sistema che produce rifiuti variamente pericolosi, ma si preoccupa di scaricare l’inquinamento sempre solo da altre parti.

Nunzio Sorrentino ha detto che la cosa più importante è acquisire documentazione aggiornata e ufficiale, per poter avanzare controdeduzioni puntuali. Bisogna chiedere di poter visionare i progetti, perché nelle assemblee pubbliche ci possono dare tante rassicurazioni, ma poi bisogna vedere nei fatti come viene realizzata l’esecuzione operativa del progetto e qual è il suo funzionamento a pieno regime.
Molte distorsioni avvengono perchè si gioca su una cattiva informazione.

GianCarlo Bergia ha ricordato che nel calcolo dei costi bisogna includere anche le conseguenze dell’intensificazione del traffico su gomma per il trasporto del legname che non è reperibile nei dintorni.
Ha aggiunto che il beneficio per la collettività sarebbe superiore con l’adozione del fotovoltaico, perché i costi dell’allacciamento sono notevoli e la redditività della centrale sarebbe garantita solo dalle alte tariffe Cip6.

Domenico Bastino ha detto che di questi impianti bisogna sempre diffidare perché rischiano di trasformarsi in veri e propri inceneritori che bruciano ogni tipo di rifiuto. Le possibilità di controllo si avvicinano allo zero.
Invece dobbiamo continuamente riproporre la domanda: che cosa bruciano lì?

Anche Mario Vruna teme, non solo per il rischio di produzione di sostanze tossiche, ma anche per la quantità di CO2 che ogni combustione immette nell’aria.

Giovanni Garabello ha ricordato che le prime tracce di questo progetto sono nel Piano Territoriale Integrato del 2006.
A un gruppo di amministratori, professionisti e agricoltori era stata illustrata la possibilità di introdurre il teleriscaldamento e di promuovere, in parallelo, il passaggio dal mais al legno. Però nel Piano del 2008 il progetto di Benarco non compare, mentre compare il progetto Streglio che impegna il Comune per un milione e 200mila euro. Una cifra enorme, ma, data la crisi aziendale, difficilmente l’idea farà altra strada.

Mario Dellacqua ha affermato che questi progetti non hanno alcuna incidenza apprezzabile nella programmazione dello sviluppo economico che dicono di voler perseguire. Ma servono per pagare chi fa questi studi e sono servite per far entrare nel giro ditte come Benarco.

Giovanni Garabello ha detto che il progetto Benarco ad oggi non è visionabile, per quanto sia stato richiesto in Comune e Giuseppe Astore si è chiesto come è possibile un parere favorevole su un documento che non è stato acquisito.


L’amministrazione comunale ha nel frattempo diffuso un comunicato che si impegna a promuovere un’assemblea con gli enti competenti e le associazioni ecologiste per spiegare il progetto e rispondere ad informazioni “imprecise e incomplete” diffuse sulla stampa locale e sui volantini. In effetti una notizia imprecisa (per essere precisi falsa) è comparsa sull’Eco del 29 luglio dove a parlare non eravamo noi. Completi non lo si può pretendere da nessuno in una paginetta. Quanto alle nostre imprecisioni, aspettiamo di conoscerle per correggerle volentieri. Veramente ci siamo limitati a qualche domanda.

La seconda parte della serata è stata dedicata alla preparazione del convegno in memoria di Annibale. Abbiamo deciso di confermare la data del 2 ottobre, ma contiamo sulla elaborazione grafica del cartoncino da parte di Diego, perché una sua celere produzione consentirà di farlo arrivare per tempo nelle case di quanti hanno conosciuto Annibale.
Ci siamo divisi i compiti per invitare gli oratori stabiliti. Poi bisognerà dedicare altre serate per la preparazione del filmato. Abbiamo stabilito di rivederci lunedì 14 settembre al solito angolo. Allegria. (m.d.)

4 commenti:

  1. Dove si scrive nel verbale che il comune interviene con un milione e 200 mila euro nei PTI in realtà rispetto al quadro finanziario del programma operativo intitolato "A.I.R.P.L.U.S. P.I.A.N.U.R.A." presentato dalcomune di Villafranca Piemonte ( 21/06/2008) l'intervento del comune è di € 1.784.300,00 per l'Accademia del Cioccolato a None e non per Streglio dove partecipa con tutte risorse proprie (€ 2.400.000,00).

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  2. grazie giovanni della correzione, capita a tutti di bere poco ma forse era troppo lo stesso.

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  3. Ciao a tutti e.... a volte ritornano....
    chiedo scusa a tutti per la mia latitanza prolungata ma impegni vari (45° fondazione avis, croce verde, comitato tecnico consulta palio dei borghi ecc...) mi hanno portato ad avere serate oberate. Continuo comunque a seguire tutte le vicende via mail. Sono rammaricato di non aver potuto firmare il documento per la provincia ma comunque il mio appoggio c'è sempre. Cercherò di essere più presente anche perchè tengo molto al gruppo costituito sia come ideologie sia come persone.
    Un caloroso augurio a Giovanni,goditi il meritato riposo e suona suona suona.
    Ciao a tutti
    Cesare

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  4. ciao!
    avrete già letto il pezzo di prima pagina dell'eco sulla proliferazione di impianti simili a quello pensato per none...
    le cose più interessanti mi sembrano le osservazioni critiche circa l'utilità di tali strutture tenuto conto delle risorse combustibili
    locali.
    ci sono novità circa l'incontro pubblico organizzato dall'amministrazione?
    r.

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